domenica 25 aprile 2010

c'è bisogno di una nuova resistenza

C'è bisogno di una una nuova resistenza in Italia come in provincia di Latina. A livello nazionale bisogna resistere per avere l'indipendenza della giustizia, dell'informazione, della cultura, della salute, del lavoro e dell'economia dall'occupazione di chi non si accontenta del suo potere, come dei suoi privilegi di qualsiasi genere. Della casta. Di qualsiasi casta o lobby. Questa resistenza, il ritorno alla democrazia, alla libertà, conquistata il 25 aprile del 1945, va riconquistata oggi. Allora c'era stato il bisogno dell'aiuto esterno perchè gli italiani si erano incamminati su un percorso distruttivo e senza vie di uscita che non potevano riconquistare se non con la democrazia che allora era impedita dal regime in atto. Oggi non si sa bene su chi e su cosa contare per tornare a questi valori democratici e di libertà. Per gli italiani nel 1945 c'era stato il bisogno e la partecipazione di tutte le forze politiche sane dai cattolici ai comunisti, passando ai liberali, socialistici, monarchici e anarchici, come scrive wikipedia (ho scelto questo per evitare influenze politiche). Oggi c'è la necessità di riunire tutte le forze sane sia politiche che sociali, per risollevarsi e tornare alla libertà e alla democrazia. Oggi, a differenza di allora, questa resistenza va attuata con il rispetto dei diritti civili e sociali. Difficile capire se un partito, un esponente politico, un giornale, un personaggio pubblico possano essere il catalizzatore e l'esponente che riunisca le forze sane per attuare la resistenza, vista la mancanza di un'opposizione valida in parlamento, di una forza politica che difenda la costituzione, cioè la libertà, quindi la democrazia. Difficile prevedere se sarà la rete internet a dare questa modo di unire le parti sane della società. A livello locale, provinciale, bisogna resistere ogni giorno nella sanità, come nella scuola, per difendere i propri diritti. Basta vedere le iniziative di resistenza per la gestione pubblica dell'acqua, per contrastare progetti inutili e devastanti, incompatibili con l'ambiente, la salute, l'economia, l'agricoltura di qualità. Per prevenire i danni dell'inquinamento e delle emissioni di questi progetti inutili che vanno contro il protocollo di Kyoto, la direttiva europea 20 - 20 - 20, economisti, oltre che scienziati ci impongono per sopravvivere e per dare un futuro ai nostri figli e nipoti. Ma che vanno anche contro l'intelligenza, il buon senso, il risparmio energetico, delle risorse, i posti di lavoro, decine di migliaia che potrebbero derivare ogni anno per l'energia naturale e rinnovabile, per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Dobbiamo resistere perchè non possiamo lasciare che gli stupidi abbiano il sopravvento. Giorgio Libralato

www.wikipedia.it, Per Resistenza italiana (chiamata anche Resistenza partigiana o più semplicemente Resistenza) si intende l'opposizione, militare o anche soltanto politica, condotta nell'ambito della seconda guerra mondiale contro l'invasione d'Italia da parte della Germania nazista e nei confronti degli occupanti e della Repubblica Sociale Italiana da parte di liberi individui, partiti e movimenti organizzati in formazioni partigiane, nonché delle ricostituite forze armate del Regno del Sud che combatterono a fianco degli Alleati.
Il movimento resistenziale - inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazista - fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici). I partiti animatori della Resistenza, riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale, avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.
La Resistenza costituisce il fenomeno storico nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica italiana. Infatti, l'Assemblea costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai princìpi della Democrazia e dell'Antifascismo.
Il periodo storico individuato comunemente come Resistenza italiana inizia, per convenzione storiografica ormai consolidata, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943e termina alla fine del mese di aprile 1945. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fu riferito dal CLNAI con la data dell'appello per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano. La Resistenza italiana fu solo la prima parte del cosiddetto periodo costituzionale transitorio. In termini politici questo periodo si concluse con la nomina del primo governo Parri del 21 giugno 1945. La seconda parte terminerà il 1º gennaio 1948, giorno dell'applicazione della nuova Costituzione Italiana.

16 commenti:

  1. A Pontinia invece comanda Tombolillo e quindi tutto a posto, tutti allineati e coperti. W Il Tombolillo W Zaccheo!!!

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  2. W in vecchi! Oppure i vecchi vanno bene solo se sono amici tuoi????

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  3. Come sempre c'è una parte politica che non ha capacità di elaborazione, distinzione, comprensione. Nell'ultimo commento c'è tutto il fascismo, la violenza e la discriminazione. Pontinia con certi parassiti non crescerà mai.

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  4. Libralato leccando il culo al centro-sinistra invece Pontinia è cresciuta moltissimo! Ma per cortesia! Pensate piuttosto a far lavorare quei 4 assessori somari che si prendono lo stipendio senza fare un cazzo!!! Sono loro i parassiti pagati coi soldi dei cittadini!!! Aldo

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  5. a Pontinia non ci può essere il centro sinistra con oltre il 70% dei cittadini che vota a destra. L'attuale amministrazione deriva da errori dissestanti a tutti i livelli. Avete rotto adesso tenetevi i cocci

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  6. si perchè il tombolo non le ha scassate le pa...? ma li leggi i giornali, ci vai ai consigli comunali? l'amico tuo sta tramando con l'UDC quelli che tu non sopporti perchè equilibristi della politica!
    Alla faccia della coerenza!

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  7. se non ha altro l'udc non ha votato il dissesto inesistente. Comunque questo dimostra che a Pontinia un'amministrazione non ci può essere.

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  8. C'hai ragione Libralato non sono neppure boni a fare un stupida rotonda a Borgo Pasubio. Però in compenso tornano ad assumere in Comune altra gebnte che non farà un cazzo di produttivo. Alfio

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  9. la destra ex an è vero è stata capace di fare i manifesti per fregare i gonzi come Alfio. Ma la rotatoria non la sa fare. Non la riesce a fare. Ma i gonzi la votano lo stesso. Complimenti Alfio

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  10. Invece - tu furbo- voti Tombolillo e comanda Subiaco! Bravissimo turismoci il nasop tutti quanti, che bello!!! Pontinia è bellissima e tutto a posto con Tombolino e Subiachino. Alfio

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  11. Mejo gonzo che lecchino! Alfio

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  12. ognuno si consola come meglio crede. La destra ne ha bisogno visto come sta ridotta. Non so se Alfio è gonzo o lecchino. Problemi suoi e mi fido delle sue autodefinizioni. La destra ne fa tante tra incapaci e dilettanti allo sbaraglio.

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  13. Dilettante lo sei tu per primo!

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  14. Mi scusi Libralato seguo da un po di tempo il suo blog, e solo ora sento il dovere di scriverle per porle in evidenza una contraddizione tra il suo dire e fare, in parole povere le chiedo: le sembra una cosa logica correre in soccorso di chi la vuole ammazzare? Mi spiego, forse non se nè accorto ma il nemico numero uno della brava gente come me e lei è diventata la politica e gli amministratori che la professano senza scrupoli principi e valori distruggendo tutto e tutti.
    Dunque dagli innumerevoli articoli pubblicati si direbbe che lei predichi bene ma in quanto a coerenza mi sembra in netta contraddizione, perchè continua a riporre fiducia in coloro che ci stanno ammazzando.
    Per ammazzare intendo economicamente, socialmente, culturalmente, insomma secondo il mio modesto avviso peggio che farsi sparare mortalmente!

    Giovanni P.

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  15. Signor Giovanni P. io non corro in soccorso della destra o del centro di quei pseudo partiti o associazioni di potere che vogliono imporre progetti devastanti, incompatibili con l'ambiente e la salute e con i diritti civili e sociali. Esattamente ciò che faccio

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