sabato 12 novembre 2011

nucleare, Borgo Sabotino fine bonifica nel 2025

Sabato 12 Novembre 2011|Edizione: LATINA|Pagina 47 Il Messaggero

La bonifica ambientale dei siti nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano descritta passo per passo dalla Sogin: con date, interventi e investimenti. I lavori nel Lazio e in Campania termineranno nel 2025, lo ha annunciato ieri l’amministratore delegato Giuseppe Nucci nel corso della presentazione avvenuta a Latina del Piano industriale 2011-2015. Nelle centrali del Garigliano, di Latina e a Casaccia saranno effettuate attività per 198 milioni di euro. «Il nostro obiettivo - ha spiegato l’ingegner Nucci - è mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi per garantire i cittadini e tutelare l’ambiente, per questo è importante realizzare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Ma per arrivare a questo dobbiamo attendere che vengano definiti dall’Agenzia di sicurezza nucleare i criteri per realizzare la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee».
Forlivesi a pag. 49
Il deposito nazionale è una priorità sarà inserito in un parco tecnologico
Sabato 12 Novembre 2011|Edizione: LATINA|Pagina 49

Il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi rappresenta una priorità nazionale, lo hanno sottolineato ieri i vertici della Sogin spiegando che il deposito permetterà di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dalle dismissioni delle centrali ma anche dalle attività quotidiane di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che ogni anno producono circa 500 metri cubi di rifiuti ora custoditi in depositi temporanei sparsi in nel territorio italiano. «Sarà una struttura di superficie - spiega Pierluigi Pica, responsabile Affari istituzionali e Comunicazione - progettata sulla base delle migliori esperienze internazionali. Il trasferimento dei rifiuti in un’unica struttura garantirà la massima sicurezza per i cittadini e l’ambiente e il deposito sarà realizzato all’interno di un Parco tecnologico, un centro di eccellenza aperto a collaborazioni internazionali, con laboratori dedicati a ricerca e formazione nelle operazioni di decommissioning e gestione dei rifiuti radioattivi». Nel Parco tecnologico è previsto l’impiego di 400 persone più ovviamente l’indotto.
Sabato 12 Novembre 2011|Edizione: LATINA|Pagina 49
di MONICA FORLIVESI

Nucleare fine bonifica nel 2025
«Stiamo realizzando la più importante bonifica ambientale nella storia del nostro Paese». Sono le parole di Giuseppe Nucci, amministratore delegato della Sogin, la società che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari in Italia, pronunciate ieri a Latina all’hotel Europa, dove è stato presentato il piano industriale per il 2011-2015. Nucci ha annunciato che la bonifica dei siti di Lazio e Campania sarà completata nel 2025. «Nei prossimi cinque anni - ha spiegato l’ad - realizzeremo nelle centrali di Latina, Garigliano e Casaccia attività per 198 milioni di euro su un totale di 542 milioni». Ad ascoltarlo, oltre al prefetto di Latina Antonio D’Acunto, i rappresentanti delle amministrazioni comunali interessate, della Provincia e delle associazioni imprenditoriali e sindacali.
L’ingegner Nucci si sofferma sull’efficienza raggiunta negli ultimi mesi: «Abbiamo smantellato il pontile a Borgo Sabotino in 40 giorni, è stata la prima operazione per raggiungere l’obiettivo del prato verde e riconsegnare alla città l’area. Stiamo coinvolgendo le imprese locali, ho appena saputo che una ditta di Latina questa mattina si è aggiudicata uno degli appalti». Dopo la demolizione del pontile a Sabotino i lavori proseguiranno con lo smantellamento dell’edificio turbina, dell’edificio che ospita la sala controllo e di alcune strutture minori. Inoltre inizieranno le operazioni di dismissione dei generatori di vapore e il trattamento dei fanghi radioattivi. Al Garigliano verrà demolito il camino dell’impianto, realizzato un nuovo sistema di approvvigionamento idrico e demolito il serbatoio d’acqua in quota. Sarà predisposto inoltre il nuovo sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi.
Per terminare le attività di dismissione e arrivare al prato verde dei siti occorrono 4,8 miliardi di euro, che comprendono anche i costi di trasferimento dei rifiuti nel futuro deposito nazionale. Soddisfatto Nucci per i risultati ottenuti nel primo semestre 2011: Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento rispetto alla media del periodo 2007-2010. Nel 2011 inoltre è stato ampliato l’albo fornitori e sono stati ridefiniti i piani di committenza delle attività per privilegiare la concorrenza. «Per noi - ha aggiunto - è importante il coinvolgimento dell’imprenditoria locale attraverso appositi protocolli d’intesa per favorire lo sviluppo del tessuto economico dei territori nei quali siamo presenti. Un ruolo importante è quello poi dei protocolli di legalità per appalti e subappalti siglato anche con la Prefettura di Latina in modo da garantire maggiore trasparenza e certezza dei tempi».
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