mercoledì 27 marzo 2013

Latina rifiuti allarme blocco dal 10 aprile stop di Clini alle discariche

Intervento dei Verdi: i Comuni conoscevano questo rischio da anni e hanno fatto finta di nulla Rifiuti, altro allarme blocco Dal 10 aprile impossibile conferire in discarica, le multe Ue inevitabili Neppure l’intervento del Ministro Clini ha cambiato l’assetto delle cose «IL blocco della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è dietro l’angolo», dicono i Verdi in un documento che ricorda la data del 16 aprile come il termine ultimo per adeguarsi alle direttive co mun it ari e. Ma c’è da crederci, oppure è l’enne - simo allarme am bie nta lista. I dati messi a supporto del documento fanno riflettere e i nd ic an o quanto tempo si sia perso finora e quanto poco sia cambiato il sistema dei rifiuti nel Lazio anche dopo l’emanazione del decreto del Ministro dell’Ambien - te a gennaio scorso. «Per anni - dice Giorgio Libralato dei Verdi - insieme ai cittadini e alle associazioni abbiamo ricordato che la legge non consente di conferire i rifiuti tal quali in discarica. Adesso anche il Ministro dell’Am - biente Clini riconosce la realtà: dal 10 aprile i Comuni non potranno più conferire i rifiuti come avviene per la maggior parte della città della provincia di Latina. Cioè: i rifiuti devono essere trattati e riciclati, non si può continuare a inquinare e a devastare. Nell’area della discarica di Borgo Montello oltre alle migliaia di gabbiani ormai padroni del territorio, alla puzza devastante che emana la montagna simbolo dell’incapaci - tà degli amministratori e della politica, c’è l’inqui - namento ambientale accertato e certificato dall’Arpa Lazio nel 2005, ossia ormai da 8 anni». L’autorizzazione a conferire i rifiuti non pre trattati a Montello è scaduta un anno fa e non è possibile ottenere ulteriori deroghe. Tutti sanno quindi che si va verso le multe previste dall’Unione Europea per il mancato rispetto delle direttive. Per quanto attiene lo stop concreto al conferimento dei rifiuti nella discarica si tratta di un’ipote - si più remota perché comunque non si può rischiare nulla sul piano igienico e certamente interverrebbe un provvedimento straordinario del Prefetto. Ciò non toglie nulla all’inspiegabile ritardo accumulato dai singoli enti locali. «Le amministrazioni erano state avvertite - aggiunge Libralato - ma in poche si sono messe in regola e adeguate. Quanti Comuni fermi a circa il 20-30% di raccolta differenziata (la legge imponeva il 65% entro il 2013) sapranno fare in pochi giorni quello che non hanno voluto fare in dieci anni?». C’è anche dell’altro: entro il 10 aprile anche la discarica di Malagrotta a Roma non potrà e non dovrà più ricevere i rifiuti non trattati. E allora entreranno in gioco gli impianti che si trovano nelle province e lasciati in parte «liberi» dai Comuni che non rispettano la legge e conferiscono senza trattare. Insomma una beffa moltiplicata per due.http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=ab92a529601552711eb6973d58826d8f

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