Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
sabato 10 novembre 2012
Latina agricoltura: se la mafia si prende le aziende
«E’ l’assalto finale della criminalità all’economia locale». I timori e le contromisure
Se la mafia si prende le aziende
In centinaia davanti al Tribunale, l’ultima protesta dei Cobas dell’ag r i c o l t u ra Numerosi
agricoltori
pontini
chiedono
indagini Il Cra: «Un fenomeno sotto gli occhi di tutti, in sofferenza
tante delle 1800 aziende agricole della nostra provincia»
IN centinaia davanti al
Tribunale di Latina per
difendere il territorio dalle
infiltrazioni mafiose.
Il Cra pontino, insieme al
movimento «Dignità Sociale», le associazioni «I
cittadini contro le mafie e
la corruzione» e «Antonino Caponnetto» hanno
dato vita ieri ad un sit-in
pacifico a piazza Buozzi
per lanciare l'allarme contro quello che definiscono
«l'assalto finale della criminalità all'economia locale».
Una mobilitazione che
ha unito per la prima volta, senza la collaborazione
di partiti e sindacati, le
organizzazioni presenti
sul territorio con le principali associazioni anti-mafia nazionali e che parte
dal capoluogo proprio per
la sua posizione «strategica» rispetto alla capitale.
Due i punti chiave al
centro della manifestazione davanti al Palazzo di
Giustizia: la richiesta formale alle istituzioni locali
e centrali di alzare il livello di controllo sulle aste e
sui gruppi che stanno rilevando molte delle aziende
agricole finite in crisi e la
denuncia formale dei casi
già accertati e attualmente
al vaglio della magistratura.
E per farlo hanno presentato ieri un documento
che sarà inoltrato a tutte le
massime cariche pubbliche provinciali e nazionali, dai sindaci, al presidente della Provincia e del
Tribunale e i Prefetti di
Latina e Roma, fino al
presidente del Consiglio,
Mario Monti e al Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano.
«Stiamo assistendo da
tempo ad una crisi gravissima causata da una classe
politica che ci ha portato
al disastro - ha dichiarato
ieri senza mezzi termini il
leader dei Cra (Comitati
agricoli riuniti), Danilo
Calvani - Le nostre aziende, anche le nostre stesse
case, vengono regolarmente messe all'asta con
procedimenti che stanno
aumentando in maniera
impressionante, e stanno
finendo ogni giorno di più
in mano alla criminalità
o rga n i z z a t a » .
Proprio per questo motivo, nel testo reso pubblico
ieri, i numerosi agricoltori
pontini che hanno manifestato, chiedono con urgenza indagini rigorose e
accertamenti patrimoniali per verificare se dietro le
persone che hanno già acquistato, o stanno per farlo, aziende agricole finite
all’asta, ci siano o meno
organizzazioni criminali o
individui ad esse riconducibili, anche in maniera
indiretta.
«L'iniziativa vuole essere una risposta ad un fenomeno che è sotto gli occhi
di tutti e che vede in sofferenza tante delle 1800
aziende agricole della nostra provincia - ha spiegato Antonio Turri dell’as -
sociazione «Cittadini
contro le mafie» - E la
nostra è una richiesta di
intervento urgente rivolta
a forze dell'ordine, magistratura e alla parte sana
della politica perché non
vogliamo che si verifichi
quello che si è già verificato, ovvero che interi settori dell'economia pontna, come quello immobiliare e commerciale,
finiscano nelle mani delle
organizzazioni criminali».
Lucia Guarano http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4da0befc3/pag07latina.pdf
Nessun commento:
Posta un commento