venerdì 29 marzo 2013

Latina allarme erosione il mare minaccia strada e case

«Il mare minaccia strada e case» I PRIMI a pagare per i danni dell’erosione sono operatori commerciali e residenti del lido. «Le mareggiate continuano a flagellare la nostra costa causando danni all’ambiente, alle strutture pubbliche e stanno per aggredire le case poste lungo la nostra spiaggia - commenta Andrea, uno degli operatori coinvolti - Trascurando il danno economico per gli operatori del settore, che è comunque rilevante e che sicuramente avrà un impatto notevole sull’occupazione e sull’indotto, restiamo in fervida attesa dell’intervento straordinario che i nostri tecnici regionali hanno assicurato per mettere un freno a questo danno, causato dai lavori fatti tre anni fa in somma urgenza. Pare abbiano sbagliato a fare la gara di appalto, ma come può accadere una cosa del genere per lavori che devono essere eseguiti con urgenza, per evitare che pure la strada venga portata via dalla mareggiata? Ci auguriamo che mantengano la parola, e che realmente intervengano, perché al mare interessa poco degli errori burocratici. La popolazione della zona inizia ad essere preoccupata, e si sente abbandonata e presa in giro» http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=ffe9d9c3c351b29cf8385dd3e6ccb296 CORSA CONTRO IL TEMPO Da rifare l’appalto per il ripascimento della costa. Fine lavori entro giugno o stagione a rischi Per contenere il ritardo i tecnici a n t i c i p e ra n n o le operazioni di classificazione della sabbia Nel complesso un intervento da 500mila euro L’assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli: «Questo ritardo non dipende da noi, ma stiamo pressando L’Ardis ci garantisce: procedura chiusa il 16 aprile» ERA stato uno dei primi impegni assunti dall’as sess ore all’am biente Fabrizio Cirilli a pochi giorni dal suo insedi amento e pure uno dei primi progetti avviati, eppure il piano di ripasc imento della spiaggia tra Capoportiere e Foce Verde è ancora un miraggio. Perché Comune e Regione avevano predisposto una tabella di marcia che non ammetteva ritardi nelle procedure di affidamento dei lavori. E invece un errore nella redazione del bando di gara ha costretto i tecnici a ripetere l’appalto, con il rischio di compromettere la stagione balneare di molti operatori visto che l’erosione in certi punti ha raggiunto livelli mai visti e danneggiato le strutture. «Questo ritardo non dipende da noi, ma stiamo tampinando gli uffici dell’Ar - dis per accellerare i tempi» garantisce Cirilli. Il progetto lo ha messo il Comune, i 500mila euro necessari li ha stanziati la Regione Lazio attraverso l’A rd is appunto (agenzia regionale difesa del suolo, ndr). I lavori veri e propri dovevano essere già iniziati, dopo il periodo delle mareggiate per non compromettere l’int er ven to sulla costa. Ma una volta terminata la gara d’appalto, gli uffici dell’Ardis hanno rilevato un errore nella procedura e annullato l’esito dell’appal - to. «Per quanto ci riguarda avevamo fornito un progetto preliminare già un anno fa - ripercorre le tappe il vicesindaco Fabrizio Cirilli - e siamo riusciti a rientrare nel programma dopo essere stati tagliati fuori dai fondi regionali. Per assurdo ci eravamo trovati nella situazione opposta a quella di oggi: eravamo pronti con il ripascimento in largo anticipo, ma non potevamo iniziare prima dell’inver no . Ora gli uffici dell’Ardis ci comunicano che i lavori saCon gli anni il mare è avanzato sempre di più fino a devastare lo scorso inverno lo stabilimento della Polizia di Stato e danneggiare il lido «Nausicaa» nei pressi di via Egadi DANNI INGENTI ALLE STRUTTURE L’assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli: «Questo ritardo non dipende da noi, ma stiamo pressando L’Ardis ci garantisce: procedura chiusa il 16 aprile» ranno affidati il 16 aprile, appena in tempo per completare l’opera del ripascimento per gli inizi di giugno, alle porte della stagione balneare». Insomma, una vera e propria corsa contro il tempo per non compromettere un indotto già condizionato da troppi problemi. «In compenso siamo riusciti a guadagnare tempo - sottolinea Cirilli - anticipando l’atti - vità di caratterizzazione della sabbia, ossia di classificazione del materiale». In realtà il progetto studiato dal Comune non è altro che il completamento dell’a t tiv i t à iniziata nel 2005 con la ricostruzione della spiaggia di Foce Verde. Perché il grosso dell’erosione di oggi si verifica nel punto critico di quel progetto, lì dove si abbattono le onde dopo la serie di pennelli, quelle scogliere perpendicolari rispetto al bagnasciuga che attenuano l’azione del mare. Il progetto originario prevedeva pure che venisse raccolta la sabbia nei punti di accumulo per essere riportata nel punto critico, ma Regione e Comune non riuscirono, o forse non vollero, mettersi d’accordo sui termini di quella manutenzione ordinaria. Il ripascimento prevede quindi di riprendere quel piano di manutenzione, iniziando con un serio intervento di ricostruzione della spiaggia all’altez - za dello stabilimento della Polizia di Stato, letteralmente devastato dall’avanzare del mare. Andrea Ranaldi http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=4968e3d39989208abad9f112613759cb

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