sabato 31 dicembre 2011

Pontinia, Latina: aumenta ancora la bolletta dell'acqua. E il referendum?

Il comune di Pontinia è l'unico come della provincia di Latina e dell'ATO 4 che potrebbe, se volesse, gestire pubblicamente l'acqua. Lo prevedono 2 delibere le uniche non impugnate da Acqualatina e dalla Provincia (sempre schierata a favore di Acqualtina in tribunale). La gestione diretta può consentire il risparmio del servizio del 30%. Anche nuovi posti di lavoro. Che però sembrano non interessare all'attuale maggioranza (pd e udc). Eppure se il pd fosse, una volta l'anno, coerente si ricorderebbe della campagna referendaria per la gestione pubblica e della riduzione del 7% dell'importo delle bollette. http://insiemeperpontinia.blogspot.com/2011/06/lefficacia-dei-4-referendum-votando-si.html. Lo stesso non ci si può attendere dall'udc. L'unico partito ad aver fatto la campagna referendaria a favore della gestione privata e dell'aumento delle bollette. Ovviamente non c'entra nulla che Caltagirone sia il 2. (o successivo non importa) suocero di Casini. Il fatto che sia il maggior azionista privata dell'Acea (prima titolare del progetto più contestato di Pontinia della turbogas) nonchè gestore contestato (in Italia come in America Latina) della gestione dell'acqua è solo una coincidenza.

Adesso niente risparmio del 30%, niente nuovi posti di lavoro per la gestione diretta.
Niente risparmio del 7% della bolletta in base all'esito del referendum (il più votato in Italia come a Pontinia). L' applicazione delle leggi a Pontinia (vedi obblighi sulla differenziata) è un optional.
Adesso oltre alle mancate riduzioni della bolletta arriva l'ennesimo ingiustificato aumento della bolletta illeggittimamente non ridotta.

Ancora una volta comunicati, dichiarazioni, proclami e propaganda sempre più lontani dalla vita reale e dai problemi della gente.
L'ennesimo aumento si somma a quelli regionali della discarica (grazie Battisti che non riduci il conferimento in discarica) del 17%, della benzina, dell'addizionale regionale insieme ai vitalizi, stipendi e altri benefit. Senza contare quelli nazionali che arriveranno domani e che diventeranno ancora più pesanti il prossimo anno.

I cittadini liberi e democratici di Pontinia da gennaio attueranno l'autoriduzione della bolletta nella campagna di obbedienza civile.
Giorgio Libralato

Puntuale come un orologio svizzero arriva l'aumento della bolletta dell'acqua per il 2012:+7,8%.

Un bolletta sempre più salata per cittadini, decisa dai sindaci dell'ATO4 che tutelano il gestore. Un bel regalo per Acqualatina.

Acqua più salata nonostante; il perdurare del problema arsenico che doveva essere risolto dal 2005. Un problema che non verrà risolto definitivamente finché non si troveranno altre fonti di approvvigionamento idrico, poiché non si potrà andare avanti all'infinito con dearsenizzatori costosi da gestire e con costi elevatissimi di smaltimento dell'arsenico accumulato;

la quota investimenti molto inferiore gli impegni contrattuali sottoscritti dal gestore nel 2002: 120milioni d'investimento fatti al 2011 rispetto ai 194miloni previsti;

le penali "abbonate" al gestore per i livelli di servizio non raggiunti (indicatore MALL): oltre 27 milioni che avrebbero portato alla decurtazioni della tariffa applicata all'utenza;

gli oltre 8milioni di mutui che il gestore non ha ancora restituiti ai comuni e che restituirà comodamente a rate entro il 2014;

il canone di concessione non sia mai stato versato ai comuni e servirà invece a garantire il debito di oltre 13milioni del gestore con i consorzi di bonifica, almeno fino alla risoluzione della contesa giudiziaria Acqualatina-Consorzi;

il gestore non abbia ancora assunta la gestione delle isole Ponza e Ventotene e quindi abbia risparmiato sul costo del trasporto d'acqua alle isole ancora pagato dalla regione: oltre 1milione l'anno;

non sia stata tolto dalla tariffa la remunerazione del 7% del capitale investito come stabilito dall'esito referendario con cui ben 27 milioni di italiani lo scorso 12 e 13 giugno hanno abolito i profitti sull'acqua: 6,5milioni che dovevano essere tolti dalla tariffa 2012 e che avrebbero ridotto la tariffa del 6%

i costi operativi di gestione invece di diminuire continuano a salire e per il 2012 si è passati dai 59milioni previsti nel 2006 agli attuali 70,5milioni previsti nella conferenza dei sindaci dell'11 novembre con un incremento del +19%.

Insomma, non c'è che dire: anche per il 2011 i sindaci sono stati incapaci di controllare il gestore ed invece di far adeguare le tariffe al servizio reso effettivamente ed in linea con la legge, continuano a garantirgli guadagni ingiustificati.

(Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia)

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