sabato 28 agosto 2010

centrale a turbogas e infrazione europea

secondo le notizie di questi giorni la Corte di Giustizia Europea ha aperto il fascicolo per la denuncia della rete dei cittadini di Aprilia che hanno ipotizzato le infrazioni alle procedure e direttive della comunità europea, che sarebbero state commesse dal Ministero dell'Ambiente sulla pratica della centrale a turbogas di Aprilia (vedere comunicato della Rete di seguito).
Anche per il progetto della centrale a turbogas di Pontinia si è parlato di infrazioni alle procedure europee.
Difatti il 2 settembre 2009 il Parco nazionale del Circeo scrive al Ministero per l’ambiente (MATTM), di cui è espressione, segnalando una serie di errori contenuti nella VIA del 5/12/05 e indicando addirittura le infrazioni alle direttive europee.
Sempre lo scorso anno, i primi di ottobre anche la Regione Lazio prende posizione contro alcune lacune e imprecisioni nel decreto di VIA del 5/12/05 scrivendo allo stesso Ministero per l'ambiente (MATTM).
Per Pontinia (anche con l'aiuto della Provincia di Latina, del Parco Nazionale del Circeo, della Regione Lazio), la sua amministrazione, le associazioni, il tavolo tecnico che cercano di far valere le ragioni locali, di autodeterminazione, programmazione siamo in attesa dei vari ricorsi ai tribunali amministrativi.
Ma non è escluso il ricorso alla Corte di Giustizia della Comunità Europea.
L'8 settembre dello scorso anno (vedere nota Ansa allegata) la società proponente la centrale a turbogas progettata a Mazzocchio - Pontinia si è già visto respingere un ricorso dalla comunità europea.
Giorgio Libralato

EUROPA-REGIONI:LAZIO,CORTE RESPINGE RICORSO ACEA-ELECTRABEL

(ANSA) - BRUXELLES, 8 SET - Una sentenza della Corte di giustizia Ue ha respinto oggi un ricorso di Acea Electrabel che chiedeva di annullare la decisione della Commissione Ue sugli aiuti di stato che la Regione Lazio intende concederle per la riduzione dell'emissione di gas a effetto serra. Nel 2002, l'Italia ha notificato alla Commissione due progetti di aiuto all'investimento riguardanti, il primo, la costruzione di una rete di teleriscaldamento sul territorio di Torrino Mezzocammino e, il secondo, la costruzione di una nuova centrale. Con la decisione del marzo 2005, la Commissione Ue ha constatato che il beneficiario dell'aiuto, vale a dire l'Acea, era una delle aziende municipalizzate del settore energetico che avevano già beneficiato dei regimi di aiuto esaminati dalla Commissione stessa nella propria decisione 5 giugno 2002 sugli aiuti di Stato (esenzioni fiscali e prestiti agevolati) in favore di imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico. Con questa, aveva dichiarato che i regimi controversi erano illegittimi, imponendo il recupero degli importi eventualmente erogati (contro tale decisione l'Acea ha proposto ricorso dinanzi al Tribunale di Primo grado, conclusosi con sentenza di rigetto l'11 giugno scorso). Nonostante i solleciti, le autorità italiane facevano presente di non aver proceduto al recupero delle somme di cui l'Acea aveva beneficiato. La Commissione ha conseguentemente ritenuto di non essere in grado di determinare l'importo dell'aiuto che l'Acea aveva già ricevuto, né di poter valutare l'effetto cumulativo del precedente e del nuovo aiuto, né il suo probabile impatto distorsivo sul mercato comune. In conclusione, la Commissione ha dichiarato il provvedimento compatibile con il mercato comune, ma ne ha sospeso il versamento fintantoché l'Italia non avrà fornito la prova che l'aiuto dichiarato illegittimo ed incompatibile non sia stato restituito dall'Acea. Dal momento della notifica della sentenza, l'Acea Elecrabel ha due mesi di tempo per l'impugnazione. (ANSA).



mercoledì 21 aprile 2010 http://www.noturbogasaprilia.it/
Comunicato Stampa
 
La Rete cittadini contro la Turbogas di Aprilia, costernata dalla condotta omissiva del Ministero per la Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), già Ministero dell’Ambiente, oggi indegno di questo nome, soprattutto in riferimento alla vicenda della turbogas di Aprilia, ha presentato presso la Corte di Giustizia Europea la richiesta di  “apertura di procedura d’infrazione” verso il suddetto ministero.

Negli ultimi mesi tutti i tentativi, operati dalla Rete mediante il proprio legale Vanessa Ranieri, di porre all’attenzione del MATTM l’avvenuta perdita di efficacia della Valutazione di Impatto Ambientale per l’impianto di produzione elettrica alimentato a gas, ora in fase di realizzazione a Campo di Carne, si sono scontrati contro una condotta reticente e pericolosamente omissiva.

È questa la ragione del ricorso alle sedi di giustizia europee, che verrà illustrato a tutti i cittadini che vorranno interveniresabato 24 aprile a partire dalle 16.30 presso la sede del Comitato Quartiere Campo di Carne, in via G. Lugo 5.

All’incontro parteciperanno la GISA, associazione dei genitori degli oltre 500 alunni della scuola primaria e dell’infanzia di Campo di Carne, la parrocchia della Beata Vergine Maria e il parroco Don Alessandro Tordeschi, i membri del locale Centro Anziani oltre ovviamente al Comitato Quartiere Campo di Carne. Tutte le suddette realtà stanno collaborando con passione alla buona riuscita dell’evento. Sarà presente anche una delegazione dell’amministrazione comunale.
L’incontro pubblico sarà l’occasione per spiegare, specie a quanti vivono nelle immediate vicinanze della centrale in costruzione le ragioni che spingono la Rete cittadini contro la Turbogas ed il Comune di Aprilia a continuare ad opporsi con convinzione e fermezza a tale scellerato progetto.

La Turbogas, ad esclusione di qualche proprietario di serre nei dintorni, nulla di buono porterà agli apriliani e ai residenti dei comuni limitrofi, rendendo invece ancora più inquinata una zona già fortemente compromessa dalla presenza di molti insediamenti industriali tra cui, è bene ricordarlo, ben 4 impianti a Rischio Incidente Rilevante e aumentando l’incidenza di tumori e leucemie le cui prime vittime saranno i più deboli,soprattutto bambini.

Il No alla Turbogas non si spegne anzi si leva ancora più forte ora che i lavori di costruzione sono iniziati e proseguono spediti pur permanendo gravi dubbi sulla regolarità e sulla completezza delle necessarie autorizzazioni ed adempimenti di legge. 
Invitiamo tutti coloro che sono interessati a conoscere e capire oggi qual è il reale stato di cose sulla vertenza No-Turbogas a partecipare a questo importante incontro informativo, in cui si spiegherà come ognuno di noi può fare davvero qualcosa per tentare di scongiurare l’entrata in funzione di un impianto, lo ribadiamo, soltanto inutile e dannoso.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
Il presidente Filippo Valenti

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