domenica 13 novembre 2011

Libera: tutto esaurito con la Quinta Mafia

Domenica 13 Novembre 2011|Edizione: LATINA|Pagina 39 Il Messaggero

La risposta è arrivata con un «tutto esaurito». Grande partecipazione al cineforum dell’associazione Rinascita civile che si è aperto con la proiezione della «Quinta mafia». Un appuntamento che si è svolto ugualmente, nonostante l’ultimo atto di sabotaggio nei confronti della struttura gestita da Libera. Nonostante non ci fosse acqua, oltre a tutti i disagi causati dal precedente raid nel campeggio assegnato all’associazione.
«E’ bastata una telefonata con gli amici di Libera per confermare l’evento, perché nessuno ha alcuna intenzione di fare passi indietro - spiegano a Rinascita civile - perché quella è una struttura di tutti, perché la legalità è un valore non negoziabile. Non si tratta dell’attacco a qualche associazione, ad uno sparuto gruppetto di cittadini che non si fanno i fatti loro, ma di uno sfregio all’intera comunità, trattandosi di un bene comune dato semplicemente in gestione alle associazioni».
Rinascita civile chiede al Comune «un intervento urgente per realizzare al più presto un sistema efficace di viedeosorveglianza, altrimenti ogni ulteriore intervento di ripristino fornirà nuove occasioni ai malavitosi di poter affermare la propria supremazia in quella zona». Il sindaco, Giovanni Di Giorgi, si è già impegnato per il ripristino del villaggio e tecnici comunali hanno già svolto un sopralluogo. Certo è che ormai la misura è colma, andrà installato un sistema di controllo per evitare che in futuro si ripetano atti del genere. Intanto proprio dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale, Nicola Calandrini arriva «ferma condanna per il nuovo atto vandalico». I due rappresentanti istituzionali concordano: «Questi atti di viltà, da qualunque parte provengano, non fiaccheranno il nostro impegno a favore della legalità. L’amministrazione è fermamente intenzionata a combattere ogni forma di violenza e criminalità che possa minare la nostra comunità e recare danni ad una ordinata crescita civile».

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