lunedì 3 ottobre 2011

Pontinia, sentenza Trasco: no allo sciacallaggio

In merito alla famosa sentenza sulla “Trasco” che condanna solo alcuni degli amministratori di Pontinia al pagamento di un danno incomprensibile non si possono tacere tante, troppe anomalie.
Perchè non sono stati condannati i tecnici, esperti in materia, che hanno approvato le operazioni oggetto di censura? Chi se non i revisori dei conti, commercialisti? E il segretario generale, il responsabile dei servizi economici comunali? E' un po' come se crolla una casa perchè i calcoli sono sbagliati e si condannano solo il proprietario mentre non viene chiamato in causa l'ingegnere che ha redatto quei calcoli. Perchè non sono stati condannati i consiglieri comunali che hanno votato quella scelta ritenuta sbagliata? Perchè condannare il comune che ha conferito i finanziamenti ad una sua società? Da quando, anziché premiare, si punisce chi assume per fare dei servizi essenziali, di qualità che sono il vanto del comune di Pontinia? Sono circa 30 anni che non riesce ad avere il consenso democratico tenta strade giudiziarie, senza riuscirvi, per diventare il maggior esponente politico locale. Come mai, invece, chi ha tentato di aggravare le finanze comunali con oltre 10 milioni di euro risultati non dovuti per dimostrare un dissesto rivelatosi inesistente, secondo Corte dei Conti e Ministero, non può essere punito? Perchè non viene condannato chi ha, secondo le notizie diffuse sui giornali, falsificato le firme su richieste di rimborsi Ici per mettere in difficoltà finanziariamente il comune? Per quale motivo chi ha provocato il blocco amministrativo per 6 anni per un dissesto che non c'era non può essere giudicato? I cittadini si sono già opposti, dal 2004 in poi, ad un dissesto di cui ancora oggi non si capiscono le motivazioni e che, secondo il Consiglio di Stato è stato dichiarato per errore di metodo e contabile dalla giunta di destra. Allora la società civile aveva contestato il tentativo di destabilizzazione sociale ed economica, il clima dell'uno contro l'altro che si voleva imporre, smantellando oltre ai migliori servizi (mensa, trasporti, in favore delle sociali più deboli, delle famiglie e dei bisognosi) anche la chiusura del palazzetto e del teatro. Mi auguro che in questa incredibile situazione non avvenga lo sciacallaggio politico e morale contro le persone che sono state inspiegabilmente condannate, per un avvilente e basso interesse personale e di parte. Spero che chi si propone per la gestione amministrativo, almeno in questa occasione, dimostri l'interesse primario ed esclusivo del bene pubblico. Auspico che prevalga il livello minimo di rispetto personale e umano. Ribadisco la mia disponibilità a contribuire economicamente in favore della garanzia della democrazia e della governabilità amministrativa. Confermo di aderire alle iniziative che verranno assunte per il sostegno e la solidarietà nei confronti del sindaco Tombolillo.

1 commento:

  1. Liberi e forti, per quanto riguarda la sentenza , la lista civica reputa i dottori commercilisti e il capo settore i responsabili maggiori e per questo farebbero bene mandare all'ordine dei commercilisti una protesta.
    Per quanto riguarda invece la sottoscrizione per contribuire, sono tutti daccordo di farla con gli stipendi degli assessori e capo settori, ma nessuno vuole cacciare una lira anzi sono contenti della corte dei conti che gli ha fatto ricacciare i soldi.

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