domenica 5 febbraio 2012

Mala Roma nel caos per colpa di Alemanno smentito da protezione civile e Luca Mercalli

Roma nel caos, Alemanno se la prende con la Protezione Civile e chiede aiuto ai cittadini "Le previsioni non erano corrette" ha detto il primo cittadino prendendosela con Franco Gabrielli, secondo cui le istituzioni capitoline erano perfettamente informate su quanto sarebbe successo. E sui social network impazzano gli sfottò contro il sindaco
Roma bloccata a causa di oltre 40 centimetri di neve che nelle ultime 24 ore hanno paralizzato la Capitale. 1000 uomini della protezione civile e 900 volontari oltre agli uomini dell’esercito sono al lavoro per pulire le strade, mentre scuole e uffici pubblici rimarranno chiusi anche lunedì. Intanto le autorità spiegano ai cittadini di uscire di casa solo in caso di stretta necessità e scoppia la polemica tra Gianni Alemanno e il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli.

Il sindaco infatti ha invocato una commissione d’inchiesta e ha accusato il servizio di previsioni meteo, che secondo lui non aveva avvertito dell’emergenza in atto. Un’accusa che Gabrielli ha rispedito al mittente. A testimoniarlo, spiega, ci sono le registrazioni del Comitato operativo della Protezione Civile del 2 febbraio a cui ha partecipato lo stesso sindaco e in dove è stata presentata l’ondata di maltempo in arrivo e le sue conseguenze. “Le previsioni non erano corrette”, ha dichiarato Alemanno, che ha spiegato: “Nel bollettino meteo di giovedì si parlava di 35 millimetri e la sera di 10-15 centimetri: chiedo trasparenza e una commissione che accerti tutte le responsabilità. Ogni volta sappiamo in ritardo e male le situazioni e le fronteggiamo soltanto con le nostre forze. Da venerdì pomeriggio stiamo cercando di rimediare solo con le nostre forze”. E si difende dalle accuse di Gabrielli che ribadisce: il sindaco era perfettamente a conoscenza della gravità delle previsioni. “Sì le conoscevo – ha aggiunto -. Mi hanno anche preso in giro perché avevo deciso di chiudere le scuole anche se le previsioni di rischio erano molto modeste. E mi sono esposto alle critiche per il bene di Roma“.

A fomentare la polemica ci ha pensato anche il senatore della Lega Nord Piergiorgio Stiffoni, che ha attaccato il sindaco: “E’ un personaggio che, invece di tutelare i cittadini, pensa alla sua leadership nel Pdl, a attaccare la Lega e a pontificare su Roma Capitale. Questi sono i risultati” e ha aggiunto che “a Roma Nord, sulla Cassia è stato il caos totale con Anas e comune che non hanno inviato spazzaneve su questa importante arteria lasciando interi quartieri totalmente isolati da giovedì notte”. Ha rincarato la dose con ironia anche il deputato del Carroccio Gianluca Buonanno visto che Alemanno, ha detto, “quando c’e’ un temporale a Roma chiede lo stato di calamità, se cade qualche centimetro di neve invoca l’aiuto dell’Esercito, della Polizia e della Protezione civile e per qualunque problema”, e pure da Ignazio Marino del Partito democratico e dai consiglieri di opposizione della giunta capitolina sono arrivate pesanti critiche. Alemanno ha affidato la sua replica a un video postato sul suo blog personale (sotto) in cui ha dichiarato: ”E’ evidente che è in atto unaspeculazione politica che sta coinvolgendo anche la Lega Nord che si permette di fare dello spirito su Roma. Non è in gioco questa o quella parte politica ma la dignità della nostra città lasciata sola senza un sostegno della Protezione civile adeguato ad una grande capitale europea”.

Questa mattina il sindaco, come era accaduto anche per i riot londinesi, ha invitato i concittadini ad affiancarsi a che è impiegato nella pulizia delle strade: “Ci saranno dei punti di distribuzione di pale – ha spiegato-. Se ci sono dei cittadini attrezzati che vogliono dare una mano ai volontari, indicheremo dove distribuiremo delle pale, per fare in modo che ci sia un grande concorso anche della popolazione per liberare Roma dalla neve”. Intanto su Twitter spopolano i commenti su un account fasullo del sindaco che ha dato consigli ai suoi cittadini su come affrontare l’emergenza meteo e a cui molti hanno creduto. Ma lo staff del sindaco è intervenuto per smentire su Facebook con un comunicato: “Vi segnaliamo una gravissima sottrazione di identità verificatasi sul Social Network Twitter, ed avvenuta tramite una combinazione per niente casuale delle lettere del cognome del sindaco Gianni Alemanno”. Ma se l’emergenza fake è stata risolta, quella del maltempo rimane.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/04/roma-caos-alemanno-prende-protezione-civile-chiede-aiuto-cittadini/189030/



Mercalli replica ad Alemanno: «Le previsioni erano disponibili. Roma è nel caos anche quando c'è il sole»

di Antonio Larizza

Luca Mercalli (LaPresse)
«Non so quali siano le fonti del sindaco di Roma. Non so a chi abbia chiesto le previsioni meteo. L'unica cosa che posso dirle, è che se le avesse chieste a me gli avrei detto della neve in arrivo a Roma. Oggi posso dire a lui e agli amministratori di tutta Italia che il freddo resterà tutta la settimana. Sarà ovunque, diffuso da nord a sud, con minime anche a quota -20. Le nevicate saranno concentrate soprattutto sul versante adriatico, nella zona dell'appennino romagnolo».

Luca Mercalli, torinese, presidente della Società meteorologica italiana e celebre per le sue "lezioni" sul clima alla trasmissione di Rai 3 "Che tempo che fa", è sorpreso dall'uscita del sindaco di Roma, che stamattina ha chiesto una commissione d'inchiesta «perché non c'è un servizio di previsioni adeguato».

Professor Mercalli, non avete previsto la neve?
Non è vero che la neve non è stata prevista. Anzi, è vero il contrario. Sull'ondata di freddo che ha investito l'Italia è stato creato un caso mediatico: se ne sta parlando così tanto che, quasi, non ha senso. Quella di Alemanno mi sembra un'uscita di sicurezza buffa: tra le scuse che poteva trovare, ha usato la meno adatta.

Se fosse stato lei, al posto di Alemanno, che cosa avrebbe detto ai Romani?
Avrei parlato con molta chiarezza. Facendo la seguente domanda. «Cari romani, tenere in piedi un servizio di sgombero neve a Roma costa milioni di euro. Questo costoso sistema, rimarrebbe inutilizzato per la maggior parte del tempo, e tornerebbe utile per uno, due giorni, ogni 5-10 anni. Che cosa preferite? Che io aumenti le vostre tasse per un servizio che utilizzeremo un paio di volte ogni 5-10 anni, oppure quando capita, e quando per fortuna i meteorologi ci avvertono, decidiamo di convivere con un servizio a regime ridotto, magari decidendo di restare a casa, di prenderci un giorno di ferie dal lavoro?».

A nessuno piace pagare più tasse. Ma l'idea che la neve possa bloccare una città rischia di essere altrettanto impopolare…
Guardi, il mio approccio è statistico. Se si osserva il periodo più recente, diciamo l'ultimo trentennio, che poi è il periodo standard su cui si prendono in genere le decisioni basate sulla statistica climatologica, vediamo che le nevicate importanti su Roma si sono fatte meno frequenti: ci sono state solo quelle del 6 gennaio 1985 con 15 cm e dell'11 febbraio 1986, con ben 23 cm.

In seguito la neve si è vista - con depositi di 1-3 cm e quasi subito fusi una volta caduti - il 6 febbraio 1991 e il 12 febbraio 2010. Quindi potremmo dire che nel periodo più recente una nevicata di 8 cm come quella di ieri non accadeva dal 1986, ovvero 26 anni.

Quindi?
Torno a chiedere: vale la pena spendere milioni di euro per pretendere di vivere una giornata eccezionale con gli standard di libertà e mobilità cui siamo abituati in condizioni normali?

Sotto una nevicata, allora, in città dove capita ogni 20-30 anni, l'unico consiglio possibile è "vivere con lentezza"?
Credo che sarebbe l'unico approccio razionale. Tollerare un servizio a regime ridotto costa molto meno, sul piano economico, rispetto a un costoso piano di rimozione neve. E richiede sacrifici non enormi, per periodi di 24-48 ore, ogni 20-30 anni, appunto…

Ripeto, se fossi un amministratore l'unica cosa che farei sarebbe approntare un piano per garantire i servizi essenziali: come l'erogazione della corrente e il funzionamento degli ospedali. Perché dovremmo accanirci sull'idea di vivere Roma, sotto la neve, come se fosse Oslo? Di mantenere tutto perfetto, funzionante, quando non è possibile farlo. E poi, non possiamo dimenticare che…

Dica, professore?
A Roma 10 centimetri di neve hanno creato il caos anche perché la circolazione, in città, è nel caos pure nei giorni in cui il sole splende alto nel cielo.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-04/mercalli-replica-alemanno-previsioni-155245.shtml?uuid=AanGr7mE
Roma ancora vive l’orrore del terribile omicidio di Zhu Zheng e della sua figlioletta. Ma chi li ha uccisi? Chi c’è dietro al suicidio dell’unico presunto colpevole? La mala cinese? Perché non se ne parla più?

Le telecamere di “Presadiretta” hanno ricostruito gli omicidi, gli sgarri, i ferimenti, gli agguati, i regolamenti di conti tra spacciatori e non più solo in periferia, ma anche nelle zone fino a poco fa risparmiate dalla violenza dilagante.

E ancora: e c’è chi muore perché le strade sono sempre più pericolose, non solo per il traffico impazzito, ma per le buche e le voragini. Perché non si fanno le riparazioni e la manutenzione?

La costruzione delle nuove linee della metropolitana vanno a rilento anche perché gli amministratori e costruttori stanno facendo un patto di ferro: i pochi chilometri di rotaie porteranno ancora cemento e nuovi quartieri fantasma. Non ci sarà quindi nessun sollievo alle sofferenze di milioni di pendolari vittime del traffico e del cattivo funzionamento dei mezzi pubblici urbani e extraurbani. E’ così che si vuole colmare le lacune della capitale peggio collegata d’Europa?

“MALAROMA” è un racconto di Lisa Iotti, Vincenzo Guerrizio e Danilo Procaccianti.
http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-d84723b3-84f7-48be-9d06-ffbcca7794e3.html?homepage

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