martedì 2 ottobre 2012

acqua il mutuo con la depfa bank che scotta per acqualatina

A metà dello scorso anno l’istituto (che ha erogato 115 milioni) aveva chiesto maggiori garanzie Acqua, il mutuo che scotta Addessi e Besson a Londra per modificare il contratto e convincere Depfa DEPFA bank, il super finanziatore degli investimenti di Acqualatina spa, voleva più garanzie sul mutuo da 115 Latina Oggi 2 ottobre 2012 milioni di euro, anche perché la situazione finanziaria della società negli ultimi anni non è stata delle migliori. Le ulteriori credenziali le hanno dovute dare i sindaci con modifiche alla convenzione di gestione lo scorso novembre. E ora il presidente e l’ad della spa sono a Londra per convincere Depfa a non far crollare tutto. L’impresa non è facile ma il presidente di Acqualatina, Giuseppe Adessi, e l’amministratore delegato, Raimondo Besson, sono volati a Londra con in tasca le nuove delibere di alcuni dei Comuni-soci più importanti e con una decisione della conferenza dei sindaci che dovrebbe rassicurare Depfa Bank. Quest’ultima a metà dello scorso anno aveva espresso forti dubbi sulla capacità della spa delle acque di mantenere fede agli impegni sul mutuo da 115 milioni concesso nel 2007. L’undici novembre del 2011 la conferenza dei sindaci dell’Ato4 si è occupata di questo problema ed ha offerto ulteriori «stampelle» finanziarie al mutuo, già sostenuto col pegno sulle azioni di alcuni dei Comuni-soci più grandi, tra cui Latina, Formia, Fondi. Cioè: se ci dovesse essere un problema serio nella restituzione delle quote del mutuo saranno direttamente i Comuni a risponderne con i loro patrimoni. Ad ogni modo tutto questo dovrà essere recepito dall’istitu - to di credito ed è il motivo per il quale i vertici di Acqualatina si trovano nella capitale britannica in questi giorni. Le modifiche alla convenzione varate dalla conferenza dei sindaci sono un po’ più penalizzanti per gli enti locali (ma in fondo non è la prima volta che succede) ma più rassicuranti per la banca e per la società che comunque deve portare avanti il servizio, pena il caos nella distribuzione e nella depurazione, due segmenti essenziali che vengono sostenuti negli investimenti proprio grazie ai soldi messi a disposizione dalla Depfa Bank. Il nuovo rapporto di forza tra la banca e la spa era emerso a marzo scorso dopo la pubblicazione del bilancio 2011. In quel documento c’era - no una serie di dettagli relativi a incassi e crediti pregressi che lasciavano spazio a dubbi non tanto sulla solvibilità di Acqualatina spa quanto sulla capacità di tenere in piedi un mutuo importante come quello firmato cinque anni fa e che ha durata trentennale. A rendere più difficile la situazione ci si è messo poi il debito che Acqualatina mantiene verso i Consorzi, sempre impugnato perché ne viene contestato il calcolo, ma confermato con una delibera della giunta regionale del Lazio dello scorso aprile. Il presidente della spa, Addessi, ha detto che se si dovesse onorare del tutto il debito verso i Consorzi la società potrebbe entrare in crisi.

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