mercoledì 9 novembre 2011

Libera le istituzioni fanno quadrato

di GIOVANNI DEL GIACCIO

Seconda riunione fuori dal palazzo regionale e seconda volta in provincia di Latina. Al Circeo, qualche settimana fa, nel campo della legalità gestito da «Libera» e devastato nei giorni scorsi ieri. La commissione regionale per la sicurezza e la legalità torna sul territorio e lo fa per ribadire «la vicinanza delle istituzioni» - come spiega il presidente Filiberto Zaratti. Prima di arrivare a Borgo Sabotino un incontro con il prefetto, Antonio D’Acunto, il questore e i comandanti di carabinieri e guardia di finanza. «Abbiamo fatto il punto - dice Zaratti - sulla situazione di questo territorio e ribadito che la guardia deve restare sempre alta. Al Circeo ci sono stati una serie di incendi, un reato spia da parte della criminalità organizzata, qui è stato danneggiato un bene confiscato. Sono segnali preoccupanti, di fronte ai quali si deve rispondere, favorendo anche quella cultura dell’antimafia della quale parla don Luigi Ciotti».
Al villaggio della legalità ci sono rappresentanti sindacali, delle associazioni scout e cattoliche, alcuni componenti della commissione ma anche i consiglieri Claudio Moscardelli e Ivano Peduzzi. Arrivano il sindaco, Giovanni Di Giorgi, e il presidente del consiglio comunale Nicola Calandrini.
Per Lello Tutti, responsabile del coordinamento di Libera Latina, nessun dubbio: «Non vogliamo solo pacche sulla spalle, è tempo di un attivo coinvolgimento delle istituzioni, a partire dalla celere riattivazione delle attività del nostro Villaggio della Legalità, compromesse dalle ripetute e indegne minacce subite». Già l’estate scorsa, infatti, con l’attività in pieno svolgimento, c’erano stati sabotaggi e intimidazioni. Ma Turri ha sottolineato che «il vile attentato non è semplicemente contro Libera, sono stati lanciati escrementi sui cittadini, su chi ama questa terra chiedendo giustizia e legalità, su chi è e resterà sempre la maggioranza della città». Zaratti ha ribadito come la criminalità sia abile a cambiar pelle e la necessità che i Comuni si costituiscano sempre parte civile nei processi. Poi ha annunciato di aver chiesto al presidente del Consiglio regionale uno stanziamento straordinario per fare fronte ai danneggiamenti alla struttura. Dal canto suo Di Giorgi ha confermato «l’impegno del Comune, c’è stato già un sopralluogo dei tecnici, Libera deve restare a Latina e anzi deve attirare qui a Borgo Sabotino le forze migliori dell’antimafia». Gli ha fatto eco Moscardelli, sottolineando «la battaglia che Libera sta portando coraggiosamente avanti nella provincia di Latina».
Nel pomeriggio in Comune una mozione unanime per fare in modo che il custode lasci i campi di via Helsinki a Libera.
RIPRODUZIONE RISERVATA Il Messaggero 9 novembre 2011

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