domenica 5 settembre 2010

cosa c'entra il cocco?

Cosa c'entrano le piante di cocco (cocos nucifera) con Pontinia e con
la Piazza Pio VI?
E' conforme la loro posa in opera con la normativa vigente (il D.Lgs
42/2004 e s.m.a., le NTA del PRG riguardo i valori estetici dettati
nel Piano Particolareggiato zona A centro storico ove indicate le
tipologie arboree da piantumare, ed in rispetto delle prescrizioni del
PTPR art. 29 tabella C 3)?
La loro piantumazione è conforme all'iniziativa mondiale di lotta alla
deforestazione e di tutela e salvaguardia delle foreste?

2 commenti:

  1. In riferimento alle affermazioni di cui sopra vorrei precisare i seguenti punti:


    Questione fitosanitaria
    • La pianta in questione non è Cocos nucifera ma Arecastrum romanzoffianum che si distingue completamente dalla prima, non semplicemente per il nome, ma per un particolare importantissimo: l’ Arecastrum romanzoffianum a differenza del Cocos nucifera non è presente nell’elenco delle cosiddette “piante sensibili” quelle piante, cioè, soggette ai controlli Fitosanitari obbligatori della Regione Lazio in base al protocollo 2007/365/CE, che stabilisce le misure di emergenza per impedire l’introduzione e la diffusione nella Comunità del Rhynchophorus ferrugineus (il famelico Punteruolo rosso). Inoltre fin’ora non si sono registrati casi di Arecastrum romanzoffianum attaccate dal punteruolo.


    Questione storico-culturale-architettonica
    • 60 anni fa circa decisero di porre a dimora nei siti più significativi dell’ Agro Pontino (piazze e strade) la Phoenix canariensis, pianta non certamente autoctona, comunemente detta Palma; in particolar modo nella piazza Pio VI la Palma ha un significato storico e religioso imprescindibile nelle menti dei cittadini, le sue lunghe foglie sono simbolo di pace, l’alto fusto affusolato si sposa pienamente con la linea razionalista dell’impianto chiesa-piazza, crea un grande effetto scenico impresso nella mente e nel cuore di tutti noi. Il punteruolo ha distrutto tutto questo? È stato ricostruito proponendo l’unica valida alternativa alla Phoenix canariensis, l ‘Arecastrum romanzoffianum, una Palma ormai anch’essa entrata nel territorio pontino da diversi anni, non c’è giardino che non ne abbia una.


    Cosa c’entra la deforestazione?
    • Si insinua, forse, che le piante poste in Piazza Pio Vi provengano da qualche foresta vergine? Non sa il signore che afferma questo che qualsiasi pianta importata dall’estero è soggetta a un strettissimo controllo burocratico e fitosanitario che ne certifica l’esclusiva provenienza da coltivazioni? Ma non è certo questo il nostro caso perché non serve l’occhio di un esperto per accorgersi che gli Arecastrum messe a dimora in Piazza Pio VI sono piante provenienti da coltivazione e in particolare nate e coltivate in territorio italiano.
    Vorrei concludere ricordando che quella piazza è costato lavoro e sudore e che il 50% del costo complessivo è stata donato dal Vivaio Aumenta Antonio alla cittadinanza pontina che ha gradito e si è complimentata per il lavoro svolto. Infine mi chiedo cosa faccia per il comune questo signore che disserisce su scelte prese con cognizione di causa senza una reale conoscenza dell’argomento?
    Antonio Aumenta

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  2. Egregio Signor Aumenta io non la conosco nè so a quale titolo si esprime. Il tipo di albero viene riportato nell'articolo di Latina Oggi del 4 settembre 2010 a pag. 25 http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b19fc5d20befce/pag25sabaudia.pdf a firma A.S. poi ripreso da altri giornali e mai (mi pare) smentito fino alla Sua dichiarazione. Io ho avanzato una serie di domande alle quale Lei non mi pare abbia risposto. Credevo che in Italia, in una Repubblica Democratica, godendo della libertà di espressione e pensiero (come recita la Costituzione) fosse lecito fare domande. Sopratutto quando riguardano la gestione della vita pubblica. Sempre, fino all'arrivo della dittatura, credo sia legittimo dissentire. Non mi pare che quanto da Lei espresso centri qualcosa con il Cristianesimo (possiamo leggere insieme il Vangelo se crede). Poi non mi pare che la pianta da Lei citata (la ringrazio per la precisazione) sia compresa tra quelle ammesse nel PTPR. Mi corregga se sbaglio e sempre se non sbaglio nessuno lo ha smentito. La provenienza delle piante è una precisa affermazione dell'articolo di Latina Oggi, che non mi pare sia stato, finora, smentito. La ringrazio per la precisazione da Lei fornita sulla provenienza. Da ultimo le chiedo scusa se anche gli ignoranti come me si possono esprimere, che non hanno potere, nè incarichi. Suggerisco di modificare la Costituzione. Da oggi potranno parlare solo i competenti. Scriva quando vuole per rettificare eventuali errori che saranno pubblicati, come vede, senza censure.

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