LO SCANDALO DI COSENZA
“Liquami nel fiume
C r at i ”. Sequestrato
il depuratore di Rende
LIQUAMI direttamente nel fiume Crati
senza nessun trattamento depurativo.
La Procura di Cosenza ha sequestrato il
depuratore consortile di Rende. Il gip ha emesso
anche sei ordinanze interdittive nei
confronti di quattro operai, dipendenti della
società “Geko Spa” che ha in gestione l’i mpianto,
del loro coordinatore Dionigi Fiorita
(obbligo di presentazione) e del direttore
Vincenzo Cerrone.
Per tutti l’accusa è inquinamento ambientale.
Grazie alle intercettazioni telefoniche e alle
telecamere, con l’operazione “Cloaca maxima”i
carabinieri forestali sono riusciti a dimostrare
come gli indagati azionavano dei
bypass in modo tale che le acque non venissero
depurate. In questo modo scaricavano
illegalmente un ingente quantitativo di liquami,
per lo più provenienti dagli scarichi urbani
del Cosentino, direttamente nel fiume Crati.
“Le vaschette sono piene di merda – si sente
dalla viva voce degli operai–. Vanno nel fiume”.
Per la Procura “lo sversamento ha provocato
una compromissione e un deterioramento,
significativo e misurabile, delle acque
del fiume e del relativo ecosistema”.
LUCIO MUSOLINO
Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
Nessun commento:
Posta un commento