mercoledì 31 ottobre 2012

Salta il condono edilizio battuto di nuovo il pdl


Salta condono edilizio, Pdl battuto. I senatori campani: “Niente più fiducia a Monti”

Approvazione con il sì di Lega, Pd, Idv e Udc della proposta di togliere dal calendario d’Aula la sanatoria sugli abusi. Nitto Palma annuncia: i senatori pidiellini toglieranno la fiducia all'esecutivo

Nitto Palma
“Atteso l’intollerabile immotivato atteggiamento tenuto dal ministro Clini e dal suo sottosegretario di Stato, da oggi i senatori campani non voteranno più la fiducia al Governo”. Così il commissario Regionale del Pdl Campania, Francesco Nitto Palma e il presidente del Gruppo “Coesione Nazionale”,Pasquale Viespoli, in una nota, dopo il voto che ha tolto dal calendario dei lavori dell’aula del Senato l’esame del ddl che prevede la riapertura dei termini della sanatoria edilizia del 2003. Il Senato ha infatti approvato, con il sì di Lega, Pd, Idv e Udc, la proposta di togliere dal calendario d’Aula il condono edilizio
“Ancora una volta il Partito Democratico – sostiene NItto Palma- complici l’Italia dei Valori, la Lega ed il Ministro Clini, ha impedito che il provvedimento sulla riapertura dei termini del condono edilizio del 2003 approdasse in aula per la discussione e il voto, malgrado la calendarizzazione fosse stata decisa all’unanimità dalla conferenza dei capigruppo appena due settimane fa. Con il voto di oggi pomeriggio – prosegue – la sinistra non ha consentito che si aprisse un dibattito trasparente sulla sanatoria edilizia in Campania, negata a causa di arbitrari provvedimenti della giunta Bassolino cancellati dalla corte costituzionale con ben due sentenze. La discussione pubblica avrebbe fatto emergere le gravi responsabilità di una sinistra incapace di fermare il fenomeno dell’abusivismo in Campania e di licenziare una legge regionale per disciplinare in maniera tempestiva termini e modalità della sanatoria. La discussione inoltre avrebbe chiaramente fatto emergere la deplorevole demagogia di una sinistra che, incapace di garantire la tutela del territorio, ha paventato un fantomatico e inesistente legame tra un abusivismo di necessità e la criminalità organizzata. Alla presidente Finocchiaro – conclude l’ex guardasigilli – che afferma che oggi il Pd ha battuto il Pdl, diciamo soltanto che oggi il Pd ha per un verso battuto la povera gente e per altro verso ha coperto le illegalità che si sono perpetrate in Campania quando la regione, le provincie ed i comuni erano governati dal centrosinistra”.
La presidente del gruppo del Pd Anna Finocchiaro aveva chiesto di cancellare dal calendario del Senato il disegno di legge “non solo perché siamo radicalmente contrari a questa proposta, ma anche perché il governo ha espresso in modo chiaro un parere contrario. Porteremmo dunque in aula un provvedimento senza relatore, sul quale non c’è accordo politico e che l’Esecutivo osteggia. Stessa cosa succederebbe per la riforma del Titolo V. Credo che l’aula possa utilizzare molto meglio il tempo a disposizione, dal momento che ci sono molti provvedimenti ultimati dalle commissioni sui quali c’è accordo e che hanno dunque chance di essere approvati”.
Mentre il senatore del Pd Francesco Ferrante ha ricordato che “quello dell’ex ministro della Giustizia è il sedicesimo tentativo del Pdl da gennaio 2010 di riaprire i termini del condono edilizio del 2003, una coazione a ripetere veramente preoccupante, che dà la misura di quanti e quali siano gli interessi che si vorrebbero favorire con una misura tanto scellerata. Del resto i numeri parlano chiaro: il Rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente stima in 258.000 gli immobili abusivi sorti tra il 2003 e il 2011, per un fatturato complessivo stimato in 18,3 miliardi di euro”. “Il solo ‘effetto annuncio’ nelle precedenti sanatorie edilizie di Berlusconi – ha sottolineato il senatore ecodem – generò nel 2003 40 mila nuove case illegali, con un incremento della produzione abusiva superiore al 41% tra 2003 e 2011”. “Il cemento illegale è un settore che purtroppo ha un’ottima tenuta, in controtendenza rispetto al mercato degli immobili costruiti legalmente, e dunque è indecente che per favorire questo business i parlamentari del Pdl si facciano schermo con pretestuose e pericolose esigenze di equità e necessità” conclude Ferrante.
Contro la possibilità di un condono sugli abusi si è schierata soprattutto Legambiente, che nella sua campagna contro il ddl ha raccolto oltre 5mila firme in un giorno. Gli effetti del condono edilizio proposto nel disegno di legge, primo firmatario il senatore Francesco Nitto Paola, in discussione al Senato, sarebbero stati “gravissimi e irreparabili” secondo l’associazione ambientalista. Le “speculazioni sulle spiagge, nei parchi – si sottolinea – nelle zone più belle e pregiate del Paese che dovrebbero essere tutelate e preservate per la fruizione di tutti e così invece diventano proprietà privata dei furbi, di chi ha costruito illegalmente, senza chiedere autorizzazioni e permessi e che ora viene anche premiato”.

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