mercoledì 10 agosto 2011

Lazio e il collegato regali alla casta non solo piano casa

Cemento e soldi al clan di Renata
Reazioni L’opposizione all’attacco del bilancio approvato dalla
giunta Polverini. «Troppe sovvenzioni ingiustificate ai privati»
E’ un vero pozzo senza fondo il collegato all’assestamento di bilancio. Un unico articolo, con 172 commi, dove la maggioranza di centrodestra della Regione Lazio ha infilato tutti i desiderata dei grandi elettori. Non solo Fondi: si va dagli asili nido privati, alla modifica del piano Casa approvato due giorni prima: «Un vero e proprio elenco di commi ad personam – commenta il Presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio – che ci pone di fronte ad una emergenza democratica, con una procedura che ha calpestato ogni confronto». Il pallino per il cemento il governatore Polverini sembra averlo innato: «Grazie ad un emendamento – ha spiegato il Presidente nazionale dei Verdi e Capogruppo in Regione, Angelo Monelli - si realizzeranno ben sei milioni di metri cubi di cemento ad Acilia, area ex Italcable, negli ex uffici Alitalia a Tor Vergata e alla Bufalotta». Ma oltre al mattone, la legge approvata sabato scorso, in piena seduta notturna, non ha risparmiato altri settori delicati, come gli asili nido. Secondo Nando Bonessio «per regalare 15 milioni di sovvenzioni ai privati in materia di asili nido il centrodestra non si è fatto scrupoli ad abbassare i requisiti essenziali, cosa che trasformerà gli asili, pubblici e privati, in dei veri e propri pollai- parcheggi».
Scorrere il lungo elenco dei commi approvati riserva sorprese inaspettate. Al regista Franco Zeffirelli la regione Lazio regala una fondazione, mentre per le centinaia di fattorie della valle del Sacco, sull’orlo del fallimento dopo la contaminazione dal Lindano, il governo Polverini stanzia appena centomila euro. C’è poi il premio “Euro d’oro”, la fondazione delle ville Tuscolane, l’istituzione del Museo delle vittime del terrorismo e il fondo per «la valorizzazione dell’identità territoriale », che può contare su un tesoretto di una decina di milioni di euro per il triennio 2011-2013.
Al comma 127 si parla anche di rifiuti, citando apertamente l’esistenza dell’emergenza: in questo caso la Regione stanzia due milioni di euro, senza però specificare le modalità di utilizzo.
La cifra totale inserita nella manovra raggiunge i duecento milioni di euro, una fetta consistente del budget regionale. Una torta gestita saltando tutti i meccanismi minimi del confronto democratico, senza far conoscere prima il testo, chiedendo, in sostanza, un voto in bianco. L’opposizione, subito dopo il voto, ha chiesto l’intervento di Giorgio Napolitano, per valutare l’eventuale violazione delle norme fondamentali sul bilancio. A.P. Terra 9 agosto 2011

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