venerdì 20 maggio 2011

La rotatoria di Sezze Scalo e la sicurezza stradale

Anche oggi alle ore 18.30 la situazione è sempre la stessa.
In un tratto di scarsa visibilità, doppia curva, rotatoria, semaforo sui 2 tronchi della SR 156 dei Monti Lepini, nessuna informazione, nè segnaletica sulla via del Murillo. Chi si immette sulla SR 156 dalla via del Murillo pensa di avere (giustamente) la precedenza. Idem per chi arriva dalla SR 156 dopo aver avuto il via libera del semaforo.
Sperando che non succeda l'incidente Vi chiedo: in caso di incidente chi paga? Chi ha ragione e chi ha torto? Ma davvero non c'è nessuna Istituzione, nessun servizio che può intervenire e presidiare questo benedetto incrocio? Se state realizzando la rotatoria vuol dire che sapete che è pericoloso. Perchè ne aumentate la pericolosità riducendo la carreggiata con scelte incomprensibili, senza segnaletica e senza
personale che presidia l'incrocio? Perchè su questo incrocio non c'è alcuna sorveglianza? Pontinia 19 maggio 2011 Giorgio Libralato

Il 19 maggio 2011 07:49, giorgio libralato
ha scritto:
> ALLA POLIZIA STRADALE DI LATINA
> ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LATINA
> ALLA PREFETTURA DI LATINA
> ALLA REGIONE LAZIO
> ALL'ASTRAL
> ALLA PROVINCIA DI LATINA
> ALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE VITTIME DELLA STRADA
> AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
>
> Siamo al 3. giorno, visto che la situazione del senso unico alternato
> regolato (solo sulla SR 156 dei Monti lepini) è iniziata martedi 17
> maggio. Anche questa mattina, ore 7.15 la situazione di pericolo
> permaneva. Chi si immetteva dalla via del Murillo, direzione Sezze
> Scalo rischiava un frontale. L'incrocio non era presidiato, non c'era
> personale al lavoro e la segnaletica, ancora una volta non era
> adeguata. A tutti può capitare di sbagliare o un incidente. Però
> quando queste situazioni di pericolo permangono nel tempo, tutti le
> possono vedere, osservare e nessuno interviene vuol dire che la
> situazione grave in cui versano le nostre strade è irreversibile? Ci
> siamo abituati alle morti, alle stragi, alla incapacità e
> all'impreparazione? Può essere che nessuno interviene? E tutte le
> dichiarazioni fatte in merito alla sicurezza stradale e alla
> prevenzione degli incidenti? Io comunque non mi rassegno. Saluti.
> Pontinia 19 maggio 2011 Giorgio Libralato
>
>
> ---------- Messaggio inoltrato ----------
> Da: giorgio libralato
> Date: 18 maggio 2011 11:44
> Oggetto: mancata sicurezza stradale a sistema?
> A: presidenteprovincia@provincia.latina.it, caterina.amato@interno.it,
> urp@provincia.latina.it, urp@regione.lazio.it, report@rai.it,
> "isoradio@rai.it" , stradasicuralt@yahoo.it
>
>
> ALL'ASTRAL
> ALLA PROVINCIA DI LATINA
> ALLA REGIONE LAZIO
> ALLA PREFETTURA DI LATINA
> All'Associazione Familiari vittime della strada
> Alla Canale Radiofonico “Isoradio”
> Alla Trasmissione “Report di Rai 3”
>
> oggetto: la mancata sicurezza stradale
>
> Avevo già segnalato l'apertura dei cantieri relativi alla rotatoria
> nella strada regionale “156 dei Monti Lepini” in località Sezze Scalo,
> all'incrocio con la via del Murillo, nel comune di Sezze (LT) senza il
> relativo preavviso con segnaletica stradale insufficiente, come da
> nota allegata.
> Ieri, per chi veniva da Sud (per esempio dal comune di Pontinia dalla
> Migliara 47 e comunque andando in direzione Latina Scalo) si immetteva
> nella costruenda rotatoria e poteva solo immettersi in direzione Sezze
> Scalo (quindi non poteva andare verso l'Appia o verso Latina).
> Per chi percorreva la SR 156 (da Sezze Scalo verso l'Appia) trovava la
> strada interrotta con senso unico alternato regolato da semaforo. Idem
> per chi veniva dall'Appia in direzione Sezze Scalo.
> Nessuna informazione (l'incrocio non è presidiato e non c'è
> segnaletica stradale) per chi veniva dalla via del Murillo che
> rischiava un frontale per chi veniva dalla direzione Sezze Scalo verso
> l'Appia.
> Lo stesso avveniva questa mattina.
> Non conosco la durata di questo sistema altamente pericoloso.
> Né se in mattinata la situazione sia stata risolta.
> Ritengo invece che chi è responsabile di questa situazione di grave
> pericolo dovrebbe cambiare attività per non essere più pericoloso per
> la società e la pubblica incolumità.
> Spero di non assistere nuovamente a tali atti pericolosi.
> Specie in una provincia dove le vittime da incidenti stradali,
> purtroppo, sono a livelli tali che è necessario prevenirli sicuramente
> con opere di messa in sicurezza, come la rotatoria di cui sopra, ma
> soprattutto con la necessaria informazione, segnaletica, coordinamento
> e manutenzione.
> Grazie dell'attenzione.
> Saluti.
> Giorgio Libralato Pontinia
>
>
> iniziano i lavori della rotatoria nel comune di Sezze, all'incrocio
> tra la SR 156 dei Monti Lepini con la via del Murillo nella campagna
> di Sezze Scalo. L'incrocio a raso è particolarmente pericoloso e
> finalmente verrà messo in sicurezza con questa opera importante. Chi
> arriva dalla via del Murillo (per esempio dal comune di Pontinia)
> verso la SR 156 all'improvviso, senza alcuna segnalazione e
> informazione si vede costretto a fare inversione di marcia, tornare
> indietro e costretto a percorre la via Fontana Acquaviva. Per
> chiamarla strada ci vuole molta fantasia o una buona dose di
> ottimismo. La carreggiata è stretta e non consente l'incrocio tra 2
> macchine. Potete pensare se nella trappola ci finisce uno dei tanti
> camion con tutti i divieti possibili e immaginabili di percorso. Poi
> percorrerla di giorno, se non ha piovuto, è quasi possibile,
> considerate le autentiche voragini che saltuariamente si alternano a
> timidi tratti di asfalto. Provate a immaginare cosa vi può succedere
> se avete 2 ruote o se la dovete percorrerla di notte o comunque ogni
> volta che c'è scarsa visibilità. Oppure dopo che ha piovuto e le
> voragini scajolicamente a vostra insaputa , sono ricoperte da acqua e
> fango e quindi non visibili. Eppure che c'era in progetto di
> realizzare questa rotatoria, stando alla segnaletica, si sapeva da
> mesi. In un paese normale che si preoccupa che non avvengano incidenti
> oppure che non vuole punire chi si muove per lavoro o per studio,
> ammesso che non potesse investire centinaia di migliaia di euro
> rapinati agli automobilisti con autovelox non regolari, per mettere in
> sicurezze le strade alternative, bastavano poche centinaia di euro.
> Con segnaletica, avvertimenti, informazioni stradale e sui giornali.
> Giorgio Libralato 4 aprile 2011 Pontinia
>
> Quasi sempre il mancato rispetto delle regole comporta un danno alla
> collettività. Può capitare che rappresentino un pericolo o creino
> danni o vittime. Come nel caso del codice della strada. Se poi questa
> mancanza di rispetto anziché un privato cittadini lo fa un
> rappresentante delle istituzioni, addirittura utilizzando un'auto blu
> e quindi un mezzo pagato dai cittadini, il danno è ancora peggiore.
> Una volta erano le istituzioni e si suoi rappresentanti che dovevano
> dare esempi positivi da seguire. Oggi, purtroppo danno un esempio
> negativo. Come è successo lunedi mattina alle ore 9,25 circa. Come si
> vede nelle foto
> http://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/05/lesempio-delludc-quando-le-regole-sono.html,
> una macchina blu con autista, con passeggero un noto rappresentante,
> da decenni, di varie istituzioni, tuttora con diversi incarichi, in
> corrispondenza dell'incrocio regolato da semaforo (tra via di Tor Tre
> Ponti e via Pantanaccio, la macchina proveniva dall'Appia, da Tor Tre
> Ponti verso Latina), senza azionare lampeggiante o altri segnalatori,
> superava la striscia bianca continua, in divieto di sorpasso,
> superando il limite di velocità di 50 km/h, superava una lunga serie
> di autoveicoli (e camion) fermi al semaforo rosso.
> Giorgio Libralato 7 maggio 2011 Pontinia
>
> E' importante l'esempio delle istituzioni e dei suoi rappresentanti
> anche perchè influenzano il comportamento dei cittadini che li
> osservano. Martedi mattina verso le 9.30 percorrendo la strada dal
> Piccarello verso Tor Tre Ponti, dopo aver superato l'incrocio con
> semaforo in corrispondenza del canale delle Acque Medie, arrivo a
> quello del Pantanaccio. Trovo il rosso e mi fermo senza macchine
> avanti a me. Di fronte (che venivano dall'Appia in direzione Latina)
> c'erano 6 o 7 macchine ferme ad attendere che diventasse verde. La
> striscia, ovviamente, è continua e il limite è di 50 km/h. Arriva
> (dall'Appia in direzione Latina) un'auto blu (senza lampeggiante,
> senza freccia, ma non aveva nemmeno le luci di posizione o gli
> anabbaglianti) che non si ferma e non si mette in fila (come prevede
> oltre che il codice stradale, il buon senso). Sorpassa la fila (senza
> segnalatori di nessun tipo) percorre l'altra corsia contro senso con
> il rischio di investire chi come me aveva avuto (nel frattempo) il
> diritto a ripartire con il colore verde. Affianco dell'autista ho
> riconosciuto un noto esponente politico provinciale. Uno di quelli,
> per intenderci, dai quali ci si aspetta il buon esempio. Non fosse
> altro perchè la Provincia ha posizionato una decina di autovelox che
> dovrebbero punire gli automobilisti che superano il limite, come ha
> fatto la sua autoblu.
> 27 gennaio 2011 Giorgio Libralato
>

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