domenica 5 febbraio 2012

Pontinia, Trasco non si esclude la vendita del 33% delle quote, pubblico o privato?

PONTINIA, NON SI ESCLUDE LA VENDITA DEL 33% DELLE QUOTE http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5d90befce/pag26sabaudia.pdf
Società Trasco al bivio tra pubblico e privato
L’adeguamento al decreto Cresci LE scelte fatte a livello nazionale ricadono a pioggia anche sulle amministrazioni locali.
È questo il caso del decreto legge Cresci che impone un nuovo regolamento per le società partecipate come lo è la Trasco a Pontinia. Questa notizia era nell’aria già da qualche mese e l’assessore all’Ambiente, Valterino Battisti, il sindaco Eligio Tombolillo e l’amministratore della Trasco, Sebastiano Gobbo, stavano semplicemente attendendo la pubblicazione ufficiale del decreto per riorganizzare, eventualmente, la società partecipata. Adesso l’ufficialità è arrivata tramite la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n.19 del 24 gennaio 2012. Il decreto e le relative norme, denominate «Promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali » puntano a valorizzare e promuovere l'organizzazione dei servizi pubblici locali in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei. La decisione presa a livello nazionale pone le pubbliche amministrazioni davanti ad un bivio per quanto riguarda le società partecipate della grandezza della Trasco. Le due scelte di riferimento sono: consorziare la Trasco con altre amministrazioni comunali limitrofe a Pontinia e aventi un territorio omogeneo, si pensa quindi a Terracina, Sabaudia, Sezze o Priverno, oppure dare una quota importante, circa il 33%, ad un privato interessato alle attività che sta svolgendo la società partecipata. Adesso l’amministrazione comunale dovrà sceglierla la migliore soluzione entro il 31 dicembre 2012. Una data che, grazie all’ultimo decreto sulle gestioni in house, è slittata dal 31 marzo al 31 dicembre. «Ora l’amministrazione comunale di Pontinia – afferma Paolo Torelli, consigliere comunale che ha seguito l’iter burocratico nella Regione Lazio – dovrà compiere una scelta importante sul futuro della Trasco.
È chiaro che ora la Giunta Comunale dovrà dimostrare non il solito approssimativo qualunquismo populistico col quale gestisce ogni tematica amministrativa del paese, ma sane scelte economiche di sana gestione politica. Mi auguro che l’opposizione non sia messa all’oscuro, come accade sempre in maniera sistematica, ma sia coinvolta in apposite Commissioni Consiliari, perché c’è in ballo il futuro dei servizi pubblici essenziali comunali e quindi della città e cittadinanza intera». Riccardo A. Colabattista

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