venerdì 26 agosto 2011

Le cifre della biodiversità. Circa 8,7 milioni di specie

Alessio Nannini
NATURA. Dopo dieci anni di studi, gli scienziati del progetto Census of Marine Life hanno prodotto una stima degli esseri viventi sul nostro pianeta. Un censimento che potrà favorire la tutela dell’ecosistema.

Conoscere se non l’esatto numero delle specie viventi sul pianeta almeno una stima ben approssimata è, oltre che una curiosità per gli amanti dell’aritmetica, un’esigenza paragonabile al censimento della popolazione: come per la vita di una nazione, sapere la totalità degli abitanti del nostro pianeta favorisce le condizioni per la tutela e il benessere dello stesso. Questo dunque è lo spirito che ha condotto gli scienziati di ottanta paesi diversi a collaborare con il progetto Census of Marine Life, lavorando per dieci anni al fine di ottenere una cifra pari a 8.700.000 specie, con uno scarto di 1.300.000. Il risultato dello studio, pubblicato su PLoS Biology e guidato da Camilo Mora dell’Università delle Hawaii e Boris Worm della Dalhousie University di Halifax, è frutto di un rigoroso calcolo condotto su un sistema di tassonomia che raggruppa gli esseri viventi secondo una gerarchia piramidale in base a specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno, e dominio.

Ovviamente i ricercatori non si sono prodigati in un mero conteggio, bensì hanno adoperato un modello con il quale, partendo dai gruppi tassonomici più elevati, è stato possibile calcolare la totalità delle specie. «Conoscere il numero degli esseri che vivono sulla Terra è oggi più importante che mai – ha spiegato Boris Worm –, dal momento che numerose attività umane stanno accelerando notevolmente i tempi di estinzione e noi potremmo trovarci a perdere numerose specie prima ancora di sapere della loro esistenza e del loro potenziale contributo al miglioramento e al benessere umano». Per offrire un’idea della rilevanza del lavoro degli scienziati del progetto Census, basta dire che fino a ieri si supponeva che le specie terrestri oscillassero fra i 3 e i 100 milioni.

Totale che aveva l’estrema debolezza di una forbice molto ampia. Applicato ai cinque regni, questo metodo ha invece permesso di distribuire le specie nel seguente ordine: 7.770.000 di animali; 298.000 di piante; 611.000 di funghi; 36.400 di protozoi; 27.500 di chromista (cioè alghe e stampi d’acqua). A fronte di queste cifre, va segnalato che un’alta percentuale di esse risulta ancora sconosciuta: se nel caso delle piante, per esempio, sono 215.644 quelle note, per i funghi il numero di quelle catalogate è di appena 43.271; oppure, per quanto riguarda gli oceani, la stima si attesta a 2.2 milioni di esseri viventi, mentre le nostre conoscenze si fermano a 250.000 specie. Sommando così i dati relativi ai cinque regni, circa l’86 per cento delle specie che vivono sul pianeta, in mare o in terra, risulta al di fuori della nostra catalogazione. La vita sul pianeta Terra, oltreché da salvaguardare, è ancora in buona parte da scoprire.
http://www.terranews.it/news/2011/08/le-cifre-della-biodiversita-circa-87-milioni-di-specie

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