sabato 24 gennaio 2009

Nuovo tavolo tecnico progetto a biomasse a Pontinia

Nuovo tavolo tecnico progetto a biomasse a Pontinia
In vista della conferenza dei servizi decisoria sul progetto della centrale a biomasse progettata nell’area del consorzio industriale di Mazzocchio ieri si è svolto un nuovo tavolo tecnico per esaminare i tanti, troppi, lati negativi o comunque non graditi dall’amministrazione di Pontinia.
Ma anche dai cittadini e da quelle persone di buona volontà, in difesa dei diritti civili e sociali, del buon senso, del bene comune, delle regole, norme e statuti, della programmazione territoriale, industriale, economica e sociale.
Intanto si apprende che un funzionario della Regione Lazio è intervenuto direttamente presso l’amministrazione comunale per perorare la causa del progetto, questo spiega gli strafalcioni del documento emesso in materia?
Sembra inoltre che la ditta proponente si prepara per martedì 27, la data della conferenza presso l’amministrazione provinciale di Latina, ad un nuovo colpo di scena, cioè integrazioni al progetto che dimostrerebbero la produzione, in provincia di Latina, di 275 mila tonnellate di legno da bruciare nell’inceneritore che dovrebbe produrre 22 megawatt di energia elettrica.
In pratica sarebbe, stando alle indiscrezione tutte da verificare, uno studio che contrasterebbe con lo studio commissionato dall’amministrazione provinciale allegato al piano energetico provinciale?
In questo caso a chi credere? Agli studi di un privato oppure di un’università e di un ente pubblico?
Se venisse recepito dall’amministrazione provinciale la stessa cambierebbe il suo piano energetico?
Questa documentazione integrativa, se venisse confermata, porterà ad un breve aggiornamento della conferenza?
Nel caso il comune di Pontinia confermasse il suo parere negativo motivato quale saranno le fasi successive? Ricorso al Tar? Conferenza dei servizi stato-regioni? Entrambi?
Da parte dei cittadini pare che saranno prodotte ulteriori osservazioni al progetto.
Si è persa un’altra occasione di programmazione del territorio lasciando la parola a norme, paragrafi, cavilli, ricorsi, pareri tecnici e legali?
Il tavolo tecnico grazie alle persone di buon senso e buona volontà ha prodotto materiale copioso che conferma quanto deliberato dal consiglio comunale di Pontinia in materia contrario all’unanimità al progetto delle biomasse.
Né poteva essere altrimenti visto:
- lo statuto del comune di Pontinia che al punto 2) dell’art. 21 “industria-commercio” così recita:
“rilevata l’esistenza dell’area industriale, Mazzocchio, già urbanizzata, si adopera per un definitivo rilancio industriale dell’area stessa con divieto d’inserimento di termo distruttore”;
- il famoso capitolo dell’art. 42 bis delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore territoriale, variante generale di adeguamento ed aggiornamento del consorzio per lo sviluppo industriale Roma-Latina che prescrive: “ 1. all’interno dell’agglomerato non è consentito, di norma, l’insediamento di attività che comportino l’uso e/o il trattamento di sostanze definite nocive e/o tossiche e/o pericolose dalle vigenti norme in materia, salva la possibilità di deroga che può essere esercitata dal Consorzio previo parere favorevole dell’autorità competente in materia di tutela ambientale (Provincia e/o Regione). “

Pontinia 24 gennaio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Come sempre si ringraziano le Redazioni, i Giornalisti e i Corrispondenti per l’attenzione e la divulgazione, così come per le critiche che aiutano a diffondere idee ed una necessaria coscienza civile.
Se a qualcuno viene qualche dubbio sull’accostamento tra termodistruttore ed impianto a biomasse può consultare il documento del Ministero dell’Ambiente e del Ministero per le attività culturali http://209.85.129.132/search?q=cache:uWGbkMcY0M0J:www2.minambiente.it/Sito/Settori_azione/via/legislazione/docs/decreto_10_10_01_6486.pdf+termodistruttore+biomasse&hl=it&ct=clnk&cd=25&gl=it

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