giovedì 3 novembre 2011

Pontinia, Trasco e posti di lavoro

Sui quotidiani locali si legge, nella pagina di Pontinia, l'annoso problema della società municipalizzata Trasco. Nella vincente campagna elettorale del 2006 la lista per Tombolillo sindaco si impegnava ad attuare la raccolta differenziata porta a porta contro la proposta della destra di smantellare la società e la conseguente perdita dei posti di lavoro. Altri problemi per la società si ravvisavano nella forte ingerenza politica di alcuni assessori e amministratori che non consentivano alla Trasco di essere libera, cioè una vera società. Allo stesso modo l'allora centro sinistra (PSI, DS, margherita) proponeva di rilanciare la società ampliando il campo di azione. In questo modo con la maggiore competitività e con nuovi appalti, svincolandola dai pesanti lacci politici poteva diventare una società autonoma e in saluti. Sono passati 5 anni. La raccolta differenziata è ferma ad un misero 20% degna di un paese arretrato culturalmente oppure amministrata da persone o incompetenti o svogliate. Di esempi virtuosi ce ne sono in provincia, come in Regione, come in tutte le regioni confinanti, Campania compresa. Vincenzo Cenname insegna. Basta copiare come uno studente svogliato, ma sveglio a modo suo. Basta applicare quello che già esiste. Comuni limitrofi della popolazione inferiore alla metà degli abitanti di Pontinia ha aumentato di 5 – 6 unità gli addetti alla raccolta dei rifiuti con la differenziata. Fatte le proporzioni a Pontinia potrebbero diventare 10 – 12. Ancora il comune di Pontinia è l'unico comune della provincia di Latina e dell'ATO 4 che potrebbe oggi riprendersi le reti e affidarle, per esempio, alla Trasco. Altri posti di lavoro persi, perchè? Il Pd locale aveva pure fatto la campagna referendaria per l'acqua pubblica. Dimenticati tutti gli impegni e i proclami? Passata la campagna gabbato il cittadino? Poi le energie naturali e rinnovabili, con il solenne impegno dell'amministrazione di risparmiare (come per la differenziata e per l'acqua pubblica) e di far risparmiare i cittadini, per il contenimento energetico, per l'illuminazione a led. Anche qui c'erano posti di lavoro, risparmio per amministrazioni e cittadini. Cosa rimane dopo i comunicati? Si amministra con gli atti e non comunicati e compiacenti articoli. Se poi gli atti sono a volte a favore di poche imprese private e dimenticano il bene comune quale speranza abbiamo?

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