venerdì 13 luglio 2012

centrale a biomasse Pontinia: impeccabile e imparziale la Regione Lazio

Molto interessante la riunione di oggi presso la segreteria del consiglio dei ministri per discutere della centrale a biomasse della Pontinia Rinnovabili nel nucleo industriale di Mazzocchio. La segreteria del Cdm ha imposto (obtorto collo) alla Regione di scegliere tra l'annullare tutta la procedura (nel caso iniziandone una nuova se la Pontinia Rinnovabili lo chiede) oppure far aggiornare il progetto (e i conseguenti pareri) alle intervenute modifiche normative. Nella sostanza o il progetto viene bocciato (in base a tutte le censure sugli errori mai risolti) oppure vengono imposte delle prescrizioni inattuabili (perchè superate dal costante aggiornamento legislativo). Intanto confermate le perplessità del comune di Pontinia sulla procedura che ha portato alla convocazione di oggi. Andavano attuate altre modalità. Il “merito” dell'errore è della Regione che sul progetto sta superando tutti i record. Dopo gli errori dell'aver inventato 3 comuni (La Cotarda, Fossanova e Sonnino Scalo) che non esistono per rilevare che i 3 comuni non hanno presentato osservazioni e pertanto rilasciare un parere di non assoggettabilità alla VIA (quando Tombolillo lo ha ricordato al funzionario della Regione questo prima ha cambiato colore in volta poi ha balbettato qualcosa) ha attribuito un inesistente parere favorevole della Provincia al progetto biomasse. Oltre ai documenti evidenti con i verbali era presente la Dirigente della Provincia di Latina del Settore Ambiente (che ha presieduto la conferenza AIA in provincia di Latina fino al gennaio 2009) ha smentito il funzionario della Regione e la sua relazione inventata. Non contento lo stesso funzionario della Regione ha tentato di esibire un documento portato per la delibera alla giunta regionale (all'epoca presieduta da Marrazzo) che doveva superare il parere contrario del sindaco di Pontinia in materia sanitaria favorevole al progetto delle biomasse. La proposta di delibera evidentemente ritenuta sbagliata non è stata firmata e quindi non esiste ma doveva essere un altro elemento a favore del progetto. Insomma la Regione, che doveva fare da arbitro dopo la trasmissione dalla Provincia di Latina, ha invece giocato tutta a favore del progetto con una serie di errori che stranamente sono tutti e solo a favore della centrale a biomasse. Sono solo un caso questa serie di errori oppure c'è altro? Cambierà atteggiamento una volta scoperto questo palese tentativo di parte o diventerà imparziale come con grande professionalità e competenza aveva fatto fino al gennaio 2009 la provincia di Latina? Sempre la Dottoressa Valle ha dimostrato grande competenza indicando in quali settori e in base a quali normative va adeguato il progetto (e di conseguenza i pareri e le prescrizioni) in base, tra l'altro, al piano regionale di tutela delle acque e dell'aria e alle linee guida sulle energie rinnovabili. Altro record della Regione Lazio che per favorire ancora una volta il progetto ha “dimenticato” le sue deliberazioni, previsioni, prescrizioni che sono ovviamente più restrittive anche a quelli già imposti nel gennaio 2009. Anche la Asl di Latina condivide la politica sanitaria del sindaco di Pontinia di precauzione in favore della salute pubblica. Il comune di Sonnino ha espresso la sua contrarietà al progetto. Il comune di Priverno ha chiesto di conoscerlo (pare che la Regione che era incaricata di farlo non abbia adempiuto nemmeno a questo ...). Il comune di Pontinia ha confermato la sua netta contrarietà al progetto per motivi di precauzione sanitaria, per il forte impatto di inquinamento, per il pericolo all'agricoltura di qualità. La Pontinia Rinnovabili ha dimostrato, tra l'altro, di non conoscere nemmeno la normativa urbanistica del consorzio per lo sviluppo industriale. Poi “stranamente” non conosce le dichiarazioni di uno dei suoi progettisti che afferma l'impianto essere di dimensioni esagerate e non adeguato al territorio e che a loro conviene acquistare le biomasse dal Sudamerica. Allo stesso modo la società non conosce il procedimento giudiziario che ha portato all'arresto e alla condanna di una società analoga che gestisce altre centrali a biomasse. Ci sarà, pensiamo entro una settimana, una nuova convocazione, questa volta dalla Regione per tentare di ricomporre la contrarietà. La società ha fatto sapere che non accetta alcuna delle richieste del comune, non vuole quindi quell'accordo con il territorio auspicato dalla segreteria del consiglio dei ministri. Intanto stranamente la società proponente non ha nemmeno presentato la richiesta di autorizzazione unica. Nella sostanza anche qualora venisse rilasciata l'AIA con la richiesta di autorizzazione unica i problemi per la società proponente saranno ancora più alti. Ancora una volta il piccolo Davide (il comune di Pontinia) si è difeso egregiamente contro l'ennesima corrazzata con sede a Milano, capitali e dirigenza bolognese. Una domanda: ma se questa centrale facesse tanto bene al territorio, portasse tanto beneficio, posti di lavoro, economia non ve la fate a casa vostra senza fare brutte figure da noi?

Nessun commento: