mercoledì 7 novembre 2012
centrale nucleare Borgo Sabotino i rischi per la popolazione di Latina
L’interrogazione del consigliere Guidi al ministro Clini
Nucleare, chiarezza
sul deposito nazionale
«Dobbiamo conoscere i rischi del capoluogo»
IN principio fu l’Ancin -
l’associazione nazionale che
unisce i comuni sede di servitù nucleare - a chiedere al
ministro dell’ambiente Corrado Clini garanzie sui tempi del decommissioning degli ex impianti atomici e
soprattutto chiarezza sul futuro deposito nazionale di
scorie radioattive. Poi del
caso ha cominciato ad occuparsi la politica locale. E
così martedì prossimo in
commissione ambiente della Provincia
approderà il
dibattito sullo
stato dei lavori di «bonifica» dell’ex sito di Borgo
Sabotino oltre
ad una interrogazione rivolta al minis t r o C l i n i .
Al l’es pon en te
de ll ’e se cu tivo
Monti, peraltro originario
di Latina, i
c o mp o n en t i
della commissione ambiente intendono
chiedere se
l’impianto del
capoluogo abbia o meno le
c a ra t t e ri s t ic h e
idonee a renderlo la sede
potenziale per
il deposito nazionale delle scorie radioattive. A farsi carico di formulare la richiesta indirizzata a
Clini, l’esponente d’opposi -
zione Domenico Guidi.
«Trascorsi oltre dieci anni
dalla richieste di dismissione, i sei impianti interessati
(Caorso, Trino Vercellese,
Saluggia, Latina, Sessa Aurunca e Rotondella) non
hanno ancora ottenuto la necessaria autorizzazione - fa
sapere Guidi - ciò implica il
vincolo sulle aree interessate, per diverse centinaia di
ettari, non destinabili ad uso
alcuno». Ma non è tutto,
perché per il capogruppo di
Provincia Futura «a ciò si
aggiunge la situazione di totale incertezza rispetto alla
destinazione dei rifiuti presenti su questi siti e di quelli
che rientreranno a breve,
una volta concluso il programma di riprocessamento
da ll ’estero». Ecco perché
l’ex candidato alla presidenza di via Costa oggi chiede
l’intervento del presidente
della commissione ambiente, Enrico Della Pietà oltre
che dell’assessore Gerardo
Stefanelli. Con la speranza
che sia il ministro in persona
a sgombrare il campo da
dubbi di sorta. «Ritengo indispensabile procedere in
tempi certi e brevi con l’in -
dividuazione della carta dei
siti potenzialmente idonei
ad ospitare il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e
il parco tecnologico e con la
realizzazione delle infrastrutture, cosi’ come previs t o d a l l a d i r e t t i v a
2011/70/Euratom in corso di
recepimento».
V. S. http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4da0befcd/pag08latina.pdf
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