sabato 3 novembre 2012

Regione Lazio vitalizio per 90 giorni scandalo casta pdl senza fine

Colpo grosso per l’imprenditore e presidente dell’Ater rimosso dalla Pisana dal Tar Un errore che vale il vitalizio Sciscione incassa l’assegno con appena 90 giorni da consigliere regionaleNON c’è davvero dubbio che la Regione Lazio sia tra le istituzioni più generose coi propri consiglieri. Il caso del vitalizio per i consiglieri il cui mandato è terminato anzitempo e per gli assessori esterni alla giunta, rasenta l’incre - dibile. E invece è così. Tanto che si sfiora l’in - credibile pensando a chi, come Gianfranco Sciscione, incassa il vitalizio con appena tre mesi da consigliere alla Pisana. ENZO Di Stefano e Gianfranco Sciscione (Lista Polverini), Giancarlo Gabbianelli (Pdl). Devono tutti e tre un grazie all'ex governatrice Renata Polverini e alla sua ex maggioranza, che la notte del 16 dicembre 2011 approva un regalo di Natale per assessori esterni e consiglieri cessati dal mandato»: il diritto al vitalizio anche per loro. In cifre, 2.800 euro circa al mese, per tutta la vita, a scoccare del 55esimo anno di età o al 50esimo, con una decurtazione. Età minima che peraltro hanno già raggiunto tutti e tre. Sciscione ne ha 62, Gabbianelli 63 e Di Stefano 52. «In sostanza, con le norme vigenti, se loro tre coprono i contributi che mancano alla consiliatura, maturano il diritto all'assegno mensile. I tre consiglieri erano stati eletti per via di un'interpretazione della legge elettorale (in base a cui i consiglieri sarebbero stati 73) subito dopo annullata dal Tar del Lazio, che li ha riportati a 70. Dunque, a casa loro tre.Il trattamento destinato anche a tutti i consiglieri uscentiE’ STATO consigliere regionale del Lazio per appena tre mesi, Gianfranco Sciscione. Lo ricorderete certamente. Renata Polverini e la sua maggioranza interpretarono erroneamente la legge elettor a l e , a l l a rgando il Consiglio regionale da 70 a 73 consiglieri. Oltre a Sciscione, finirono su una poltrona anche Enzo Di Stefano e Giancarlo Gabbianelli. Poco più di novanta giorni dopo, però, il Tar del Lazio, chiamato ad esprimersi, annullò quella decisione, riportando il Consiglio a 70 componenti. E rispendendo a casa i tre consiglieri in più. Per Sciscione, candidato con la lista Città Nuove di Renata Polverini, ci fu però un «ripescaggio », ovvero la presidenza dell’Ater di Latina, carica che ricopre tuttora. Ma i colleghi della Pisana non si sono comunque dimenticati di questi tre «sfortunati» compagni di avventura. E per una Regione che, stando al caso Fiorito, non si faceva mancare proprio nulla, ecco che nella notte del 16 dicembre 2011 approva un regalo di Natale «per assessori esterni e consiglieri cessati dal mandato»: il diritto al vitalizio anche per loro. In cifre, 2.800 euro circa al mese, per tutta la vita, a scoccare del 55esimo anno di età o al 50esimo, con una de cur taz i o n e . Tra i pontini, oltre a Sciscione, c’è un a ss es so re e s t e r n o , o v v e r o S t e f a n o Za ppal à. Ma quest’ultimo, in passato, è stato anche consigliere regionale. Per cui il vitalizio era già previsto. Insomma a Gianfranco Sciscione sono stati sufficienti 90 giorni appena (dal 27 maggio 2010 a settembre 2010) per incassare il vitalizio. I contribuenti del Lazio pagheranno 2.800 euro al mese per sempre. Nonostante Camera e Senato stiano lavorando per abolire questo strumento. Infatti, il Parlamento sta convertendo in legge un decreto che cambierà i parametri per i vitalizi regionali (66 anni di età, 10 anni almeno di consiglio regionale), ma nel frattempo la legge è dalla parte di chi ha già maturato i diritti. «A chi otterrà il vitalizio prima dell'introduzione della nuova legge, non potrà più essere tolto», è scritto nella normativa. Insomma, Gianfranco Sciscione, novello Paperoga (il cugino fortunatodi Paperino), può stare tranquillo. Ma anche i consiglieri regionali uscenti possono dormire sogni tranquilli con il conto corrente ben oliato dalle prebende regionali. Tutti i consiglieri pontini, infatti, al raggiungimento del 55esimo anno di età, incasseranno il vitalizio. Anche per loro vale la regola della non retroattività della nuova legge. Gli altri due vincitori del «win for life» regionale, Di Stefano e Gabbianelli, sono stati anch’essi premiati dalla «fortuna». Di Stefano è presidente dell’Ater di Frosinone, con trattamento economico da dirigente pubblico, mentre Gabbianelli è presidente del Consiglio comunale a Viterbo. Entrambi, come Sciscione, avranno il vitalizio. Un «premio» per una carica, quella di consigliere regionale, che di fatto non avrebbero mai dovuto ricoprire in quanto non eletti. Tonj Ortoleva http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4da0befc9/pag03latina.pdf

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