sabato 25 agosto 2012

storia del re dei rifiuti di Roma: Manlio Cerroni

STORIACHI È MANLIO CERRONI AL QUALE IL COMMISSARIO HA CHIESTO DI COSTRUIRE LA NUOVA DISCARICA Il re dei rifiuti che anticipa i politici Un impero costruito in trent'anni Ieri l'incontro con Sottile per definire il progetto di Monti dell'Ortaccio Ormai tutti lo conoscono come il «re dei rifiuti». Quando c'è un'emergenza alla fine è lui che trova la soluzione. Se la politica non decide, ci si rivolge a Manlio Cerroni, classe 1926 e presidente del consorzio Colari che da decenni gestisce Malagrotta. Il commissario all'emergenza rifiuti, Goffredo Sottile, lo ha detto chiaramente: «Ho scelto Monti dell'Ortaccio come discarica provvisoria per ragioni di urgenza. Il sito è praticamente pronto». Basta questo ha spiegare chi è Cerroni: un imprenditore che anticipa le mosse delle istituzioni e che in passato si è rivolto così ai politici: «Se non si assumono le proprie responsabilità non si va da nessuna parte». Cerroni fa questo lavoro da oltre trent'anni. Lo scorso marzo, in un'intervista a Il Tempo, spiegava perché bisognava fidarsi di lui: «Il nostro gruppo ha trattato in tutto il mondo 50 milioni di tonnellate di rifiuti. Volete che non sappia come trattare le poche migliaia di Roma?». Il prefetto Pecoraro che, ad aprile ha lasciato l'incarico di commissario per essersi visto bocciare tutte le soluzioni proposte, ora ammette: «Avevo previsto da tempo come sarebbe andata a finire». A Roma non c'è nessuno che si sia candidato pubblicamente a gestire il dopo-Malagrotta. L'unico è Cerroni. Ed è proprio per il fatto di essere considerato "insostituibile" che il prefetto Sottile ha deciso di affidarsi ancora a lui. La Colari, oltre alla discarica di Malagrotta, gestisce una centrale di gassificazione (una linea è attiva, altre due devono essere attivate), due impianti di preselezione dei rifiuti e produzioni di cdr, una centrale di energia elettrica, un'altra per il biogas, un impianto di trattamento del percolato e una stazione di biometano. Tutto questo è stato costruito accanto alla discarica di Malagrotta, nella cosidetta «Città delle industrie ambientali». Monti dell'Ortaccio, che nelle intenzioni di Sottile dovrà sostituire Malagrotta, si trova in questa stessa area della Valle Galeria. Gassificatore e impianti lavorano 1.500 tonnellate di rifiuti al giorno. Il complesso di Malagrotta smaltisce le 5.000 tonnellate di rifiuti prodotte quotidianamente in città. Ma non finisce qui. All'avvocato Cerroni fa capo anche la Pontina Ambiente, che ha un impianto di trattamento dei rifiuti ad Albano con discarica annessa. Il Consiglio di Stato ha sbloccato anche il progetto del gassificatore. L'impero dell'avvocato, però, si sviluppa anche all'estero, dall'Europa al Sud America. Come detto, su Monti dell'Ortaccio Cerroni si è mosso per tempo. La sua intenzione di creare qui una discarica risale al 2009, quando chiese le prime autorizzazioni alla Regione. Adesso il progetto è stato sbloccato da Sottile, che ieri sera lo ha incontrato insieme ai tecnici di Colari per stabilire il percorso che dovrà portare all'apertura del sito. Malagrotta deve chiudere il 31 dicembre. Entro questa data Monti dell'Ortaccio dovrà essere pronta. Sottile ha chiesto a Cerroni di inviargli una serie di aggiornamenti al progetto per poter concedere l'ok all'impatto ambientale. A meno che la politica, compatta nel contrastare questa scelta, non blocchi il progetto. 25 agosto 2012 http://www.iltempo.it/roma/2012/08/25/1359543-rifiuti_anticipa_politici_impero_costruito_trent_anni.shtml

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