mercoledì 7 settembre 2011

Lazio, rifiuti dopo la discarica di Malagrotta

VERGOGNOSO! Discarica per il dopo Malagrotta: Cerroni (Colari) detta la strategia, i tempi e le modalità.
Mercoledì 07 Settembre 2011 13:42


Non ce l’ha fatta l’avvocato Manlio Cerroni (titolare della Co.La.Ri.) a rimanere in silenzio sulla partita dell’individuazione della nuova discarica per il “dopo chiusura di Malagrotta” previsto per il 31 dicembre 2011: troppi gli interessi in gioco!

È stato pubblicato oggi, mercoledì 7 sett. 2011, http://www.verdilazio.it/images/stories/pdf/Varie/Sole24ore_Roma_Rifiuti_7_settembre_20011_PARLA_CERRONI.pdf,
sul Sole24ore Roma un articolo a sua firma dove, il “deus ex machina” dei rifiuti del Lazio, prende direttamente la parola per comunicare “urbi et orbi” che grazie a lui e alle sue aziende nel Lazio non c’è alcuna emergenza rifiuti e che ogni allarme è, a suo parere, ingiustificato.

Giudicare tale comportamento “vergognoso” in spregio a qualsiasi rispetto per i cittadini e per le Istituzioni, risulta essere un eufemismo. Come Presidente dei Verdi del lazio, mi assumo la responsabilità di ricostruire il contesto, politico-amministrativo-ambientale, in cui l’avvocato ha ritenuto necessario intervenire.

La Regione Lazio è in fase di stallo sull’approvazione di un Piano Rifiuti che non prevede comunque alcun impegno concreto sul fronte delle politiche virtuose nella gestione dei rifiuti: Riduzione, Riuso, Raccolta differenziata, Riciclo. Di fatto sceglie di lasciare al centro della metodologia di smaltimento il dannoso binomio inceneritori-discariche;
Gli imprenditori privati dei servizi ambientali (Federlazio Ambiente), che hanno la disponibilità di impianti e inceneritori, da tempo tengono sotto scacco, nelle scelte che riguardano lo smaltimento dei rifiuti, la classe politica che governa gli Enti Locali regionali a causa del forte indebitamento. Federlazio Ambiente ha rivendicato crediti per oltre 250 milioni di € da parte di Regione, Province e Comuni;
A luglio, il Governo nazionale ha decretato lo stato di emergenza relativamente alle procedure di chiusura della discarica di Malagrotta e l’individuazione di un sito alternativo. A breve, su tale questione, il prefetto Pecoraro sarà nominato Commissario Straordinario e non si fa certo peccato a pensare che qualcuno, che ritiene di avere la soluzione pronta, voglia, da subito, “consigliarlo”;

In un quadro così complesso, dove nel frattempo molti cittadini hanno preso coscienza della necessità di dover cambiare radicalmente le scelte tecnico-politiche nello “smaltimento rifiuti” e si sono riuniti in numerosi Comitati Rifiuti Zero, l’avvocato Cerroni, attraverso il suo articolo e senza usare mezzi termini, manda a dire che lui le soluzioni le ha già belle è pronte: impianti di trattamento (TMB), inceneritori e gassificatori (cita anche quello di Albano attualmente bloccato dal TAR) e ben due discariche, una ai Monti dell’Ortaccio (limitrofa a Malagrotta) e l’altra a Pian dell’Olmo (estremo nord del Comune di Roma con ricaduta ambientale sul Comune di Riano).

Arriva anche a tranquillizzare i residenti di Massimina comunicando che l’invaso di Testa di Cane servirà solo al conferimento dei residui dei rifiuti trattati nei suoi impianti di TMB e nei suoi gassificatori. Il messaggio è chiaro: “chi deve capire, capisca!”. Riesce addirittura a bacchettare la Regione che, con “metodo garibaldino” e pertanto approssimativo, avrebbe individuato e poi svelato altri siti provvisori (Pizzo del Prete-Fiumicino, Castel Romano, San Vittorino). Come se la comunicazione ai cittadini e la loro partecipazione nelle scelte costituisse solo un noioso rallentamento.

Questo è quanto abbiamo appreso dall’intervento dell’avvocato e ci ha fatto rimanere esterrefatti e riteniamo ora di dover rispondere in modo chiaro e inequivocabile. I cittadini residenti in qualsiasi comune del Lazio, con a fianco le forze politiche che come i Verdi hanno scelto di dire basta a questa infinita speculazione sullo smaltimento dei rifiuti, ora costituiti anche in un Coordinamento Regionale Rifiuti Zero, si opporranno in modo deciso e categorico all’individuazione di qualsiasi sito, sia temporaneo che definitivo, alternativo alla discarica di Malagrotta. Questa opposizione sarà assoluta fino a quando la Regione Lazio non approverà una normativa certa che modifichi in modo radicale le scelte tecniche per lo smaltimento rifiuti sottraendo l’interesse economico-affaristico a imprenditori irresponsabili che di fronte ai forti ricavi non hanno alcuno scrupolo a mettere a repentaglio la salute delle persone e l’aggressione all’ambiente.

E ancora segnaliamo il comportamento omissivo della Presidente Polverini relativamente all’impegno conferitogli dal Consiglio Regionale che in data 26 gennaio 2011 ha approvato una mozione che dava mandato alla Giunta Regionale di dichiarare tutto il territorio della Valle del Rio Galeria (Malagrotta e zone limitrofe) “Area ad alta criticità ambientale”. Questo visto che Malagrotta non è solo la discarica ma anche l’inceneritore, la raffineria di petrolio, l’inceneritore di rifiuti ospedalieri ed altre decine di aziende ad alto impatto ambientale e, con la dichiarazione di alta criticità, si renderebbe impossibile aggiungere un qualsiasi impianto industriale (compresa una nuova discarica) in un’area che da oltre 30 anni sta pagando, in termini sanitari e ambientali, un tributo non più sostenibile a danno dei residenti e dell’intera città.

Ma il delirio di onnipotenza del titolare del Colari raggiunge l’apoteosi nella chiusura dell’articolo:

prima lascia intendere che sta “regalando”, nell’attuazione obbligatoria per legge della tombatura dell’esaurita discarica di Malagrotta”, un “parco naturale di migliaia di alberi”;
dopo ricorda che da 30 anni la discarica di Malagrotta rappresenta “la fortuna e la salvezza di Roma”.

No! Caro avvocato Cerroni la discarica rappresenta da oltre 30 anni “la sua di fortuna economica”, grazie a amministrazioni locali, di destra e di sinistra, che le hanno permesso di fare fortuna con procedure potenzialmente dannose per la salute dei cittadini e per l’ambiente.

Ma il vento è cambiato ed è per questo che il 28 settembre come cittadini e come esponenti dei Verdi saremo a fianco del Coordinamento dei Comitati Rifiuti Zero per il Lazio alla manifestazione (vedi volantino) prevista alle ore 15 presso la sede del Consiglio Regionale in via della Pisana.

Nando Bonessio
Presidente Verdi Lazio

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