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venerdì 8 marzo 2013
Pontinia analisi politica elezioni vincono Ramati e Grillo, perdono pd e pdl,
Il vero vincitore delle elezioni regionali a Pontinia è l'assessore all'agricoltura, rappresentante storico della Coldiretti Maurizio Ramati candidato con la lista del presidente Zingaretti che ha preso 952 preferenze. L'exploit di Ramati, il maggiore nella storia per i candidati di Pontinia alla Regione, non è bastata per l'elezione alla Pisana ma ha rischiato di far saltare quella di Enrico Forte del pd, appoggiato ufficialmente dal partito che amministra Pontinia dal 1994 (tranne la parentesi Mochi). Forte ha preso solo 322 voti, addirittura battuto da Tiero che preso 555 voti e da Durigon con 336 che confermano come a Pontinia la destra sia fortissima nonostante i danni ripetuti. Altre preferenze Cetrone 171 voti, Stefanelli 155, a dimostrazione del peso che ha l'assessorato all'ambiente provinciale a Pontinia, poi Simeone con 148 voti, De Marchis 93, Ferraiolo 71, Pernarella con 36. Per quanto riguarda liste e candidati se nel 2010 la Polverini aveva vinto con il 70,64 lasciando la Bonino al 28,91 si comprende come corruzione, incapacità e dissipazione dei fondi pubblici che hanno messo alle corde sanità e servizi pubblici, Storace è sceso al 46,37 con una perdita di oltre il 23% pesando anche le eredità peggiori lasciate a Pontinia con impianti fortemente contestati. Solo il 4% dei voti persi alla destra è andata alla Bongiorno mentre il 16,49 dei voti di destra è andato al movimento 5 stelle. Zingaretti ha migliorato di pochissimo il deludente risultato della Bonino guadagnando poco più dell'1%. Rispetto invece alle elezioni parlamentari confrontando il risultato del 2008 dove la destra aveva preso il 63,39 al senato, 63,82 alla camera nel 2013 la destra è scesa al senato al 49,4% e alla camera al 48,6% il pd (con Idv) era arrivato al 23,35 al senato e al 22,94 alla Camera. Nel 2013 al senato al 18,6 alla camera al 17,1% . La perdita della destra è andata in parte a Monti al 7% alla camera e al 6% al Senato ma sopratutto al movimento 5 stelle che al senato ha preso il 21,8% al senato e al 23,6 alla camera. Era normale che in un comune tradizionalmente di destra i grillini avessero un buon risultato, anche se al di sotto della media nazionale ma non è riuscito a erodere tutti i voti della destra come nel resto d'Italia. Analizzato il voto a livello comunale è evidente che la destra continua a perdere notevolmente terreno seguendo il trend nazionale, così come fa il pd pur amministrando Pontinia da quasi 20 anni. Questo a causa dello scollamento del pd con la società civile e sopratutto con il sindaco dottor Eligio Tombolillo. Se il pd continuerà a preferire il rapporto conflittuale con i cittadini, con le altre forze politiche, con le associazioni, se non si apre ai giovani rischia addirittura di scomparire nel 2016 dal consiglio comunale. L'esecutivo del pd se non si dimette aprendo alla società civile rischia di riportare il comune di Pontinia ai conflitti sociali, politici e amministrativi oltre che alle ritorsioni personali come era successo nel 2003. Il movimento 5 stelle dovrà invece radicarsi nel territorio comunale dove probabilmente dovrà cambiare atteggiamento, rispetto alla politica nazionale, se non vorrà restituire i suoi voti alla destra. Il settimanale di Latina 2 marzo 2013
IL segretario del Pd Antonio Magnarelli ha convocato per venerdì 8 marzo l'organo direttivo per procedere ad un esame
approfondito dei risultati
elettorali del 24 e 25 febbraio che hanno visto il
partito di Bersani sorpassato dal movimento di Beppe
Gr ill o.
M a g na r e lli sarà
c hi am at o
a fornire
s pi egaz ioni, se ne
ha, sul calo del partito. Certamente addebiterà la
vittoria dei
«grillini» alla protesta dei
giovani che chiedono un
cambiamento di rotta ai
partiti tradizionali, ma soprattutto al Pd che a Pontinia ha l’onere e l’onore di
guidare l’amm inistrazione
comunale e che non ha saputo intercettare la protesta
dei giovani che non hanno
prospettive per il futuro.
Soprattutto il sindaco Eligio Tombolillo sarà chiamato a dare risposte rassicuranti sulla tenuta della
maggioranza che ultimamente ha subito dei forti
scossoni per le dimissioni
di Alfonso Donnarumma
da assessore alle Finanze e
di Maurizio Ramati che ha
tentato la scalata alla Pisana
con la lista Zingaretti. Come assessore all'Urbanistica, Tombolillo fornirà ragguagli circa la regolarità del
cambio di destinazione dell'ex hotel Bolivar, dopo l'indagine avviata dalla Guardia Forestale sugli atti adottati dal Comune. All'ordine
del giorno, anche la futura
assegnazione delle deleghe
al Bilancio e all'Urbanistica
adesso gestite direttamente
dal Sindaco.
Una situazione che l'alleato Udc, ha accettato finora
obtorto collo,
ma che potrebbe sfociare in una clamorosa rottura, specialmente se una
delle deleghe fosse attribuita a qualche consigliere
d'opposizione.
Antonella Subiaco http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=fa380ea91ba23584c2c5cebe5fe6a0c4
PONTINIA
«Il partito
del sindaco
esce
s c o n fi t t o »
R I S U LTAT I elettorali,
Torelli fa l’analisi del voto. Secondo l’esponente
del Pdl, il Pd locale sarebbe stato surclassato
dai Cinque Stelle. Una
questione di numeri. «Il
Pdl risulta il primo partito della città. Al Senato
ha ottenuto il 43,2% e
alla Camera il 42,4%.
Siamo ben al di sopra dei
valori provinciali. Anche
alle Regionali - continua
Torelli -
il Pdl a
P o n t in i a r isulta
primo
pa rti to
con il
35,7%,
r is ul tato ancor
più prestigioso
se si pensa che, da un lato
gran parte degli ex An e
Fi sostenevano la Lista
Storace e dall'altro c'era
Ramati con la Lista Zingaretti. Infine va sottolineato come il partito del
sindaco e dell'amministrazione comunale, il
Pd, sia retrocesso in terza
posizione dietro al M5S.
Tutto ciò rappresenta
uno stimolo per proseguire il percorso di una
sana e partecipativa opposizione comunale ma
soprattutto la realizzazione di un progetto per
il futuro di Pontinia».
M.S.G
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