sabato 26 giugno 2010

impianti fotovoltaici parte V, posti di lavoro e tasse

I circa 70 MW di impianti fotovoltaici progettati nel comune di Pontinia potrebbero portare, rapportando alcune stime dell'I-com, istituto per la compettività, a circa 180 posti di lavoro nella fase di cantiere per circa 1 anno, e altrettanti per la fase di gestione degli impianti (contro i circa 15 previsti sia per la centrale a turbogas che per la centrale a biomasse). Il costo stimato è di circa 160 milioni di euro.
Considerato che l'area del consorzio industriale di Mazzocchio occupa una superficie complessiva di 445 ha.; la superficie industriale è di circa 259 ha. La superficie per servizi è di 24 ha., quella per aree verdi è di 26 ha.; la superficie per strade, parcheggi e fasce di rispetto è di 136 ha. Considerato che per ogni 6 mq di superficie possiamo avere 1 Kw di potenza, calcolando la sola superficie industriale possiamo arrivare a 431 Mw, oltre all'intera potenza della centrale a turbogas progettata nella stessa area. In questo caso avremmo circa 1.000 posti di lavoro per il cantiere e altrettanti per la gestione.
Per quanto riguarda invece gli impianti fotovoltaici in zona agricola, questi, con la risoluzione n. 3/2008 del 6 novembre 2008 emanata dalla Direzione Centrale Cartografia e Pubblicità Immobiliare dell’Agenzia del Territorio, vengono equiparati ai fini ICI un impianto fotovoltaico (FV) a un impianto idroelettrico. Di conseguenza il ventilato guadagno di circa 2 mila euro l'anno a ettaro verrà ridotto, da una parte dall'imposta per l'affitto del terreno, dall'altra proprio dall'imposta ICI. Si saranno informati i proprietari dei terreni che li affittano per impianti fotovoltaici delle imposte relative, che cioè il compenso, per esempio 3 mila euro l'anno ad ettaro, viene tassato?
Come?
Imposta di registro pagamento annuale pari al 2% (di norma la metà, quindi 1% a carico del proprietario e 1% a carico della ditta), quindi 30 euro l'anno ad ettaro.
Imposta Irpef 19%, quindi 570 euro l'anno, cui aggiungere addizionale regionale (che pare da quest'anno la Polverini voglia aumentare, 1,4% quindi 42 euro) e comunale (0,2% quindi 6 euro l'anno).
Imposta ICI (che con il dissesto è stata portata al 7°%) calcolata non sul valore del terreno agricolo ma sul 2% dell'impianto con nuova attribuzione di rendita che, in base ai dati è di circa 30 mila euro ad ha, con un'imposta ICI annuale di circa 210 euro.
Totale imposte ad ettaro 855 euro l'anno.

Giorgio Libralato
http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/Da-fotovoltaico-210mila-posti-di-lavoro-e-incremento-Pil-per-110-mld-entro-2020_335354405.html
' quanto emerge dallo studio 'Il possibile contributo del settore fotovoltaico al sistema Italia'
Dal fotovoltaico 210mila nuovi posti di lavoro e incremento Pil per 110 mld entro 2020

ultimo aggiornamento: 03 maggio, ore 14:56
Con una potenza installata pari a 9 GW nel 2020 la spesa per la realizzazione e la gestione dei nuovi impianti potrebbe arrivare fino a 29 miliardi di euro
L'Italia aspetta il nucleare, ma intanto si affida anche ai piccoli e piccolissimi impianti per soddisfare la propria sete di energia. E' la generazione distribuita, vale a dire il sistema di piccoli centri di produzione di elettricita' delocalizzati sul territorio e spesso messi su da privati intraprendenti, che, stando agli ultimi dati dell'Autorita' per l'energia, cresce sempre di piu'. 

Nel 2008 risultavano infatti installati quasi 35mila impianti, contro i 10.371 dell'anno precedente, con una potenza efficiente lorda corrispondente di 6.627 MW, vale a dire circa il 6,5% del totale nazionale, e una produzione lorda di 21,6 TWh (6,8% dell'intera produzione nazionale di energia). Fortissimo e' il contributo alla crescita del numero degli impianti dovuto al solare: le mini-centrali fotovoltaiche sono infatti passate da poco piu' di 4mila del 2006 a oltre 31mila del 2008.
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1 commento:

  1. certo lo sapevamo... lasciamo che yombolillo si distrugga da se, quando gli agricoltori e le loro organizzazioni sindacali capiranno il danno ambientale ed economico per le loro aziende allora comprenderanno realmente chi hanno votato in questi ultimi decenni.
    KIRK

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