sabato 30 marzo 2013

Pontinia indennità solidarietà a Eligio Tombolillo


A Pontinia l'argomento del giorno sono le indennità degli amministratori. Purtroppo questa storia rischia ancora una volta di far perdere opportunità, dall'altra di bloccare le attività amministrative e sicuramente mancheranno quelle risposte necessarie in questo momento di gravi difficoltà economiche. Il risultato sarà ancora e sempre di bloccare il recupero di importanti realtà industriali, lo sblocco delle attività di lavoro dell'urbanistica, dei lavori pubblici, delle attività sociali, della difesa dell'agricoltura, dell'economia, della realizzazione di alloggi per l'edilizia economica e convenzionata, le case popolari. Ancora una volta auguro alla magistratura buon lavoro sperando che possa far chiarezza quanto prima una volta tanto. E' ovvio che la magistratura debba procedere in base alle denunce. Magari un giorno avremmo una risposta anche ai tanti fatti oscuri di cui non so è saputo più nulla o di cui sembra siano spariti i fascicoli (vedere caso fusti tossici). Auspico allo stesso modo che tutte le forze politiche, sociali, i cittadini che hanno a cuore il bene comune e sociale, isoli e superi questo modo di fare politica solo con le denunce e le azioni legali. Rischiamo di bloccare l'attività l'amministrativa di innescare ritorsioni e denunce solo per assecondare l'interesse e l'ambizione di qualcuno danneggiando l'intera città ed economia di Pontinia. Il rischio è che l'incattivirsi e l'esasperazione dei conflitti personali allontanino le persone migliori e capaci dalla vita pubblica intimoriti da questo clima. Rinnovo la mia stima personale e politica al Dottor Eligio Tombolillo cui, casualmente, ancora una volta si tenta l'ennesima azione legale. La disponibilità umana, politica e amministrativa (oltre che professionale) di Tombolillo è riconosciuta da tutti. La sua capacità di garantire la stabilità amministrativa è senza pari nella politica provinciale, non per nulla è l'unico sindaco della provincia eletto 4 volte con la nuova legge di elezione diretta del sindaco. L'umanità di Tombolillo, la sua capacità di dialogo e di interpretare le esigenze delle persone, la sua disponibilità e l'impegno dai lui dimostrato in ogni tavolo, conferenza, incontro e sede da Latina a Roma per difendere l'economia, le aziende, le persone, le classi sociali deboli di Pontinia sono un caso unico nella politica. Tombolillo è l'esempio positivo della politica e dell'impegno senza risparmio. Tanto per cambiare l'ennesima inchiesta della magistratura in seguito all'ennesima denuncia di una parte politica che, come direbbe Berlusconi in una lettura sbagliata e imprecisa oltre che faziosa, grazie a magistrati politicizzati tenta di sovvertire il voto dei cittadini. Diversi sono gli aspetti da considerare: quello legale, amministrativo, politico e sociale. Partendo da quello amministrativo Pontinia ha uno dei migliori e più solidi bilanci della provincia di Latina, con servizi all'avanguardia (mensa e trasporto scolastico, cimitero), con costi ridotti (per esempio l'Imu al minimo di legge). Passando a quello politico Pontinia ha spesso precorso i tempi a livello provinciale e nazionale: la nascita dell'Ulivo nel 1994, con il progetto popolare per Pontinia che di fatto amministra dal 1994 con la breve interruzione della destra. Proprio da quella interruzione viene sancita la fine del predominio in provincia della destra. Dopo il commissariamento di Mochi (sindaco) come presidente provinciale di An (da lì inizia lo sgretolamento del partito a livello nazionale) c'è quello di Mochi sindaco, preludio del crollo delle giunte di destra di Sabaudia, Gaeta, Cori, Aprilia, Sezze e altre. Pontinia è un'anomalia perchè dove la destra ha percentuali bulgare dal 50 al 70% a livello regionale, nazionale ed europeo ottiene sonore sconfitte quando è candidato sindaco Tombolillo sia alle provinciali che alle comunali, dove le percentuali si ribaltano. Non potendo sconfiggere Tombolillo (non il pd che è un'altra cosa, non il centro sinistra che ugualmente con Tombolillo e con Pontinia non c'entrano nulla) sembrava essere stato approvato il dissesto. Se fosse stato riconosciuto avrebbe interdetto per 5 anni dai pubblici uffici (e quindi dalle elezioni) i responsabili (e quindi Tombolillo). La Corte dei Conti (2005), il TAR (per 2 volte 2004 e 2005), il ministero dell'interno riconoscevano, certificavano che il dissesto non c'era. Lo stesso consiglio di stato riconosceva che il dissesto inesistente era stato dichiarato in seguito a ripetuti errori di metodo o di calcolo. Ma che non poteva essere annullato se non dietro una sentenza penale che certificasse il dolo. A tale proposito alcuni giornali riportavano la notizia di false richieste di rimborso di alcuni cittadini di Pontinia che (guarda caso) erano state usate anche questa come prova del dissesto. Probabilmente un altro al mio posto si sarebbe inserito in quell'inchiesta della Procura (secondo i giornali) per avere quella sentenza penale (che sembrava dimostrabile in base a tali notizie) che serviva ad annullare anche formalmente il dissesto. Proprio il dissesto inesistente avrebbe bloccato l'attività amministrativa con grossi danni (anche erariali) ma per questo nessuno risulta essere indagato. Di più, se fosse vero che le indennità dovevano essere ridotte viene da chiedersi per esempio perchè gli amministratori che avevano approvato il dissesto avessero continuato a percepirlo. Sappiamo dalle notizie dei giornali che qualche amministratore (in qualità di dipendente pubblico nella vita lavorativa) che approvava il dissesto avesse indebitamente percepito una parte di compensi non dovuti. Questo che sarebbe un danno erariale evidente sembra non sia stato perseguito dalla Procura. Per i cittadini di Pontinia invece Tombolillo non era certo colpevole visto che confermavano, anzi aumentavano i consensi riducendo notevolmente i consensi per i responsabili del dissesto. Dal punto di vista legale Pontinia ha inaugurato i suoi guai giudiziari fin dal 1980 con l'arresto di un rappresentante nella Asl, passando all'arresto dei componenti della commissione edilizia del 1983, arresti per chi contrastava la porcilaia di La Cotarda, occupazione aula consiliare, ricorsi ed espulsioni della Dc e poi una serie infinita di ricorsi e denunce. Tali azioni legali hanno irrigidito le posizioni familiari (in qualche caso ai contendenti originari si sono succeduti figli, cugini,generi, nipoti), di parti politiche e partiti bloccando anche situazioni sociali. Spesso l'attività amministrativa rimane o è rimasta bloccata per le azioni giudiziarie. Di certo non viene aiutata dalle pretese personali e di parte con l'opposizione e il blocco di parte di qualche partito o politico, come di fatto è bloccata l'attività amministrativa da circa un anno a causa delle tensioni e immancabili accuse reciproche dell'udc che ricalca interamente le storiche divisioni della Dc degli anni '80 che aveva ugualmente bloccato l'attività amministrativa.  

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