venerdì 4 novembre 2011

Lazio manifestazione rifiuti (waste) zero 5/11 no dei cittadini a Pecoraro

Comunicato stampa

RIFIUTI:
VERDI ADERISCONO A MANIFESTAZIONE 5 NOVEMBRE A ROMA, PER GESTIONE RIFIUTI ZERO

I Verdi del Lazio aderiscono alla manifestazione indetta per sabato prossimo, 5 novembre, ore 10.00 in Piazza SS. Apostoli dalla Rete Zero Waste Lazio per contrastare il piano discariche commissariale e per chiedere con forza l’introduzione, a Roma e nel Lazio, di una corretta gestione dei rifiuti che può fare riferimento solo alla strategia “Rifiuti Zero”, già applicata con successo in Italia e nel mondo. Si tratta dell’unica soluzione possibile per cancellare i rifiuti dall’elenco dei problemi, sia dal punto di vista ambientale e sanitario, sia sotto il profilo economico. La prevenzione, la raccolta differenziata porta a porta, il riutilizzo, il riciclo, il recupero dei materiali e la partecipazione dei cittadini alle scelte e ai controlli ambientali e di gestione, rappresentano il sistema virtuoso al quale anche Roma e il Lazio hanno pieno e assoluto diritto. Per ciò sosterremo, la manifestazione di sabato 5 novembre e tutte quelle future che sosterranno gli stessi obiettivi. Riteniamo un’ottima notizia che alla manifestazione abbia aderito anche il Coordinamento Rifiuti Zero per Roma, perché è evidente che per produzione di rifiuti la città di Roma assume un ruolo fondamentale nella strategia “Rifiuti Zero” per il Lazio.
Roma, 2 novembre 2011
UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910

Rossella Anitori
PROTESTA. Sabato 5 novembre a piazza Santi Apostoli a Roma la manifestazione dei comitati contro l’apertura di nuove discariche.

«La regione Lazio non ha bisogno di una nuova discarica ma di un Piano rifiuti basato sulla raccolta differenziata porta a porta, impianti di riciclo e compostaggio». A portare in piazza Santi Apostoli a Roma sabato 5 novembre i cittadini della provincia non è la premura di difendere il proprio giardino ma la richiesta, rivolta alle istituzioni, di una nuova politica per la gestione dei rifiuti che segni una svolta radicale rispetto al passato. «Chiudere Malagrotta non servirà a nulla se non cambia il sistema di raccolta dei rifiuti» sostiene Massimo Piras, portavoce della Rete Zero waste del Lazio, composta da decine di associazioni e movimenti laziali, che ha convocato la manifestazione. La decisione del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro in qualità di commissario per l’emergenza, di realizzare due discariche temporanee a Quadro Alto nel Comune di Riano e a Corcolle-San Vittorino nell’VIII municipio della Capitale ha provocato un coro di dissensi.

Oltre ai comitati cittadini di Riano, Corcolle e Fiumicino (città su cui è probabile ricada la scelta di realizzare la “buca” che in via definitiva andrà a sostituire quella di Malagrotta), alla giornata di protesta hanno aderito anche il Coordinamento Romano acqua pubblica, Legambiente Lazio, la Rete romana di Mutuo soccorso, le Camere del Lavoro di Roma Nord, Sud e Ovest, la rete nazionale Zero waste, l’associazione nazionale Fare verde onlus Lazio e Donne in rete per la rivoluzione gentile. Alla schiera dei dissidenti - un nutrito gruppo di personaggi pubblici e istituzionali, che va da Franca Valeri a Antonello Venditti passando per Pippo Baudo e Anna Mazzamauro - si è unito ieri anche il sindaco di Tivoli, Sandro Gallotti: «Associare i rifiuti a una ricchezza storico-archeologica che tutto il mondo ammira è un azzardo che non può essere preso in considerazione» ha detto il primo cittadino del Comune in provincia di Roma, riferendosi al sito di Corcolle-San Vittorino.

«Tivoli si trova a poca distanza dall’area in questione e non può essere quindi indifferente alle criticità che vengono denunciate dalle realtà locali. Individuare un’area così vicina al sito archeologico di Villa Adriana, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità, è un percorso che questa amministrazione non può assolutamente condividere». A risentirne, secondo il sindaco, non sarebbe solo il turismo ma soprattutto la salute dei cittadini. La presenza di una falda acquifera superficiale comporterebbe il rischio di inquinamento. «Il quadro generale - conclude Gallotti - non sembra dei migliori per poter ospitare una discarica di rifiuti. Mi auguro che chi di competenza, anche alla luce delle rimostranze provenienti dal territorio, rifletta sull’opportunità di realizzare la discarica, e prenda provvedimenti tempestivi affinché non si commetta un clamoroso errore».
http://www.terranews.it/news/2011/11/piano-rifiuti-il-no-dei-cittadini-pecoraro

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