domenica 2 ottobre 2011

deforestazione in Tanzania, bioenergie amiche o nemiche?

Tanzania: disboscamento illegale,rischio siccita'per milioni
In pericolo i 7 fiumi della riserva di udzungwa scarp
28 settembre, 12:40
(ANSA) - NAIROBI, 28 SET - L'abbattimento indiscriminato di alberi all'interno della riserva forestale di Udzungwa Scarp, in Tanzania, potrebbe minacciare seriamente le fonti di acqua essenziali per le attività agricole della valle di Kilombero, nella regione sud occidentale del paese. L'allarme è stato lanciato dal Tanzania Forest Conservation Group, autore del programma 'Giustizia per la foresta in Tanzania', dopo un sopralluogo effettuato da alcuni funzionari nella riserva. La Udzungwa Scarp Forest Reserve, è una delle più estese della Tanzania centro-meridionale e copre un'area di circa 200 chilometri quadrati sulle pendici sud-orientale del distretto di Kilombero. Ospita specie animali che non si trovano in nessun'altra parte del mondo e sette fiumi con una portata d'acqua capace di soddisfare i bisogni idrici di milioni di persone che vivono nella valle di Kilombero. Da tempo in questo angolo di paradiso taglialegna fuorilegge hanno avviato un massiccio attacco agli alberi della riserva e perfino costruito vere e proprie fabbriche in cui viene lavorato il legno degli alberi abbattuti. Il problema, secondo quanto riferito dal rapporto, è che le operazioni di disboscamento avvengono nella parti più interne della foresta, lontani da occhi indiscreti. Il Tanzania Forest Conservation Group punta il dito contro l'incapacità del Governo di fermare lo scempio e l'appoggio che i taglialegna ricevono da alcune comunità locali. (ANSA).

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Bionergie: amiche del clima o nemiche delle foreste ?
29/9/2011 - Lanciato a livello mondiale il secondo capitolo del “Living Forests Report” WWF dedicato alle bioenergie che devono sostituire e non affiancare petrolio e carbone.
Le bioenergie sono a un bivio. È l’immagine con cui il WWF Italia lancia oggi il secondo capitolo intitolato “Foreste ed Energia” del “Living Forests Report” (http://wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/Foreste/Rapporto%20Foreste%20WWF_secondo%20capitolo.pdf),
il rapporto sullo stato di conservazione delle foreste nel mondo, che evidenzia i rischi derivanti dal “volto oscuro” delle bioenergie.

Secondo lo studio del WWF, presentato oggi a Londra presso il seminario “New Generation Plantations - Mercati responsabili”, una nascente minaccia per le foreste è data dallo sviluppo incontrollato delle coltivazioni usate per la produzione di bioenergia, tratta da materiali come legno, mais, canna da zucchero, olio di palma e alghe. Una fonte energetica spesso pubblicizzata come alternativa ecologica ai combustibili fossili, come petrolio e carbone, ma che, se non gestita responsabilmente, rischia di diventare una pratica insostenibile per i polmoni verdi della Terra.

I governi che hanno assunto impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, hanno promosso piani economici e di sviluppo che si baseranno molto sulle bioenergie per raggiungere questi obiettivi. Ma il rapporto “Living Forests” del WWF avverte che, in assenza di forti garanzie, la crescente domanda di bioenergie e un loro sviluppo incontrollato potrebbe innescare prelievi insostenibili di legno nelle foreste e favorire l’espansione delle colture bioenergetiche e di piantagioni di legname a crescita veloce con il serio rischio che queste sostituiscano quelle colture dedicate alla produzione alimentare o le ultime foreste e praterie di alto valore naturale.
FORESTE VS ENERGIA: ELIMINARE IL PROBLEMA ALLA RADICE

Il nuovo capitolo “Foreste ed Energia” del rapporto utilizza il modello realizzato in collaborazione con l’Istituto Internazionale per l’Analisi dei Sistemi Applicati, che esamina le implicazioni di uso del suolo secondo due obiettivi chiave del WWF: ridurre la deforestazione e degradazione delle foreste quasi a zero entro il 2020 (ZNDD) e fornire all’umanità il 100% di energia con fonti rinnovabili entro il 2050. Il WWF raccomanda di aumentare gli sforzi per ridurre il consumo complessivo di energia, anche investendo in efficienza energetica degli edifici e dei sistemi di trasporto e utilizzando energia elettrica rinnovabile come fonte di energia primaria.

Un’agricoltura “efficiente” ed equa. Poiché le colture bioenergetiche possono competere con le colture alimentari per le stesse superfici, sarà fondamentale migliorare l’efficienza dell’agricoltura, perché utilizzi sempre meno terra e acqua. Senza questi miglioramenti, i prezzi alimentari potrebbero crescere, rendendo le comunità povere e più vulnerabili.

La certificazione. Inoltre, il WWF sostiene che il settore delle bioenergie dovrebbe adottare delle norme volontarie come quelle della Tavola Rotonda sui biocarburanti sostenibili e lo schema di certificazione FSC (Forest Stewardship Council), che consentono di affrontare i più importanti impatti diretti.

Nuovi criteri per nuove piantagioni. Gli obiettivi indicati dal “New Generation Plantations”, sono altri strumenti preziosi per le aziende energetiche che utilizzano piantagioni a rapida crescita. Piantagioni di nuova generazione dovranno aderire ai principi della salvaguardia dell'integrità dell'ecosistema, tutela e valorizzazione dei principi della conservazione, assicurando l'effettiva partecipazione delle parti interessate nello sviluppo di piantagioni e contribuire allo sviluppo economico.

LE IMPRESE PER LE FORESTE, SUL CAMPO E SUL WEB

In occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste,
http://wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=578
il WWF ha chiesto ad alcuni partner aziendali, il cui business è legato alla gestione delle risorse forestali, di rinnovare o assumere impegni tangibili a sostegno della tutela del patrimonio forestale. Sono parte di questo percorso di collaborazione con il WWF, il Gruppo cartario Sofidel, che si è dotato di una politica di approvvigionamento responsabile delle risorse forestali raggiungendo circa il 94% di cellulosa importata da fonti certificate; Arjowiggings, tra i primi produttori di carta riciclata e FSC di alta qualità in Europa. WWF è inoltre al fianco di APCOR e Assoimballaggi/Federlegno Arredo per la promozione della campagna internazionale “Io Sto con il Sughero”, che intende valorizzare e sostenere un patrimonio forestale di valore come le sugherete.

Il WWF, con il supporto di Vasto Legno, distributore internazionale di legname certificato, sta promuovendo un dibattito sulla gestione sostenibile delle foreste, attraverso strumenti come la piattaforma web “Imprese per le Foreste”
http://impreseperleforeste.wwf.it/
dedicata al tema della gestione forestale sostenibile. Obiettivo della piattaforma è accrescere le conoscenze e l’interesse di imprese e stakeholder su temi quali il mercato del legname, la gestione delle foreste e le normative e certificazioni di riferimento, nell’ottica di coniugare economia e conservazione. Sono inoltre promossi sia il sostegno ai principali progetti WWF di conservazione in aree forestali prioritarie a livello internazionale (es. Amazzonia, Congo, Sumatra) sia i programmi di orientamento di policy e pratiche ambientali in un’ottica di sostenibilità.

Il primo capitolo del Report WWF sulle foreste >>
http://wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/Foreste/living_forests_chapter_1_26_4_11-2.pdf

Il secondo capitolo del Report WWF sulle foreste>>
http://wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/Foreste/Rapporto%20Foreste%20WWF_secondo%20capitolo.pdf

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