giovedì 8 novembre 2007

rassegna stampa 8-11-7 Pontinia, turbogas, rifiuti

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Sipario e teatro di Graziano Lanzidei
PONTINIA, 8 NOV - Ancora Teatro. Ancora polemiche. Questa volta riguardano il gigantesco sipario (100 mq) del Teatro Max Fellini. E’ un pezzo di storia, e non solo di Pontinia. E’ stato infatti realizzato nel 1928, in Russia. La leggenda vuole che siano stati dei futuristi russi e che l’abbiano donato ad un famoso Teatro romano. A Pontinia è stato portato il giorno dell’inaugurazione della città, quando serviva un sipario per poter dare un aspetto maestoso al cinema teatro appena costruito in centro. In fretta e furia si rimedio proprio con il sipario donato dai futuristi. Oltre ad essere portato, venne lasciato a Pontinia. Da quel momento è entrato nella storia di questo piccolo e giovanissimo centro. Da tantissimo tempo nessuno ha più occasione di poter vedere. Moltissime sono state le manifestazioni, organizzate in questi ultimi anni – da quando il Teatro ha riaperto – che hanno dovuto usare un sipario moderno. Quello storico non si sa che fine abbia fatto. Cerchiamo di ricostruire la storia. L’ultima traccia negli atti della giunta comunale è la delibera numero 72 del Luglio 2005. L’allora giunta di centrodestra stabilì che doveva essere restaurato perché mostrava “gravi danni di usura”.
Non è indicato il nome del destinatario del restauro ma vi è tracciato l’identikit, almeno quello delle abilità: “dovrà essere affidato a persone esperte in pittura, ricamo e cucito”. Cosa doveva essere fatto? La delibera sembra essere molto chiara: bisognava “scucire le parti consunte sostituendole alle nuove. Dette parti vanno disegnate e calibrate in modo da non turbare l’insieme dell’impianto cromatico. Risulta da sostituire tutta una tucchiglia dorata alla base del sipario e gli anelli e laccioli alla sommità di scorrimento”.
In base ad una stima approssimativa veniva indicato anche il tempo di lavoro e la somma da destinarsi. Due mesi di lavoro per 6000 euro. Da allora di mesi ne sono passati parecchi – 28 per l’esattezza – ma del sipario ancora nessuna traccia. Nessuna notizia ufficiale ma da fonti vicine all’amministrazione comunale sembra che il lavoro sia stato affidato al maestro Franco Turco, pittore e scultore che vive e lavora a Pontinia. Perché non è stato consegnato? Perché sembra che vi sia un problema relativo alla difficoltà di rendere ignifugo il sipario. Per questo, fino ad oggi, non sarebbe stato ancora possibile riconsegnarlo. Un problema di cui, almeno pare, sia a conoscenza anche il nuovo direttore del Teatro che si starebbe organizzando, di comune accordo con l’assessore Sperlonga, per verificare la possibilità di utilizzarlo in qualche maniera. L’ipotesi più accreditata, ad oggi, sembra essere quello di metterlo in esposizione, all’interno di una teca, nel foyer.
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