sabato 23 novembre 2024

anticipazioni de Il fatto quotidiano in edicola. Libano, razzi di Hezbollah sui militari italiani: quattro feriti. Crosetto: "Israele non usi Unifil come scudo". M5S al voto per cambiare, Conte: "Inutile parlare di ritorno alle origini"

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-22-novembre-2024/

La giornata in cinque minuti

MEDIO ORIENTE, RAZZI DI HEZBOLLAH SU UNIFIL IN LIBANO, QUATTRO MILITARI ITALIANI FERITI IN MODO LEGGERO. CROSETTO: “LE BASI NON SIANO UTILIZZATE COME SCUDO DA ISRAELE”. L’UNGHERIA IGNORA IL MANDATO D’ARRESTO PER NETANYAHU, E LO INVITA. La base Unifil presidiata dai militari italiani nel sud del Libano è entrata ancora nel mirino di Hezbollah. Due missili hanno causato quattro feriti, per fortuna non gravi. Secondo il ministro degli Esteri, Tajani, a colpire il contingente “dovrebbero essere stati due missili, da quello che si vede, lanciati da Hezbollah”. Il ministro della Difesa, Crosetto, chiederà ad Israele di “evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo”. L’altro tema d’attualità è il mandato di arresto internazionale, per crimini di guerra, emanato ieri dalla Corte penale dell’Aja nei confronti del premier israeliano Netanyahu, dell’ex ministro della Difesa Gallant, e di Mohammed Deif, uno dei capi militari di Hamas che lo Stato ebraico ritiene di aver eliminato, ma la Corte afferma di non avere prove concrete. L’Ungheria ha di fatto ignorato questo provvedimento, tanto che il primo ministro Viktor Orban ha invitato Netanyahu. Reazione di indifferenza anche da parte di Mosca: le decisioni della Corte penale internazionale “insignificanti”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La Russia non aderisce alla Cpi, che lo scorso anno ha emesso un ordine di arresto per il presidente Vladimir Putin. In Italia, posizioni in ordine sparso nel governo: il vice premier Salvini va controcorrente e mostra solidarietà al capo del governo israeliano. Sul Fatto di domani leggerete tutte le novità sulla crisi del Medio Oriente e sulle reazioni internazionali al mandato di cattura della Cpi.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, KIEV ESORTA LA NATO: “AZIONI CONCRETE CONTRO MOSCA DOPO IL LANCIO DEL MISSILE BALISTICO”. IL PREMIER POLACCO TUSK: “IL PERICOLO DI UN CONFLITTO GLOBALE È SERIO”. L’Ucraina si aspetta decisioni “concrete” contro la Russia al termine dell’incontro di martedì con la Nato. Per i vertici di Kiev, l’Alleanza non può ignorare che la Russia abbia sparato per la prima volta un missile sperimentale contro il suo territorio. Il Cremlino intanto appare soddisfatto della dimostrazione di forza. Il portavoce Dmitry Peskov ritiene che gli Stati Uniti abbiano recepito il messaggio anche se “non ci sono stati contatti con l’attuale amministrazione, ma d’altro canto il messaggio è stata molto comprensibile”. Il presidente Putin – che oggi ha dato il via alla produzione in serie dei missili ipersonici Oreshnik come quello testato ieri in Ucraina – ha affermato nei giorni scorsi che il permesso dato dagli Usa all’Ucraina, di colpire in profondità il territorio russo con i missili a lungo raggio da loro forniti, ha fatto assumere “un carattere globale” al conflitto. Sul campo, le truppe di Mosca mantengono la pressione nell’Est, conquistando villaggi, e colpendo con raid aerei, mentre Kiev ricorda di mantenere dentro la regione russa del Kursk un territorio di 800 km quadrati. La riunione del Parlamento ucraino, prevista oggi, è stata annullata a causa della minaccia credibile di un attacco mirato agli edifici governativi di Kiev. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto nell’Est, con il premier polacco, Tusk, che avverte: “Il pericolo di un conflitto globale è serio”.


IL MOVIMENTO CINQUE STELLE VOTA PER IL SUO FUTURO, CONTE: “INUTILE VAGHEGGIARE UN RITORNO ALLE ORIGINI”. Le votazioni sono iniziate ieri e proseguiranno sino a domenica. Sono 88.943 gli iscritti che potranno partecipare alla consultazione online per stabilire se il Movimento può proseguire sulla strada progressista delineata da Giuseppe Conte, oppure decidere di tornare “duro e puro”, come era nato alle origini, quando Beppe Grillo immaginava di “aprire Montecitorio come una scatola di tonno”. Era il 23 febbraio 2013 e il governo era quello di Mario Monti. Per Conte, però, quei tempi sono finiti: ci crede a tal punto da annunciare le dimissioni se la sua linea non sarà accolta. Lo ha ribadito per l’ennesima volta in una intervista a Qn: “È un momento cruciale per la nostra comunità, che da ieri e fino a domenica è chiamata a votare per decidere sulle sfide, le battaglie e le modalità con cui rilanceremo con forza ed entusiasmo il Movimento. Di sicuro il M5S non può tornare indietro nè vagheggiare un ritorno alle origini che oggi, in un contesto politico anche internazionale completamente differente, non avrebbe senso e ci porterebbe solo all’isolamento e all’irrilevanza”. Tra le righe c’è la stoccata a chi evoca la purezza del movimento di Grillo: “Chi vuole sabotare questo processo invitando ad astenersi e a non partecipare alla Costituente, è distante anni luce dallo spirito M5S”. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sulla consultazione che è anche l’ultima sfida tra Conte e Grillo.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Torino, muore bimba di 10 mesi: la madre tenta di togliersi la vita. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri sulla morte di una bimba di dieci mesi in una casa del Torinese, a Nole. Non si esclude nessuna ipotesi, neanche quello dell’omicidio da parte della madre, che ha tentato di togliersi la vita ed è ricoverata all’ospedale Molinette. I militari dell’Arma sono stati avvisati dal padre della bambina, che è stata trovata nella vasca da bagno.

Roma, ambientalisti scaricano letame dinanzi al Viminale. Gli attivisti di Extinction Rebellion stamane hanno piazzato tende davanti al ministero dell’Interno, in piazza del Viminale e scaricato diversi quintali di letame. La motivazione: “Nell’ultimo giorno della Cop29, inizia l’occupazione di Extinction Rebellion di piazza del Viminale, per denunciare il contrasto tra l’idea di sicurezza promossa dal governo e la crescente insicurezza a cui i cittadini stessi sono esposti da un clima ormai fuori controllo”. I protagonisti della protesta sono stati poi identificati e portati via dalla polizia.

Brescia, due sorelle uccisero la madre assieme ad un complice per “gratificare il proprio ego”: ergastolo confermato. Paola e Silvia Zani, e Mirto Milani, già condannati in primo grado alla massima pena per l’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù e madre delle due giovani, sconteranno l’ergastolo. Milani era il fidanzato di una delle due sorelle, e amante dell’altra; secondo la Corte d’Assise di Brescia, l’8 maggio 2021, questo terzetto uccise la vittima non per soldi o per odio, ma per “gratificare l’ego del gruppo e celebrare adeguatamente la coesione” dei suoi componenti.


OGGI LA NEWSLETTER IL FATTO INTERNAZIONALE

Boualem Sansal, lo scrittore franco-algerino 75enne è sparito nel nulla: potrebbe essere stato arrestato per i suoi scritti

di Luana De Micco

Il coraggio dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal, 75 anni, è di non aver mai rinunciato a vivere e tornare nel suo Paese, a Boumerdès, a est di Algeri, pur sapendo di essere nel mirino delle autorità per i suoi libri critici del regime. In una lettera pubblicata oggi da Le Figaro, lo scrittore Kamel Daoud, anche lui franco-algerino, che vive in Francia, racconta che da diverso tempo per parlare al telefono con il collega e amico, per timore che la linea possa essere sotto ascolto, dialogavano solo in video chiamata via Whatsapp, non parlandosi però, ma mostrandosi quello che buttavano giù rapidamente su un foglio. “Se non fosse tragico, l’immagine scadrebbe nel burlesco”, scrive.

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