domenica 4 dicembre 2011

come rilanciare l'economia: semplice quindi non si farà mai

Per rilanciare l'economia il metodo sarebbe semplicissimo. Quindi non sarà mai attuato. Attualmente i professionisti, i consulenti, le aziende familiari finanziano le aziende a cui forniscono consulenze, prestazioni professionali, servizi e beni. Le aziende che ricevono questi beni e servizi impongono pagamenti con scadenza da 2 a 3 – 6 – 12 – 24 mesi. Non contente queste aziende impongono il pagamento non tanto con scadenza dopo la fornitura richiesta ma dopo la fatturazione. Cioè loro portano in detrazione IVA e imponibile subito e pagano con notevole ritardo. Le aziende in questo modo si finanziano come se ricevessero denaro dalle banche invece lo ricevono dai loro clienti. Al contrario i professionisti, consulenti e piccole aziende (spesso familiari) devono: pagare gli stipendi dei loro dipendenti, pagare le relative imposte (contributi, trattenute) e le imposte. Dato che i consumatori sono le famiglie (non certo le aziende né i ricchi o super ricchi) se non hanno i soldi perché non vengono pagati l'economia si ferma. Al contrario se le grandi aziende iniziassero a pagare regolarmente i loro fornitori in tempi ragionevoli (diciamo 2-3-4 mesi) l'economia verrebbe rilanciata. Dall'altra parte è necessario sospendere il pagamento di tasse per importi non riscossi. Tecnicamente è semplicissimo. Io invio in banca (tramite la posta certificata) e al mio cliente la fattura da pagare mediante bonifico. Il mio commercialista indicherà sulla fattura il contributo previdenziale, l'importo Irpef, Iva dovuto, che al momento del pagamento del mio cliente le girerà direttamente ai relativi Enti che li devono ricevere. Come già avviene per il recupero del 36% per le ristrutturazioni edilizie. Quindi non c'è nulla da inventare. Considerato che le quote delle tasse incidono sugli stipendi per circa il 50%, sulle fatture professionali per circa il 70% (c'è anche l'Iva) dell'importo incassato avremmo in automatico l'aumento della disponibilità del 50% almeno con conseguente aumento del giro di affari. Così aumenterebbero allo stesso modo del 50% i posti di lavoro. Qualcuno si chiederà perché questo metodo semplicissimo non sarà mai attuato. Perché non conviene a chi detiene il potere, quindi alle aziende e quindi ai parlamentari, governanti, amministratori che sono in conflitto di interesse. Cioè non conviene agli speculatori. Quindi dovrebbero pagare le tasse le grandi aziende e gli speculatori.

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