lunedì 12 dicembre 2011

acqua pubblica: tra il dire e il fare c'è di mezzo l'affare

Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
www.acquabenecomune.org/aprilia
Comunicato stampa del 10 dicembre 2011


TRA IL DIRE ED IL FARE C’E DI MEZZO ... L’AFFARE SULL’ACQUA

Egregio Avv.to ADDESSI, attuale presidente di Acqualatina, Lei giudica “taroccato” l’atteggiamento di questo Comitato cittadino e dei giornali che acriticamente (...a suo dire) ci spalleggiano perché sostiene che siamo pretestuosi nel commentare la recente sentenza del tribunale di Latina sulle clausole vessatorie del regolamento idrico.

Eppure la sua risposta è smentita dai fatti, poiché per far adeguare la società, non bastò nel settembre 2005 una diffida della Onlus Cittadinanzattiva, che si attivò su impulso del comitato di Aprilia, ma come sempre vi siete sentiti “forti” è c’è voluto un tribunale per convincervi!

Se è vero poi che già dal luglio 2006 le clausole giudicate vessatorie dalla prima ordinanza 425/2006 furono disapplicate dal gestore, è vero anche che il regolamento, allora al vaglio del Giudice, nel tempo è ricambiato più volte (14/7/2006, 1/12/2008, 10/3/2010 ). Aggiungendo a nostro giudizio altre clausole vessatorie e multe insensate (es: multa per chi si autodenuncia per categoria tariffaria errata, multe per le autodenunce per la tariffa agevolata, anche quando l’errore è stato dovuto a moduli inesatti del gestore, etc, etc).

Insomma prima di dire che siete in regola su tutto sarebbe il caso di riproporre all’attenzione del tribunale il regolamento oggi vigente. Ma visto che Lei Presidente Addessi è un avvocato emerito, dia un segno di novità, e chiami magari un giudice emerito in pensione a vagliare il nuovo regolamento.

Va comunque detto che lo spirito della sentenza del tribunale è che non deve esistere una situazione di supremazia del gestore sul cittadino utente solo perché altrimenti ... ti staccano l’acqua!

Eppure, nonostante i cittadini hanno portato più volte la società in tribunale, rimettendosi alle decisioni del giudice terzo, (ricorsi al TAR, al Consiglio di stato, al giudice di pace per le migliaia di cartelle esattoriali illegittime) l’atteggiamento oppressivo del gestore è stato sempre quello “punitivo”; cioè di tentare la riduzione/distacco dell’acqua, per dimostrare la supremazia di chi può prenderti con l’acqua alla gola.

E’ stato quest’atteggiamento, si pervicace e denigratorio del gestore nei confronti dei cittadini di Aprilia, additati come morosi senza ragioni, che fa temere anche quando gli operatori della società vengono per una semplice lettura. Una tensione evitabile, laddove il gestore rispetti le prerogative dei cittadini e non provi a staccare l’acqua in modo maldestro, ma solo dopo aver avuto ragione in tribunale.

E’ bizzarro poi che lei continui a sostenere che il gestore è sotto la “vigilanza dell’ATO4”. A nostro giudizio l’ATO non è il controllore del gestore ma bensì il suo tutore, visto tutti gli accordi fatti per “aiutare” il bilancio del gestore.

Basti dire che mentre i cittadini se “sgarrano” pagano penali salatissime, al gestore sono state “bloccate” penali per i livelli di servizio non raggiunti (indicatore MALL) per oltre 27 milioni! Penali che avrebbero portato alla decurtazioni della tariffa. Per non parlare poi degli oltre 8milioni di mutui che il gestore restituirà comodamente a rate ai comuni entro il 2014, nonostante gli enti rischino di fallire. Terracina docet!

Per il resto quando vuole la aspettiamo per un confronto pubblico a tutto campo, almeno saranno i cittadini a giudicare se i taroccatori sono i comitati ed i giornali!

Ps: se vuole venga anche con il suo assistito, l'ex Presidente di Acqualatina, senatore Claudio FAZZONE ... magari sul passato è più informato.

Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia

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