sabato 24 aprile 2010

la nostra provincia ama il rischio?

Ogni tanto accadono incidenti o mancati incidenti più o meno eclatanti, più o meno temuti o annunciati. A volte anche con segnalazione ai vari enti e autorità competenti che per motivi diversi (troppo lavoro, le emergenze di turno, il volere e l’umore dei politici potenti di turno) trascurano o ignorano sperando nella buona sorte. Che il più delle volte ci assiste, per una fortuna non sempre meritata. Ma quando si presentano progetti con evidenti carenze, soprattutto dal punto di vista della sicurezza e della pubblica incolumità, quando altri enti o cittadini o associazioni o esperti fanno notare e questi progetti non si variano e non si prendono le contro misure necessarie non si può parlare di caso. Come per l’incidente di Viareggio, http://www.vigilfuoco.it/notiziario/notizia.asp?codnews=8288, per esempio. Come per chi è rimasto sotto la casa dello studente di L’Aquila nonostante le segnalazioni, http://www.corriereuniv.it/cms/2009/04/l%E2%80%99aquila-crolla-la-casa-dello-studente/ . Come per la centrale a gas centrale della Kleen Energy di Middletwon, in Connecticut, negli Usa http://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_07/connecticut-esplode-centrale_9e86aa06-140d-11df-8835-00144f02aabe.shtml.
Nell’area industriale di Mazzocchio si ricorda l’incendio della Sep (http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2007/07/23/80874-antonio_subiaco_pontinia_dopo_quaranta_duro_lavoro_vigili_fuoco_latina_priverno.shtml, 21 luglio 2007, http://www.latina24ore.it/latina/622-pontinia-incendio-alla-sep-paura-per-nube-tossica.html.
Martedì scorso un altro incidente nell’area di Mazzocchio con il ribaltamento di un’autocisterna carica di 230 quintali di gpl.
Sempre nell’area di Mazzocchio (distante qualche centinaio di metri dalla ferrovia Roma-Napoli) vicina ad importanti corsi d’acqua (il fiume Amaseno, Ufente) a pochi km dai Laghi del Vescovo o Gricilli, in prossimità dei confini comunali di Sonnino e Priverno, a meno di 10 km dal Parco Nazionale del Circeo, insistono da oltre 10 anni due aziende soggette alla direttiva Seveso, per i grandi rischi di incidente industriale.
Tale normativa deriva dal nome di uno dei grandi incidenti industriali italiani che ne hanno cambiato giustamente la legislazione.
Siccome, non contenti di tanti avvenimenti pericolosi, la provincia di Latina e il comune di Pontinia rischiano la presenza ulteriore di altre 2 industrie soggette a rischio di incidente rilevante, altre 2 centrali elettriche. Una che potrebbe esplodere come quella di Middletown. Per entrambe negli incontri pubblici, conferenze e commissioni mancano le informazioni in materia di sicurezza e di grandi rischi industriali con la confusione di dati, notizie addirittura risalenti agli anni 70 o di un decennio fa. Oppure relative a Latina (a oltre 25 km da Mazzocchio in linea d’aria), Latina Scalo (ancora più lontano), non fanno riferimento alla normativa attuale in materia di sicurezza. Non sarebbe il caso che Prefettura (che coordina la protezione civile in caso di emergenza, il comando provinciale dei vigili del fuoco, l’amministrazione provinciale di Latina, i comuni interessati, oltre a Pontinia quelli limitrofi) chiedessero maggiori garanzie senza aspettare che accada l’ennesimo incidente?
Giorgio Libralato

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Mercoledì 21 Aprile 2010 Il Messaggero di SANDRO PAGLIA

Uno spettacolare quanto temibile incidente si è verificato nella tarda mattinata di ieri sull’asse industriale di “Mazzocchio” nei pressi dello scalo ferroviario di Priverno-Fossanova. Un’autocisterna carica di 230 quintali di gpl (gas propano liquido) dopo un’improvvisa sbandata si è rovesciata nel bel mezzo dell’arteria industriale principale a seguito dell’oscillazione della cisterna provocata quasi certamente dall’abbordaggio anomalo probabilmente dovuto alla velocità eccessiva da parte dell’autista del pesante mezzo, della curva posta all’ingresso del rettilineo che immette al nucleo del “Mazzocchio”. L’incidente ha tenuto con il fiato sospeso l’intera area in cui insistono numerosi stabilimenti industriali oltreché aziende agro-zootecniche e case coloniche. Il conducente è rimasto ferito, ma è riuscito, con l’aiuto di alcuni automobilisti, comunque ad allertare i soccorsi. Sul posto sono giunte squadre dei Vigili del Fuoco del capoluogo pontino e dal distaccamento di Terracina, al comando dell’ingegner Giulio Benedetti e del caposquadra Gennaro Antonelli, oltre all’ambulanza del 118 che ha preso a bordo il ferito trasportandolo al pronto soccorso del “Fiorini”. L’incidente si è verificato intorno alle ore 10 di ieri mattina quando l’autoarticolato “Iveco” turbo “Eurostar” della ditta napoletana Ferrini, carico di gpl da consegnare alla vicina “Sudgas” e condotto dal cinquantanovenne Giovanni Petrini, residente a Casoria (Napoli) dopo aver abbordato la curva che immette sull’asse industriale, sbandava paurosamente capovolgendosi sulla carreggiata ponendosi poi di taglio tra la strada e un canale di scolo delle acque. Dalla cabina di guida, ridotta in un rottame, l’uomo riusciva a richiamare l’attenzione di alcuni camionisti in transito con i loro Tir carichi di merce per le industrie della zona, che riuscivano ad estrarre il malcapitato che successivamente veniva assistito dal personale del “118” e trasferito in ospedale per alcune fratture alle gambe. Fortunatamente il caso ha voluto che la cisterna piena di gas non sia esplosa, tant’è che i vigili del fuoco hanno provveduto al “travaso” del gas liquido in altre autocisterne.

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