lunedì 31 luglio 2017

Tutte le “Mafie Capitale” che comandano al Nord Se a Roma non passa l’accusa di associazione mafiosa per Carminati & C., il problema non è certo come chiamare i boss che si sono presi le città (quella del Colosseo ma anche quelle dell’Italia più ricca)



GRILLO CONTRO MAZZILLO Per i vertici M5S è fuori. La sindaca prova a mediare La Raggi ha una grana al giorno L’assessore vuole l’Atac privata Oggi giunta e vertice di maggioranza. Il nodo è l’assessore al Bilancio: ai piani alti del Movimento non lo sopportano più dopo l’ultima uscita sul “Sole 24 Ore”: l’ultimo dissidente strizza anche l’occhio al referendum proposto dai Radicali Ma in serata tende la mano dopo il pressing di Virginia
É morto Ciro C i r i l lo , il dc napoletano sequestrato dalle Br e rilasciato dopo una t rat t at iva fra servizi e camorra: allora lo S t ato provò a negare pure quella
L’I N T E RV I S TA “Io candidato premier? A settembre decidiamo” Fico: “Il M5S vincerà solo se la pianta con gl’individu ali smi”
 CHAVISMO IN CRISI Il pugno di ferro di Maduro e le proteste Violenza e altri morti in Venezuela nel giorno del voto
Le tribù dei trasformisti sulla zattera di Silvio B.In un crescente affollamento di onorevoli in cerca di un seggio al prossimo giro e il conseguente “bloc - co degli sbarchi” decretato dall’ex Cav., i pochi fortunati tornati a casa sono additati come privilegiati
ABORTO A ROMA Quei primari “confe ssionali” alla crociata
TELEFONI ESTIVI Allerta roaming: ora è gratuito, ma c’è l’inganno 
PROVA SU STRADA Io, in bicicletta alla fantozziana Coppa Cobram
tratto da www.ilfattoquotidiano.it

Rifiuti tossici nella cava di Aprilia, caccia ad altre aziende che scaricavano

di Raffaella Patricelli
Caccia ad altre  aziende che usavano la cava di Aprilia per scaricare i rifiuti tossici. E’ destinata ad allargarsi l’inchiesta “Dark side” condotta dalla polizia stradale di Aprilia che giovedì scorso ha portato a 15 arresti e a 6 divieti di dimora per un traffico di rifiuti tossici che finiva nella cava di via Corta nella zona del Tufetto.

Nell’ordinanza firmata dal giudice Monica Concia si fa riferimento anche una serie di carichi di rifiuti di cui non si è potuta accertare la provenienza. In pratica ci sono delle aziende, e potrebbero essere tante, che non sono state ancora rintracciate.

Le indagini vanno ora anche in questa direzione. Altre imprese, oltre alle 10 finite nell’ordinanza, hanno usufruito della cava apriliana per smaltire rifiuti di vario genere, perlopiù tossici, riuscendo per ora a scampare all’identificazione. Ma ormai il coperchio è stato tolto, quanto messo in piedi dalla famiglia Piattella, con il favore degli imprenditori di Ardea, Aprilia, e Velletri ha svelato un modus operandi ed un probabile danno ambientale che lascia sotto choc.

Servizio completo sull'edizione cartacea e sul Messaggero digital
Lunedì 31 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 07:30

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Ecco perchè il dissalatore potrebbe danneggiare le praterie di posidonia e i fondali Ventotene - Lo stesso vale anche per l'area che circonda Santo Stefano, interviene il sindaco Santomauro

L'acqua della salamoia prodotta dal dissalatore e scaricata in mare potrebbe in serio pericolo l'ecosistema dell'Area Marina Protetta di Ventotene e Santo Stefano. Un timore del quale se ne parla da sempre, ovvero si da quando si è fatta avanti l'idea di realizzare i dissalatori sulle isole dell'arcipelago pontino. Una parte dei ventotenesi però non crede totalmente alle rassicurazioni della società che dovrà realizzare gli Skid. Primo fra tutti il sindaco, Gerardo Santomauro, il quale sta combattendo una vera propria battaglia a colpi di ricorsi al Tar perchè tale opera non venga realizzata, almeno nei modi che attualmente si vogliono mettere in atto. Dopo la terza bocciatura da parte dei giudici amministrativisti, i quali hanno dato ragione ad Acqualatina, il primo cittadino isolano ha deciso di scrivere alle istituzioni, al Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, alla sottosegretaria all'Ambiente Silvia Velo, al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, all'Assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, Alla Presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali del Lazio, alla Capitaneria di Porto di Gaeta, alla Conferenza dei sindaci di ATO 4 Latina, alla società Acqualatina. A parte le irregolarità di tipo amministrativo/urbanistico (attualmente mancanza di titolo concessorio, etc.), evidenzia Santomauro, «il dato rilevante della nostra contrarietà è rappresentato dallo scarico della salamoia nell'Area marina protetta». Lo scarico della salamoia dovrebbe avvenire nella zona C dell'AMP, a meno di 250 metri dalle praterie di Posidonia comprese tra Ventotene e Santo Stefano. Le valutazioni sulle conseguenze dello smaltimento sui fondali, sarebbero state fatte in via teorica senza tenere in alcun conto quello che avviene realmente in mare secondo gli effetti delle correnti e dei venti. «Non siamo contrari per principio all'impiego dei dissalatori ma abbiamo tutto il diritto (e anche il dovere) di tutelare i nostri fondali e l'ecosistema marino, ritenendo che lo smaltimento di qualsiasi inquinante (anche prodotti chimici) non possa nè debba avvenire necessariamente in mare, né tanto meno nell'Area Marina Protetta. L'Ente Gestore Acqualatina ha sempre sostenuto che il processo della dissalazione è di tipo meccanico e dunque non bisognevole di valutazione di impatto ambientale ma è innegabile che il prodotto finale, la salamoia (ma anche detergenti acidi ed alcalini per la manutenzione delle membrane), abbia effetti negativi di tipo chimicobiologico sui fondali e l'ecosistema marino. La stessa Provincia di Latina ha concesso il nulla osta per 4 anni di esercizio specificando che tale autorizzazione potrà essere revocata in caso di danno ambientale. Chi controllerà l'eventuale danno? Chi oggi certifica da dove e da cosa si parte?». Il sindaco chiede quindi di riconsiderare lo scarico di salamoia (ed altre sostanze chimiche) così come previsto in progetto. Resta il fatto che se l'Ente Gestore porta via i reflui o ne garantisce lo smaltimento senza il benchè minimo danno all'ecosistema marino della Area Protetta, non ci sarebbe alcuno ostacolo all'installazione e al funzionamento del dissalatore. «D'altra parte resta incomprensibile la ragione per la quale si è voluto riconoscere l'inopportunità di sversare salamoia concentrata presso il porto di Formia mentre si tenta ostinatamente di sversarne nell'Area di Riserva Marina Protetta di Ventotene e Santo Stefano». http://www.latinaoggi.eu/news/attualita/54749/ecco-percha-il-dissalatore-potrebbe-danneggiare-le-praterie-di-posidonia-e-i-fondali

La Redazione

Rifiuti interrati nella cava in via Corta, gli appelli istituzionali per effettuare la bonifica Aprilia - Ad intervenire Cristian Iannuzzi, deputato e componente della commissione Ambiente

Continuano a rincorrersi gli appelli istituzionali per un intervento del governo sulla vicenda della maxi discarica abusiva ad Aprilia. Dopo l'onorevole Fauttilli è Cristian Iannuzzi, deputato e componente della commissione Ambiente, a chiedere una bonifica urgente dell'ex cava in via Corta. «La scoperta di una maxi discarica abusiva ad Aprilia dimostra - continua - che lo sversamento dei rifiuti tossici nell'ambiente rappresenta sempre di più una consuetudine delle organizzazioni che si arricchiscono, in modo illecito, distruggendo il nostro ecosistema e minacciando la salute delle popolazioni locali con l'avvelenamento dei terreni, delle acque e dell'aria che respiriamo».  Per questo il membro della commissione Ambiente ha presentato un'interrogazione. «Quest'anno, l'aumento degli incendi anche dolosi, in discariche e siti di stoccaggio dei rifiuti - spiega Iannuzzi - se connessi all'individuazione di discariche abusive di rifiuti pericolosi, dipinge un quadro fosco della gestione dei rifiuti nel Lazio. Perciò mi sono rivolto al governo chiedendo l'installazione di strumenti tecnologici per monitorare le aree degli impianti per lo smaltimento». Per Iannuzzi è necessario che le forze dell'ordine ispezionino al più presto le aree per stabilire l'entità del danno. «Bisogna stabilire il livello o di contaminazione delle falde acquifere e inserire queste aree nei siti di Interesse Nazionale. Auspico un'intervento del Governo per tutelare la salute della popolazione coinvolta e ritengono che si debba rivedere la disciplina in materia di autorizzazione per la realizzazione di impianti per rifiuti». http://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/54750/rifiuti-interrati-nella-cava-in-via-corta_-gli-appelli-istituzionali-per-effettuare-la-bonifica
La Redazione

Latina e i rifiuti costituzione azienda speciale commissione congiunta bilancio ambiente ore 16

CONVOCAZIONE COMMISSIONI CONGIUNTE “BILANCIO, FINANZE, TRIBUTI, ECONOMATO, PATRIMONIO, SOCIETÀ PARTECIPATE” E “AMBIENTE E POLITICHE ENERGETICHE” PER IL 31.07.2017 ORE 16.00 ESATTE
OGGETTO: convocazione commissione congiunta bilancio-ambiente 31/07/2017 ore 16.00 esatte. Si comunica alle SS.LL che le Commissioni Consiliari “Bilancio, Finanze, Tributi, Economato, Patrimonio, Società partecipate” e “Ambiente e Politiche Energetiche” sono convocate in seduta congiunta ai sensi dell’art. 19 del Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari permanenti, presso il Palazzo Municipale, sala De pasquale, piazza del Popolo 1, il giorno 31 luglio 2017 alle ore 16,00 esatte, per trattare il seguente odg: 1. Esame della proposta di deliberazione n. 5029 del 20.07.2017 avente ad oggetto: “Costituzione dell'azienda speciale per la gestione del servizio di igiene urbana e la raccolta differenziata dei rifiuti. Approvazione Statuto - atto costitutivo - relazione ex art. 34 d.l. 179/2012. Variazione al bilancio di previsione esercizio 2017”. Sono invitati a partecipare per la trattazione del suindicato argomento, i componenti del gruppo di lavoro del Centro Universitario Interdipartimentale dell’Università di Napoli Federico II – nominato LUPT – nelle persone del Prof. Avv. Alberto Lucarelli, del Prof. Avv. Bruno De Maria e dell’Avv. Sergio Vilone, oltre agli Assessori Roberto Lessio e Giulio Capirci ed ai dirigenti Giuseppe Manzi e Francesco Passaretti.

Carenze idriche, il sindaco filma una grossa perdita dal pozzo di Sant'Arcangelo Maenza - La segnalazione arrivata da alcuni cittadini che abitano nella zona di via Le Rose. Ecco i dettagli

Il problema dell'approvvigionamento idrico nel comprensorio collinare lepino e ausono, da Roccagorga a Sonnino, ma soprattutto a Priverno e Maenza, è stato e, purtroppo, in parte, continua a essere, quotidiano. La scarsità delle precipitazioni, la siccità e quant'altro sono state individuate come cause. Ma, all'interno della Conferenza dei sindaci dell'Ato 4, è emersa spesso la questione della dispersione dell'acqua, nel percorso all'interno delle condutture, per lo più vecchie e fatiscenti. Qualcuno ha ipotizzato addirittura una perdita di oltre il 60 per cento. Poi c'è stata l'apertura del pozzo regionale Vòlaga, nel territorio di Prossedi, che avrebbe dovuto migliorare la situazione, mentre per Priverno sono arrivati impegni di interventi per circa un milione e mezzo di euro. Ma il caso segnalato ieri dal sindaco di Maenza, Claudio Sperduti, è decisamente emblematico e qualche riflessione dovrebbe pur generarla negli amministratori locali e nei responsabili di Acqualatina. Fermo restando che, nel centro collinare lepino, si va ancora avanti con le interruzioni programmate. In ogni caso, quel che è stato scoperto ieri ha decisamente dello strano. Alcuni cittadini, che abitano nella zona di via Le Rose o, addirittura, in prossimità del pozzo di Sant'Arcangelo, che garantisce il rifornimento di acqua al paese, a un certo punto si sono accorti che un fosso di scolo era praticamente colmo d'acqua. Lo stesso sindaco Claudio Sperduti è intervenuto ed ha fotografato e filmato la situazione apparsa ai suoi occhi. Richiesto l'intervento di un tecnico locale, è entrato all'interno dell'impianto e si è accorto che molta acqua, anziché nella conduttura pubblica, fuoriesce e va a finire proprio nel fossato. Praticamente, dovrebbe essersi rotta una pompa, che è indispensabile sostituire già da qualche tempo. Sperduti non solo dice di voler denunciare il fatto al gestore, ma non esclude l'accertamento di responsabilità. http://www.latinaoggi.eu/news/servizi/54757/carenze-idriche_-il-sindaco-filma-una-grossa-perdita-dal-pozzo-di-santarcangelo

 Mario Giorgi

Progetto Ambiente rescinderà il contratto con la Loas, società che imbarazza il Comune Aprilia - La società è una delle realtà che conferiva rifiuti interrati nella cava finita sotto sequestro

Rra le tante aziende che conferivano nella discarica abusiva di via Corta, finite nelle maglie dell'operazione «Dark Side», ne esiste una che «imbarazza» il Comune di Aprilia: si tratta della Loas srl. L'azienda di smaltimento rifiuti può vantare un contratto d'appalto con la Progetto Ambiente (detenuta al 100% del Comune) per il ritiro della plastica, contratto che sarà rescisso nelle prossime ore come annunciato dell'assessore all'Ambiente, Alessandra Lombardi. «Ho già parlato con il dirigente comunale e con gli amministratori della Progetto Ambiente, tutti concordiamo - commenta - sull'opportunità di rescindere già domani l'accordo». Una scelta opportuna, quasi dovuta, visti i risvolti dell'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia e le gravi accuse nei confronti dei 22 indagati, tra i quali anche Antonio Martino, uno dei soci della Loas. Tuttavia una decisione che l'amministrazione avrebbe già potuto compiere alcuni mesi fa, nel settembre 2016 una maxi operazione sempre condotta dalla Polizia Stradale di Aprilia si concluse con il sequestro di 200 chili di droga e l'arresto di 6 persone, tra i quali Filippo Martino e Carmine Ciervo, i figli dei titolari della Loas. E nell'ambito dell'operazione vennero trovati due chili di marijuana all'interno dell'azienda, che si trova nella zona artigianale. Di recente è arrivata la condanna a 3 anni e 8 mesi per Martino, mentre per Ciervo sono cadute le accuse. In quel caso però Comune e Progetto Ambiente decisero di «graziare» la Loas, ritenendo la vicenda di carattere privato ed evitando di interrompere i rapporti con la srl. Un errore di valutazione alla luce di quanto emerso in questi giorni. http://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/54758/progetto-ambiente-rescindera-il-contratto-con-la-loas_-societa-che-imbarazza-il-comune

La Redazione

La Raggi ha una grana al giorno. L’assessore vuole l’Atac privata, In Edicola sul Fatto Quotidiano del 31 luglio

Per Grillo Mazzillo è fuori. La Raggi prova a ricucire
L’assessore ieri ha “benedetto” sul Sole24Ore l’iniziativa radicale I vertici M5S vogliono scaricarlo, ma la sindaca ha la grana del bilancio

di Fq
Ma mi faccia il piacere di Marco Travaglio
Battaglia navale. “Libia, flotta italiana anti-sbarchi” (Il Messaggero, 27.7). “Pronta un”armata’ con aerei e droni per fermare le partenze dei migranti” (Corriere della sera, 27.7). Non si tratta di un enorme invio di grandi flotte e squadriglie aeree” (Paolo Gentiloni, Pd, presidente del Consiglio, 28.7). “Dimezzata la missione italiana in Libia” (La Stampa, 29.7). Alla […]

l’intervista – Roberto Fico
“Bene i piccoli passi a Roma. Ci han lasciato maxi-debiti”
“Io candidato premier? In settembre vediamo. Sì alla consultazione sulla moneta unica”

di Luca De Carolis
L’agguato –
Sangue sul plebiscito del presidente Maduro
Ieri il giovane dirigente politico Campos è stato ucciso in casa sua da un commando armato. Negli ultimi quattro mesi 120 vittime per le proteste

di Pierfrancesco Curzi
Ecco le tribù dei migranti sulla zattera di Silvio B.
Auricchio, che in questo caso non è il noto provolone ma un senatore, e di nome fa Domenico, e comunque sono entrambi napoletani, provolone e senatore, è stato ricevuto la settimana scorsa da Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, la storica residenza privata dell’ex Cavaliere nella Capitale. Pacche sulle spalle, abbracci, rassicurazioni a vicenda sulla salute, […]

di Fabrizio d’Esposito
COMMENTI

Giustamente
Vaccini, l’ignoranza ne fa una pericolosa questione di libertà
Il Sole e tutto l’Universo girano intorno alla terra; che – come ognuno sa o deve sapere – è piatta. Nostro Signore Iddio ha creato gli uomini a sua immagine e somiglianza e l’unica vera religione è quella da Lui rivelata. Dogmi, vale a dire pregiudizi; perché nessuno aveva alcuna prova per sostenere queste affermazioni. […]

Di Bruno Tinti
Scripta Manent
Roma, tra fuoco e penuria d’acqua: o tempora o mores
La settimana scorsa Scripta manent è stata dedicata al fuoco, agli incendi del mezzogiorno d’Italia e di Roma. Stavolta, quasi per un gioco della sorte, la cronaca politica e giudiziaria costringe a passare al secondo degli elementi naturali, l’acqua, e ancora al centro dell’attenzione Roma assediata dalla sete e dal caso Acea relativo a presunti […]

Di Orazio Licandro
cosa resterà…
Il prof, Radio Radicale e la libertà
Tra i miei compagni va di moda Radio Radicale. Ce l’ha fatta ascoltare il prof di storia come strumento ed esempio di educazione civica, e soprattutto come fonte di informazione libera. La voce degli ultimi, degli invisibili, dei colpevoli, dei deboli, delle donne e degli uomini che non ce la fanno a stare al passo […]

Di Benedicta Boccoli
POLITICA

l’intervista AntonioRazzi
“Ora basta, ve lo dico così: questi si fanno i cazzi loro”
Checché ne dicano i suoi detrattori, Antonio Razzi può sventolare alta la bandiera della coerenza e della fedeltà nella legislatura che ha battuto ogni record di trasformismo. Eletto al Senato nel 2013 nelle liste del Pdl, poi Forza Italia, Razzi (ma anche Scilipoti) là è rimasto. Senza muoversi. Il massiccio controesodo di questi giorni non […]

di RQuotidiano
Il dossier
I privati che volteggiano sul cadavere di Atac per lucrarci un altro po’
Referendum anti-referendum – I soliti affaristi italiani e stranieri con Radicali, FI e metà Pd

di Marco Maroni
CRONACA

Fu rapito dalle br
Cirillo e la trattativa con P2, camorra e Cosa nostra
È morto ieri a 96 anni l’ex plenipotenziario democristiano della Campania Per la sua liberazione furono della partita le mafie, i Servizi segreti deviati e i vertici della Dc

di Giorgio Mottola
Aborto, la crociata vinta dai primari cattolici
A mettere nero su bianco che esiste un enorme problema per le donne è la stessa Regione Lazio, nel rapporto annuale sull’aborto stilato nel novembre 2016, ma relativo al 2015: “Aumentano i tempi d’attesa tra data della certificazione e data dell’intervento (39,4% oltre i 14 giorni)”: forse perché “il confronto fra Asl territoriale di effettuazione e […]

di Silvia D’Onghia
ECONOMIA

Micro & Macro
Effetto Trump-Fed: il super euro può indebolire la ripresa dell’eurozona
Le spinte della Fedederal Reserve al rialzo dei tassi e i flop del presidente portano giù il dollaro: guai per il nostro export

di Mario Seminerio
Coop, la strana scelta: finanziare i privati
Va bene che “la Coop sei tu”, ma lo Stato siamo noi. C’è da ricordarlo a Unicoop Firenze, che sta per stringere un accordo con Unisalute, l’assicurazione sanitaria del gruppo Unipol, per arricchire il catalogo dei premi che si possono vincere con i punti della spesa: esami e visite mediche nelle strutture private convenzionate. Si […]

di Chiara Daina
Il roaming è gratuito in Europa. Ma attenzione ai costi nascosti
L’Agcom richiama Vodafone e Tim: “Dare piena attuazione alla normativa comunitaria”

di Patrizia De Rubertis
ITALIA

Salerno-Reggio Calabria
A3: non basta cambiare il nome. I pericoli e i disagi sono gli stessi
Inaugurata lo scorso dicembre, lungo l’Autostrada del Mediterraneo ci sono gallerie buie, tratti a corsia unica o sotto sequestro e rallentamenti

di Lucio Musolino
Anche questa Coppa Cobram è proprio una cagata pazzesca
“La coppa Cobram è una goliardata pazzesca”. Su e giù per Firenze, pedalando su improbabili ferrivecchi, in quasi centocinquanta sosia ed estimatori del fu ragionier Ugo Fantozzi, rievocano la tragicomica gara ciclistica immortalata da Paolo Villaggio nel 1980: 12 chilometri di pedalate sgraziate, non i 70 del calvario ciclo-cinematografico. Mentre l’originale se la gode in […]

di Stefano Citati
l’intervista
“Non è questione di nomi ma di potere criminale”
“Mafia Capitale era decisiva per questo: bisogna capire se l’articolo 416bis può essere utilizzato per colpire il mondo di mezzo. La zona grigia. Se questo strumento non può essere utilizzato allora bisogna trovarne un altro. Perché quel mondo opaco al confine tra legalità e illegalità, tra politica e impresa, è il centro delle nuove mafie. […]

di Rocco Sciarrone
MONDO

Storia&Geografia
La politica estera fatta in casa
Il mondo è soggetto a cambiamenti bruschi e improvvisi. Gli esperti mettono invano a fuoco e discutono i grandi problemi: le potenze, le interferenze, le egemonie, i cambiamenti di equilibrio, i pericoli. Gli esperti del mondo però devono fare ricorso sempre di più ad analisti e studiosi di politiche locali che, in quasi ogni Paese, […]

di Furio Colombo
l’analisi
Berlino: chiunque giochi, alla fine vince la Merkel
Il prossimo 24 settembre la Germania va al voto con tre certezze quasi assolute. La prima è che, salvo cataclismi, Angela Merkel succederà a se stessa alla cancelleria di Berlino. La seconda è che l’onda d’urto della destra xenofoba che scuote l’Europa sarà piuttosto contenuta: la Alternative für Deutschland farà sì il suo ingresso al […]

di Mattia Ecchelli
Populismo e dintorni
Fermi tutti, l’Apocalisse non è ancora arrivata
Nell’ultimo anno e mezzo si sarebbero dovuti rovesciare gli equilibri mondiali. Così non è stato. La beffa è che solo l’Italia tiene ancora duro

di Leonardo Coen di  | 31 luglio 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/31/in-edicola-sul-fatto-quotidiano-del-31-luglio-la-raggi-ha-una-grana-al-giorno-lassessore-vuole-latac-privata/3765909/

domenica 30 luglio 2017

La Rockhopper di Ombrina Mare, squattrinata, vende tutte le sue concessioni d'Abruzzo e 600kmq di territorio La Rockhopper vende sei concessioni alla Northern Petroleum: obbligo di ripristino ambientale di 3 milioni di euro

http://dorsogna.blogspot.it/2017/07/la-rockoppper-vende-sei-concessioni.html


Dal 2012 ad oggi la Rockhopper Exploration ha perso il 90% del suo valore: da 200 pence nell'Agosto di 5 anni fa, a 20 pence al Luglio del 2017. 

E' evidente che le cose non vanno bene. Oltre ai prezzi del petrolio collassati sul mercato globale da un paio di anni ormai, la debacle Ombrina Mare dalla quale sperano stoltamente di recuperare 150 milioni di dollari, il 14 Giugno hanno anche annunciato che un pozzo appena trivellato in Egitto era sterile.  

Da qualche parte devono pur recuperare il denaro.

E cosi decidono di vendere tutte le loro concessioni su terraferma in Italia alla Northern Petroleum. Le chiamano concessioni "non-core", cioe' non fondamentali, e lo fanno per "snellire" le loro operazioni e per "rettificare" i costi.

Sono in genere parole per dire: stiamo cercando di salvare il salvabile.

La Northern Petroleum ha pagato 1.6 milioni di euro in cambio di sei concessioni, totali e parziali sparsi per l'Italia, e che sono qui elencate:

100% Scanzano (71 kmq, Basilicata)
60% Monte Verdese (60 kmq, Basilicata, il restante 30% e della Gas Plus e il 10% della Petrorep)
50% Torrente Celone (80 kmq, Puglia, il restante 50% e' della Edison)
100% Aglavizza (7 kmq, Abruzzo)
100% Civita (276 kmq, Abruzzo)
85% San Basile (98 kmq, Abruzzo, il restante 15% e' della Irminio)

Oltre agli 1.6 milioni di euro di prezzo, ci sono i costi associati alla manutenzione, debiti, e spese varie che sono passati alla Northern Petroleum per circa 2.8 milioni di euro.  E poi i costi di dismissione e di ripristino ambientale, passati anche loro alla Northern Petroleum di 3 milioni di euro per un totale di dieci anni stimati di lavoro.

In totale, fra debiti e spese di ambientale la Northern Petroleum ha dunque speso 7.4 milioni di euro.

Dunque, impariamo da tutto cio' che:

1. Circa 600 kmq di territorio italiano per trivellare valgono 7.4 milioni di euro;

2. Le spese ambientali su sei concessioni ambientali sono di tre milioni di euro. Anche se non e' un conto accurato (sono diverse fra loro, per estensione territoriale e per livello di struttamento) questo vuol dire che ogni concessione si riduce in circa 500mila euro di danni. E' una cifra da tenere in mente come ordine di grandezza quando si parla dei fantasmagorici litri e litri di petrolio che queste microconcessioni porteranno all'Italia e il costo totale di guadagno per loro e di veri costi per la collettivita'.

E la Rockopper?

Da tutta questa transazione oltre agli 1.6 milioni di euro ricevuti direttamente dalla Northern Petroleum, hanno ricevuto circa 1 milione di euro indietro come value-added-tax refund dal governo.

Cioe' lo stato italiano le restituisce l'IVA!

Bell'affare no?

Resteranno in Italia con la concessione a gas Guendalina e il permesso Serra San Bernado. 
E poi, andranno a trivellare in altre localita' del Nord Africa.

regione Lazio Approvazione bando per "Misure a favore delle attività di compostaggio e autocompostaggio per la riduzione della frazione organica per i Comuni del Lazio e Roma Capitale

Regione Lazio DIREZIONE RISORSE IDRICHE, DIFESA DEL SUOLO E RIFIUTI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 26 luglio 2017, n. G10536 Approvazione bando per "Misure a favore delle attività di compostaggio e autocompostaggio per la riduzione della frazione organica per i Comuni del Lazio e Roma Capitale
REGIONE LAZIO ASSESSORATO RAPPORTI CON IL CONSIGLIO, AMBIENTE E RIFIUTI * * * DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE, DIFESA DEL SUOLO E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Bando per le misure a favore delle attività di compostaggio e autocompostaggio per la riduzione della frazione organica per i Comuni del Lazio e Roma Capitale
ARTICOLO 1 Obiettivi, finalità e descrizione degli interventi 1. La Regione incoraggia e sostiene interventi volti alla prevenzione della generazione di rifiuti urbani ed alla raccolta differenziata e recupero di quelli prodotti da parte dei Comuni o delle loro forme associative. 2. La presente operazione, in attuazione della D.G.R. n. 408 del 13/07/2017 contenente la programmazione delle risorse per la raccolta differenziata dei rifiuti, prevede di promuovere, incoraggiare e sostenere finanziariamente, nel triennio 2017-2019: azioni ed interventi per prevenire la generazione dei rifiuti urbani e, conseguentemente, diminuire il fabbisogno di infrastrutture per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti urbani residui; la raccolta differenziata ed il recupero, specie nella modalità di realizzazione di impianti di compostaggio della frazione organica biodegradabile dei rifiuti urbani, utile alla produzione di compost, per consentirne il susseguente utilizzo da parte delle utenze conferenti, recuperare energia rinnovabile e diminuire i rifiuti urbani residui da trattare e smaltire. 3. La Regione, mette a disposizione degli Enti locali un modulo indicativo di riferimento degli interventi e delle azioni meritevoli di essere dispiegate e finanziate. 4. L'autocompostaggio delle frazioni biodegradabili presenti nei rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche e non domestiche, costituisce azione prioritaria della programmazione regionale con appositi strumenti attuativi, tra cui disposizioni a favore dei Comuni affinché incentivino il compostaggio, anche con riduzione del tributo comunale relativo ai rifiuti, nonché attraverso contributi per progetti che favoriscano la diffusione di questa pratica ed il monitoraggio dei risultati.  ....

ARTICOLO 2 Oggetto, condizioni e caratteristiche degli interventi 1. Nell'ambito del presente bando, che supporterà programmi e interventi, anche in forma sperimentale, viene riconosciuta come prioritaria O¶attivazione delle azioni utili ad intercettare selettivamente la frazione organica biodegradabile (CER 20.01.08) e le forme di trattamento sul sito di produzione, sia esso utenza domestica, non domestica o pubblica. Quale azione prioritaria, pertanto, è agevolata c on apporti finanziari in conto capitale nei limiti previsti dal presente Bando. 2. I contributi finanziari di cui al presente Bando sono quindi destinati alla realizzazione di progetti di riduzione della produzione di rifiuti tramite il sostegno alla diffusione della pratica del compostaggio effettuato da utenze domestiche e non domestiche, in sostituzione ± totale o parziale ± del servizio di raccolta della frazione organica. 3. Tra gli interventi prioritari di cui al precedente punto, si prevedono, specificamente: a) la diffusione delle compostiere domestiche; b) la diffusione delle compostiere di comunità. 4. I beneficiari dei finanziamenti regionali per la attuazione di progetti di riduzione della produzione di rifiuti tramite la diffusione delle pratiche di cui al presente articolo, potranno essere i Comuni, o le loro forme associative, che ne faranno richiesta. 5. Potranno essere partner dei progetti, i soggetti pubblici gestori della raccolta differenziata dei rifiuti biodegradabili. 6. Ai fini del presente bando, il finanziamento regionale attiene alla realizzazione degli interventi di cui alle azioni prioritarie del precedente punto n. 2, con particolare riguardo alO¶DFTXLVWRGL attrezzature, macchinari e dotazioni strumentali propedeutiche alla realizzazione dei Piani di intervento presentati (¶HVFOXVRLOILnanziamento per lo svolgimento delle attività gestionali ordinarie. 7. I progetti

Bussi: Minambiente, accelerati interventi bonifica sito

A quasi un anno dal subentro del ministero dell'Ambiente nelle attivita' di competenza dell'ex struttura commissariale, tutti gli interventi di bonifica nel Sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino (Pescara), hanno registrato una significativa accelerazione.
Il rinnovato spirito di collaborazione con Regione e Comuni interessati, oltre al supporto di strutture tecniche quali Ispra, Arta e Istituto Superiore di Sanita' - si legge in una nota del ministero dell'Ambiente - ha permesso di intervenire sui principali punti critici del sito. Per quanto riguarda l'espletamento della gara per la progettazione esecutiva e lo svolgimento dei lavori di bonifica delle aree esterne Solvay (discariche 2A e 2B e aree limitrofe), con l'accordo di programma dello scorso maggio tra il Ministero, la Regione Abruzzo, il Comune di Bussi e Solvay, e' stato sancito il passaggio delle aree oggetto di gara dall'azienda al Comune, subordinatamente alla copertura integrale, da parte della Regione Abruzzo, delle somme relative all'attuazione degli interventi non coperte dalla contabilita' speciale, che ammonta a un miliardo e 500 milioni. Solvay, da parte sua, prosegue sul fronte delle misure di prevenzione concordate con le amministrazioni centrali e locali e con gli enti tecnico-scientifici: tra queste la copertura superficiale delle aree e il trattamento delle acque sotterranee. E' stato inoltre ridefinito, con decreto del ministro Galletti, il perimetro del Sin: e' stata cosi esclusa un'area di 28 mila metri quadri, acquisita dal Comune e destinata ad attivita' di reindustrializzazione. Per quanto riguarda l'area Tre Monti, il ministero ha chiesto a Edison di presentare entro il 15 ottobre il progetto dell'intervento di bonifica insieme agli esiti delle indagini eseguite.

(AGI) http://www.alessandrobratti.it/blog-ambiente/3926-bussi-minambiente,-accelerati-interventi-bonifica-sito.html

Rifiuti, centro materia rinnovabile: no discariche per settore costruzioni

Le proposte normative portate in Commissione Ecomafie
Permettere, a chi svolge attività di costruzione e demolizione, di portare i rifiuti presso la propria sede; disincentivare il ricorso alla discarica per rifiuti inerti; definire il cantiere come "processo di produzione". Sono alcune delle richieste contenute in un documento del Centro materia rinnovabile (Cmr) depositato in commissione d'inchiesta sui rifiuti in occasione di una audizione.
Il documento illustra una serie di proposte per sviluppare una economia circolare nel settore della costruzione e della demolizione. Una di queste proposte chiede di "rendere obbligatorio per i cantieri di grandi dimensioni l’audit predemolizione, al fine di creare le migliori condizioni per la caratterizzazione e classificazione dei rifiuti nonché fissare i criteri di valorizzazione dei singoli flussi di materia, anche in rapporto alle possibilità offerte dal contesto locale". In questo quadro si inserisce la richiesta di definire il cantiere "come 'processo di produzione'.
In tema di rifiuti la proposta è di istituire dei luoghi di raggruppamento: "traendo ispirazione dal sistema srancese si propone la creazione di Luoghi di raggruppamento (Ldr) che possono essere localizzati presso i grandi distributori di materiali edili - si legge - Per ogni Ldr va stabilito quali materiali possono entrare e in che quantità, avendo cura di favorire i materiali valorizzabili in quella specifica area". Per il Centro materia rinnovabile "i rifiuti devono essere raggruppati avendo cura di tenere separate le diverse tipologie di materiali (inerti, cemento, legno, metallo, plastiche, vetro, cartongesso), nel rispetto del divieto di miscelazione".
In tema fiscale il documento depositato in commissione d'inchiesta elenca una serie di proposte. La prima chiede di estendere il bonus ristrutturazione (detrazione al 50%) fino al 2020 prevedendo una percentuale obbligatoria di utilizzo di materiali riciclati in tutte le opere edilizie. Un'altra proposta riguarda l'ecobonus (65% di detrazione) e chiede di inserire l’obbligo di una certa percentuale di materiali riciclati sul totale dei materiali edilizi utilizzati per l’intervento, in cambio di un più lungo periodo di stabilizzazione. Richiesta simile per il bonus condomini.


(Public Policy)http://www.alessandrobratti.it/blog-ambiente/3927-rifiuti,-centro-materia-rinnovabile-no-discariche-per-settore-costruzioni.html

Allarme dalla Dna. Imprese e traffico di rifiuti: «La natura grida vendetta»

di Pino Ciociola 7 luglio 2017
Niente più mafie. Quella ambientale è una «criminalità pericolosissima», avvisa la Direzione nazionale antimafia. Spesso veste «i panni di quella stessa legalità cui arreca pregiudizio» e «risulta ben più pericolosa di altre», compresa «quella mafiosa, dalla quale si è separata».
-4:56
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19 ore fa
#Rifiuti. La natura grida vendetta. Relazione 2017, della DNA (Direzione Nazionale Antimafia) capitolo sulle criminalità #ambientali: «Le aziende delinquono di...
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Relazione 2017, capitolo sulle criminalità ambientali: «Le aziende delinquono di più» per «puro e vile scopo utilitaristico». E così prospera il «triangolo maledetto»
Nessun dubbio: «Il sistema della gestione dei rifiuti in campo nazionale si è sempre basato e continua a basarsi sulla commistione di attività legali ed illegali», scrive la Dna nel capitolo sui “Crimini ambientali” nella sua “Relazione 2017”. «L’essenza” del crimine ambientale – si legge - va cercata “nelle deviazioni dal solco della legalità, per puro e vile scopo utilitaristico, delle imprese che producono rilevanti quantitativi di rifiuti e di quelle che svolgono attività nella gestione dei rifiuti».
Niente più mafie. Quella ambientale è una «criminalità pericolosissima», avvisa la Direzione nazionale antimafia. Spesso veste «i panni di quella stessa legalità cui arreca pregiudizio» e «risulta ben più pericolosa di altre», compresa «quella mafiosa, dalla quale si è separata».
Autosufficienti. Se prima le strutture dedite alla criminalità ambientale per aver luoghi dove smaltire illegalmente si rivolgevano alla camorra, adesso quelle stesse strutture «dispongono di discariche legali dove operare illegalmente» e di quanto occorra per farlo. Così oggi «il crimine ambientale si basa sulle proprie forze» e ha saputo perfezionarsi «per rendersi completamente autosufficiente», a parte «la necessità d’instaurare rapporti con i pubblici poteri attraverso la corruzione, che ha chiunque opera in grande stile in ambiti criminali».
Connivenze fra controllati e controllori. È «indubbio» che «le imprese delinquono di più in materia ambientale» e quindi che «l’attività di prevenzione sia carente». C'è «scarsa attività di prevenzione», se non addirittura aumentano «le connivenze tra imprese e organi preposti alla vigilanza».
Personaggi esperti. C’è poi il “trend” consolidato dello «spostamento da Sud verso Nord del crimine ambientale legato ai rifiuti speciali», ribadisce la Dna: «Agevolato anche dalla fine della migrazione dei rifiuti dal settentrione industriale verso il meridione, facendo sì che la gestione illegale del ciclo rimanga all’interno della stessa area territoriale». Dunque «non potrà sembrare strano che al vertice d’importanti realtà imprenditoriali che violano sistematicamente le norme ambientali - e godono della simpatia di influenti potentati politici - compaiano personaggi allenatisi nella palestra campana degli anni ’80-90, che vide il ruolo attivo delle più agguerrite organizzazioni camorristiche».
Triangolo maledetto. Il mostro ha tre teste: «Accanto alla corruzione – scrive la Dna - si utilizza il canale del riciclaggio, che dà corpo al “triangolo maledetto” (consorterie-corruzione-riciclaggio) che oggi caratterizza ogni seria attività criminale organizzata».
La natura grida vendetta. Considerazione amara, poi: quando il danno ambientale da rifiuti c’è stato– scrive la Dna - «è ben magra consolazione individuarne e punirne i responsabili, davanti a una natura che grida vendetta per il male arrecatole e presenta il suo conto anche a distanza di tempo, spesso molto tempo. E a quel punto v’è ben poco da poter ripristinare».
L'Eni. L’ultima annotazione in realtà è quanto apre la Relazione 2017 della Dna. Con l'inchiesta giudiziaria sui suoi impianti in Basilicata, l’Eni, «dopo aver tentato di neutralizzare l’intervento repressivo con un tanto infondato quanto vano ricorso per riesame - scrive la Direzione nazionale antimafia - alla fine ha manifestato disponibilità a effettuare interventi d’adeguamento degli impianti». © RIPRODUZIONE RISERVATA https://www.avvenire.it/attualita/pagine/crimine-pericolosissimo

Rifiuti interrati nella cava, decine di camion ogni giorno dall'alba fino a notte fonda Aprilia - L’attività dell’organizzazione che conosceva rischi e danni per l’ambiente, ma puntava tutto sui guadagni straordinari

La potenza e la pericolosità dell'organizzazione criminale che si occupava del trasporto e interramento dei rifiuti nella ex cava di pozzolana vengono descritte con dovizia di particolari nell'ordinanza e lì si evince il calibro degli associati e la loro spregiudicatezza. Tutti erano consapevoli di ciò che facevano e del danno che avrebbero arrecato. Il sodalizio si era stabilizzato attorno ad un interesse cardine e condiviso: fare soldi. Fa notare il gip che «i correi non avevano preventivamente individuato dei trasporti specifici di rifiuti da effettuare e poi gestire ma, piuttosto, avevano messo a disposizione gli uni degli altri le rispettive capacità e competenze»; insomma avrebbero accettato di volta in volta le commesse più convenienti per tutti, ma in modo particolare per Antonino e Riccardo Piattella, considerate figure apicali dell'organizzazione e gestori della cava. L'ex sito di pozzolana era il bene più importante dell'organizzazione ma i Piatella avevano anche tuto il resto: mezzi di trasporto e per l'escavazione. Per questo in poche ore erano capaci di far «lavorare» decine di camion. I giorni di massima attività sono considerati il 2-3 e 4 maggio 2016, le 72 ore che probabilmente hanno cambiato per sempre l'assetto, la vita e il futuro di quell'area di via Corta e probabilmente di tutto l'agglomerato circostante, anzi forse hanno proprio segnato uno spartiacque nella storia di Aprilia. 
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (Domenica 30 luglio) http://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/54725/rifiuti-interrati-nella-cava_-decine-di-camion-ogni-giorno-dallalba-fino-a-notte-fonda

 La Redazione

Rifiuti tossici nella cava ad Aprilia, gli strani fallimenti

di Raffaella Patricelli
Il business legato al traffico illecito di rifiuti scoperto dalla polizia stradale di Aprilia con l'operazione Dark Side era davvero imponente. La famiglia Piattella, che gli inquirenti hanno individuato quali gestori della cava di via Corta, era riuscita a sottrarre al fisco somme ingenti, avvalendosi anche di fallimenti pilotati. Nell'ordinanza firmata dal giudice Monica Ciancio, si descrive esattamente l'attività di Antonino Piattella che dal 1996 ad oggi, in pratica, era diventato pressoché sconosciuto al fisco...
 http://www.ilmessaggero.it/latina/rifiuti_tossici_gli_strani_fallimenti-2591205.html

MAZZETTA CAPITALE Il nostro dossier Clan, narcotraffico e slot a Roma, dove la mafia “non esiste”



CONSIP Messaggi di fuoco di Matteo a Tiziano  Renzi: “Babbo, hai amici da vomito, ma senza Whatsapp è meglio tacere”Nel giorno di Natale padre e figlio discutono dell’indagine napoletana e delle ricadute sulla famiglia. Uno chiede all’altro una strana cautela: “Se vuoi parlare dal punto di vista umano mi parli”
SCONTRINISTI DEL MIBACT, ABBRACCIATE LA BOSCHI
COSÌ TAGLIANO SU CULTURA E SUD: PAROLA DEL GOVERNO
T r u mp sempre più “modello Apprentice”: stavolta silura Priebus e a capo dello staff arriva il generale Kelly. In attesa del prossimo “sei fuori!”
 ROMA Via Rota, il caso Mazzillo Raggi contro l’assesore, ma zitta sul concordato Atac (di cui sa da mesi)
M E D I T E R RA N E O CAP OVOLTO: E MACRON, L’INFAME, SORRISE
NAZIONALIZZAZIONI Il senatore Pd Mucchetti: “Ora tutti difendono la patria...” “Telecom, non regaliamo la rete alla Francia: dentro Enel e Cdp” “Lo scopriamo un anno e mezzo dopo che Vivendi è salita al 24%?”. Intanto su Fincantieri-Stx Calenda conferma che l’Italia non scenderà sotto il 50%: “Non ci muoviamo di un millimetro”
SENZA PIETÀ S m a s c h e ra t i Un reverendo, il Pr e la giornalista: gli sciacalli di Charlie
L’I N T E RV I S TA Guida l’Unhcr La Sami: “Da Parigi soltanto silenzi sugli hotspot in Libia”
tratto da www.ilfattoquotidiano.it




Gestione del canale Caterattino, la Comunione Eredi Scalfati "esce" dal protocollo di intesa Sabaudia - Per i proprietari del lago non sono stati rispettati alcuni accordi e vengono chiamati in causa Parco, Arpa e Consorzio

La Comunione Eredi Scalfati "esce" dal protocollo d'intesa sottoscritto a giugno di un anno fa per la gestione del canale Caterattino. La decisione, come messo nero su bianco dall'amministratore unico Andrea Bazuro in una nota inviata a vari enti, è legata al mancato rispetto di alcuni impegni presi. 
Sotto la lente soprattutto gli interventi di manutenzione. Il Consorzio di Bonifica – scrive Bazuro – si era impegnato a sostituire entro il 1 giugno 2017 le attuali paratoie con un sistema di chiusura più efficiente e automatizzato. L'Arpa, invece, si era impegnata a effettuare i campionamenti entro il 1 aprile di ogni anno. Il Parco aveva dimostrato la disponibilità all'utilizzo del battello ecologico in dotazione per la rimozione primaverile delle alghe in eccesso prodotte dall'eutrofizzazione del bacino. «Ci risulta – si legge nella nota – che non sia stato dato seguito ad alcuna delle pattuizioni sopra richiamate». Poi, «oltre alla mancata sostituzione delle paratoie, una delle due paratoie esistenti non funziona da circa un anno ed è rimasta bloccata. Quindi la situazione è addirittura peggiorata rispetto alla fase precedente la sottoscrizione del protocollo». Poco o nulla, insomma, è cambiato con la sottoscrizione di questo protocollo d'intesa, che teoricamente dovrebbe servire a migliorare la manutenzione del canale di Caterattino, particolarmente utile a garantire una maggiore ossigenazione del lago di Paola grazie allo scambio idrico con il mare. 
«Nei primi giorni di giugno 2017, i partecipanti al protocollo – prosegue Bazuro – hanno confermato la volontà di procedere con l'intervento sulla base di un preventivo presentato dalla ditta. Il Comune di Sabaudia, quale soggetto responsabile di procedere con l'affidamento, a distanza di due mesi ancora non ha contattato la ditta per confermare l'inizio dei lavori». 
Alla luce di questa situazione, la Comunione Eredi Scalfati ha deciso di esercitare il recesso dal protocollo d'intesa su Caterattino. «Resta comunque viva – conclude l'amministratore unico – la speranza che si possano trovare in futuro forme di collaborazione tra soggetti pubblici e privati finalizzate a una gestione efficiente del territorio e delle sue risorse». http://www.latinaoggi.eu/news/attualita/54718/gestione-del-canale-caterattino_-la-comunione-eredi-scalfati-esce-dal-protocollo-di-intesa

La Redazione

"Pronti a ripulire l''Amaseno", l'associazione "Visit Priverno" si vuole impegnare nella bonifica Priverno - L'obiettivo è rimuovere i rifiuti dal letto del fiume, collaborerà anche il Centro operativo Circe

La siccità che ha colpito buona parte del territorio nazionale, come già abbiamo scritto, non ha risparmiato la zona della Valle dell'Amaseno. Una vasta area, che comprende il territorio di alcuni Comuni del frusinate e di ben sei della provincia di Latina. 
Mano a mano che quel corso d'acqua ha raggiunto, in alcuni tratti, livelli di secca, sono emersi rifiuti, per lo più ingombrati, comunque di diverso genere che i soliti incivili hanno, nel tempo, scaraventato nell'alveo del virgiliano fiume. 
Secondo l'associazione "Visit Priverno", che è nata proprio per promuovere il meraviglioso territorio di questa città, il fiume non merita assolutamente questo stato di abbandono e di incuria. Di qui un appello alle competenti autorità a prendere i necessari provvedimenti, ma anche l'idea di lanciare una giornata ecologica per ripulire il "nostro" fiume. «Siete stati davvero in molti - hanno scritto sulla loro pagina Facebook - a leggere il nostro appello sul fiume Amaseno, (105 like, 101 condivisioni e 16mila persone raggiunte). E questo ha fatto sì che anche la stampa (Latina Oggi, ndr) si interessasse al problema che affligge il nostro corso d'acqua. Ora, però, secondo i ragazzi di "Visit Priverno", bisogna passare all'azione. Perciò, visto il grande interesse di molti cittadini circa questa problematica, l'associazione ha deciso di organizzare una giornata ecologica per ripulire l'Amaseno, approfittando di questo periodo di siccità, in cui sono venuti alla luce tonnellate di rifiuti. L'associazione "Visit Priverno", il Nucleo di protezione civile "Centro Operativo Circe", tutte le associazioni locali che aderiranno all'evento e tutti i cittadini volontari che vorranno, insomma, lavoreranno per restituire al fiume la sua dignità. Il giorno dovrebbe essere una domenica di agosto. http://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/54691/-pronti-a-ripulire-lamaseno-_-lassociazione-visit-priverno-si-vuole-impegnare-nella-bonifica

Mario Giorgi

Consip, Messaggi di fuoco di Matteo a Tiziano Renzi, In Edicola sul Fatto Quotidiano del 30 luglio

Inchiesta Consip
E Matteo sbottò: “Papà, i tuoi amici fanno schifo”
In due scambi di sms tra i due Renzi, c’è il ritratto finale della cerchia di affari di “babbo Tiziano” firmato dal leader dem

di Marco Lillo
Vomito, ergo sum di Marco Travaglio
Pensate che accadrebbe se il Fatto si permettesse di scrivere che Tiziano Renzi si circonda di gente che “fa vomitare”. Invece – come ha scoperto Marco Lillo leggendo gli atti depositati dalla Procura di Roma nel processo per corruzione ad Alfredo Romeo e all’ex dirigente Consip Marco Gasparri e ovviamente ignorati da giornaloni e tg […]

Le mani dei clan su Roma, dove la mafia non esiste
Gruppi criminali “di matrice autoctona”, diversificati “nel modello strutturale adottato” ma che “appaiono accumunate dall’utilizzo del metodo mafioso”. E soprattutto sentenze spesso contraddittorie, che in questi anni hanno riconosciuto l’esistenza a Roma di mafie nate proprio sul territorio laziale, per poi essere smentite nella pronuncia successiva. All’indomani del giudizio di primo grado sull’inchiesta definita Mafia […]

di Valeria Pacelli
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L’Italia sta tagliando sulla cultura e il Sud: lo dice Palazzo Chigi
Numeri – Il rapporto dell’Agenzia di Coesione sui flussi di spesa pubblici per gli anni 2015-2016 smentisce alla radice la propaganda di governo

di Salvatore Settis
l’intervista – Massimo Mucchetti
“Enel e Cassa entrino in Telecom. Solo così si può tutelare la rete”
“Tim ha interesse a inglobare Open Fiber. Lo Stato avrà il 7%, a tutela di tutti i soci”

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Gli aiuti di Stato nell’Ue rendono inutile persino Flaubert
Noi siamo sempre stati appassionati seguaci di questo consiglio che Gustave Flaubert affidò al suo Dizionario dei luoghi comuni: “Eccezione: dite che conferma la regola, ma non azzardatevi a spiegare come”. Finora, ci eravamo sempre attenuti a queste sagge parole in qualunque cena in piedi ci vedesse coinvolti. Poi, da qualche anno, siamo incappati sempre […]

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In difesa – Annuncia querela a Matteo Renzi, “reo” di aver rilanciato le accuse di raccomandazioni a Stefàno, che denuncia l’ex dg Rota

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