sabato 22 settembre 2012

Lago di Paola ennesimo autogol di Bazuro Sabaudia futura ci va giù duro


Non ci sta l'associazione Sabaudia Futura a fare passare le denunce sullo stato del lago di Paola promosse dal consigliere Antonio Ciriello ad una mera trovata politica. Troppo facile, quello che succede, dalla moria alle spese del Comune per il canale Caterattino è sotto gli occhi di tutti.
Per questo l'associazione, nata da poco ma che vanta già un numero rilevante di iscritti, risponde all'amministratore della Comunione Eredi Scalfati Andrea Bazuro chiedendo più chiarezza su quello che accade bordo lago. Anche perchè la lettera inviata nei giorni scorsi dal consigliere Ciriello sui costi della pompa del Caterattino era inviata al Sindaco ma la risposta è arrivata dalla proprietà del lago. Un mistero davvero. "Registriamo l’ennesima 'uscita' dell’Avv. Bazuro, - scrive il presidente dell'associazione Antonio Altobelli -  amministratore unico della comunione eredi Scalfati, che parla di operazione politica per fini elettorali non avendo altre argomentazioni per rispondere agli interrogativi del Consigliere Ciriello, l’unico che nella nostra città ha dimostrato di potersi permettere di esercitare il mandato elettivo senza condizionamenti e timori reverenziali. Come cittadini, non siamo disponibili ad essere presi in giro dal Bazuro che da una parte afferma che il lago è privato, ma dall’altra pretende che sia risanato con risorse pubbliche, che afferma che gestire l’impianto di Caterattino sia interesse del Comune, che scarica sulla città i problemi di inquinamento ma sottace il lauto risarcimento che i cittadini hanno pagato alla sua famiglia proprio per questo, che non da spiegazioni sul suo scellerato tentativo, sventato dal Consigliere Ciriello, di realizzare ettari di pannelli fotovoltaici galleggianti sul lago, nel silenzio di a chicchiere si professa ambientalista, che parla dei cefali di lago come pesce biologico, che ci informa di trattative in Regione riguardo al lago ma non dice per fare cosa. Un delirio che ci preoccupa non poco. L’Avv. Bazuro dimentica anche di dire che anni fa fu approvato dalla Comunità Europea un progetto di risanamento del lago per trenta miliardi di vecchie lire e che fu bloccato al momento dell’erogazione delle somme, guarda caso, perché il lago era privato. Del resto se il lago non può essere utilizzato dai cittadini, eccetto per l’attività remiera, perché questi dovrebbero contribuire al risanamento? Invece di inveire verso chi pone domande, la Comunione Eredi Scalfati prenda atto che se il lago dovesse creare problemi alla qualità del nostro mare, questo sicuramente di tutti, la città non potrebbe sottrarsi ad azioni risarcitorie ben più consistenti di quelle a suo tempo esercitate nei confronti del Comune. Ed a proposito di legittime domande informiamo, l’Avv. Bazuro che abbiamo predisposto una nota indirizzata al Sindaco ed al Consigliere Ciriello affinchè si accerti se tutte le attività imprenditoriali della Comunione Eredi Scalfati che interessino il lago, versino nelle casse comunali quanto dovuto per legge".

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