Anche Pontinia ha i suoi problemi
idrogeologici. La zona dei Gricilli è completamente inedificabile,
poi vi è la fragilità della zona rossa di La Cotarda sulla quale è
necessario fare apposite indagini geologiche per comprenderne la
consistenza. Tutta la zona che dall'Appia va verso la montagna ha
caratteristiche particolari. Basta vedere i ponti e le opere d'arte
sulle varie strade che si sono “alzati” rispetto alla strada,
forse perchè terreno e strada circostante si sono, invece,
abbassati. Lungo la Migliara 49 si possono notare fabbricati, in
particolare gli ex poderi, che si sono “aperti” di decine di
centimetri facendo allontanare le murature. Troppo facile domandarsi
se è più opportuno spendere oltre 600 mila € nella speranza dei
genitori di veder diventare i propri figli uno sgrammaticato, super
montato, gonfiato, insegnando la violenza gratuita per la vittoria
oppure per prevenire il dissesto e magari consentire di costruire
alle famiglie la casa sul loro terreno contro la speculazione.
Sappiamo che anche a Pontinia ci sono i paria e gli intoccabili. Ci
sono settori, sport, attività che sono serbatoio di voti, consenso,
anche sempre disposti a finanziare verso i quali la politica è
sempre prona. Altrimenti non si spiegherebbero certe schifezze, certi
progetti improponibili, alcune scelte contro l'interesse e il bene
comune, la collettività. I servi sempre servi restano. Prendete la
via del Tavolato dove nella zona che arriva a Borgo Pasubio, quando
piove, si verificano gli allagamenti da 30 anni. Eppure basterebbe
guardare i fossati adiacenti alla strada. Dalla Migliara 45 alla
Migliara 46 e ½ i fossi vengono puliti e tenuti in ordine, non ci
sono ostruzioni di opere d'arte, tombinamenti, cementificazioni e non
ci sono mai problemi. Il problema è dalla metà che va dalla
Migliara 46 e ½ alla Migliara 47. Basterebbe molto poco per
risolvere il problema.
martedì 13 novembre 2012
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