giovedì 15 gennaio 2009

le biomasse sono innocue?

Ancora più grave invece è l’affermazione dell’ing. Valentino quando dice che “ bruciare le biomasse ad alta temperatura non è pericoloso per la salute umana”.
Riteniamo questa visione dell’ingegnere molto interessata e pertanto riteniamo utile riportare alcuni dati certi in merito.
E’ vero che le biomasse sono energìa solare imprigionata tramite la fotosintesi clorofilliana.
Il problema è che di questa energia ne sprechiamo almeno il 90% bruciando le biomasse (vedi studi del prof.. Gianni Tamino - Università di Padova - che i conti li ha fatti).
Ancora ricordiamo all’ingegnere che le biomasse all’origine non contengono diossine, ma le stesse SI FORMANO PER COMBUSTIONE (carbonio + ossigeno + idrogeno + CLORO) e questo processo chimico non si sarebbe prodotto in natura.
Pertanto è evidente che anche bruciando biomasse si sviluppano sostanze inquinanti. Forse non ricorda l'anidride carbonica (e il protocollo di Kyoto), l'ossido di carbonio, gli ossidi d'azoto, gli ossidi di zolfo e, soprattutto, le polveri sottili ed ultrasottili. Per fare un esempio, ricordiamo che il tabacco, una biomassa che si brucerà a Casalnuovo (Na) e che si potrebbe bruciare a Canosa, se fosse costruito l’inceneritore, contiene poco meno di 4.000 sostanze individuate scientificamente, di cui alcune centinaia con sicuro effetto cancerogeno. Dunque, ogni vegetale ha contenuti diversi, cosa che, con ogni evidenza, l’ing. ignora.
Alla luce di quanto su detto egli non può ritenere che il messaggio della dottoressa Lombardi, che afferma il contrario di quanto da lui sostenuto sia generico e fuorviante.
Quanto affermato, in maniera disinteressata, dalla dottoressa Lombardi e, da noi pienamente condiviso, è un principio chimico inconfutabile e non capiamo , per cosi dire, come lui possa affermare il contrario.
Pertanto riteniamo che il suo messaggio sia inopportuno, falso, strumentale, interessato e non veritiero.
Dio ricicla il diavolo brucia
Scritto da Cosimo Pellegrino
domenica 04 febbraio 2007
http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=53&Itemid=68

Nessun commento:

Posta un commento