sabato 12 novembre 2011

ddl stabilità non c'è la proroga del 55% per miglioramento energetico che scade

Ok del Senato al ddl di Stabilità. Non c'è la proroga del 55%
Vane le richieste di FederlegnoArredo e Uncsaal. Il Consiglio Nazionale Architetti si rivolge al ‘Governo che verrà’
di Rossella Calabrese
11/11/2011 - Con 156 voti a favore, 12 contrari e 1 astenuto, il Senato ha approvato il ddl di Stabilità, come modificato dagli emendemanti del Governo. Il provvedimento passa ora alla Camera che lo approverà domani.
Il testo non contiene alcun accenno alla riconferma per i prossimi anni della detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che, senza proroga, scadrà il 31 dicembre 2011.

La denuncia arriva da FederlegnoArredo e Uncsaal, che nelle scorse settimane avevano già espresso al Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani la loro preoccupazione per le modifiche alla disciplina degli incentivi fiscali del 55% destinati a porte, finestre e vetrine, contenute nella Bozza del DL Sviluppo (leggi tutto).

Le due associazioni imprenditoriali avevano inviato alla Commissione Bilancio del Senato il testo di un emendamento per la riconferma delle detrazioni, confidando, da un lato sulla loro sensibilità alle tematiche della sostenibilità ambientale, e dall’altra prendendo atto delle gravissime ricadute economiche e sociali derivanti da una eventuale mancata conferma o depotenziamento del 55%.

Ma nel testo appena licenziato da Palazzo Madama non c’è traccia della proroga, che era invece stata inserita in una precedente bozza di maxiemendamento alla legge di Stabilità, seppur con aliquote ridotte (leggi tutto).

FederlegnoArredo e Uncsaal auspicano, quindi, che il Parlamento recepisca la necessità e l’urgenza di prorogare il 55%, conseguendo in questo modo un duplice obiettivo: recepire le indicazioni dell’Unione Europea in materia di risparmio energetico degli edifici e rassicurare tutta la filiera industriale italiana dei serramenti con un provvedimento fondamentale per la sua tenuta economica.


Si rivolge invece al “Governo che verrà” il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, per chiedere il rifinanziamento della detrazione del 55%. “Il credito d’imposta per la riqualificazione energetica degli edifici - spiega il Cnappc - è stata una misura importante sia sotto il profilo ambientale che economico, e lo sarà ancora di più in futuro poiché il nostro Paese è ogni giorno alle prese con le drammatiche conseguenze del grave degrado del patrimonio edilizio e - come dimostrano le tragedie avvenute nelle scorse settimane - con l’assenza di un coerente progetto di manutenzione territoriale”.

“L’utilizzo del bonus - continua il Cnappc - ha contribuito a sostenere il settore dell’edilizia che, come è noto, è quello che risente maggiormente della crisi e che si trova in condizioni di grandissima difficoltà con un consistente calo dei volumi di attività, dei fatturati e - soprattutto - delle future prospettive lavorative. Contestualmente, il bonus del 55% ha inciso profondamente sul contenimento dei consumi energetici e, permettendo a soggetti privati di detrarre parzialmente i costi degli interventi, ha contribuito in modo rilevante all'emersione di molte attività altrimenti destinate ad alimentare il sommerso costituendo, di fatto, un efficace strumento di contrasto dell'evasione fiscale”.

“La politica - conclude il Consiglio Nazionale - dia la prova di voler investire concretamente per il futuro del Paese e di voler far fronte alla tutela del territorio e del patrimonio edilizio introducendo o mantenendo - come nel caso dell’eco bonus - misure concrete per lo sviluppo qualitativo dell'intero comparto edilizio”.
(riproduzione riservata)
http://www.edilportale.com/news/2011/11/normativa/ok-del-senato-al-ddl-di-stabilit%C3%A0.-non-c-%C3%A8-la-proroga-del-55_24774_15.html

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