PROPOSTA DI
DELIBERAZIONE
OGGETTO:
APPROVAZIONE ORDINE DEL GIORNO “LINEE GUIDA PER UN BIOGAS
CORRETTO
NELL’AREA LEPINI-AUSONI-AGRO PONTINO”
IL CONSIGLIO
COMUNALE
Vista la
direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23
aprile 2009, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti
rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle
direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
Vista la
Comunicazione n. 2010/C160/01 della Commissione, del 19 giugno 2010,
sui sistemi
volontari e i
valori standard da utilizzare nel regime UE di sostenibilità per i
biocarburanti e i
bioliquidi;
Vista la
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sui
criteri di sostenibilità relativamente all'uso di fonti da biomassa
solida e gassosa per l’elettricità, il
riscaldamento ed
il raffrescamento - COM(2010);
Vista la legge 4
giugno 2010, n. 96, concernente disposizioni per l'adempimento di
obblighi
derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge
comunitaria 2009, ed in
particolare
l'articolo 17, comma 1, con il quale sono dettati criteri direttivi
per l'attuazione della
direttiva
2009/28/CE;
Vista la legge 9
gennaio 1991, n. 10;
Visto il decreto
del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412;
Vista la legge
14 novembre 1995, n. 481;
Visto il decreto
legislativo 16 marzo 1999, n. 79;
Visto il decreto
legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
Vista la legge
1° giugno 2002, n. 120;
Visto il decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387;
Vista la legge
23 agosto 2004, n. 239;
Visto il decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni;
Visto il decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni;
Vista la legge
27 dicembre 2006, n. 296;
Visto il decreto
legislativo 8 febbraio 2007, n. 20;
Vista la legge 3
agosto 2007, n. 125;
Visto il decreto
legislativo 6 novembre 2007, n. 201;
Vista la legge
24 dicembre 2007, n. 244;
Visto il decreto
legislativo 30 maggio 2008, n. 115;
Vista la legge
23 luglio 2009, n. 99;
Visto il Piano
d'azione sulle fonti rinnovabili trasmesso dal Ministro dello
sviluppo economico
alla Commissione
europea nel mese di luglio 2010, redatto dall'Italia in attuazione
dell'articolo 4
della direttiva
2006/32/CE e della decisione 30 giugno 2009, n. 2009/548/CE;
Visto il decreto
in data 10 settembre 2010 del Ministro dello sviluppo economico, di
concerto
con i Ministri
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i beni e
le attività
culturali,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010, di
attuazione del comma
10 dell’art.
12 del DLgs. 387/2003, che disciplina in modo dettagliato lo
svolgimento del
procedimento di
autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ed il
loro corretto
inserimento nel
paesaggio ;
Vista la
preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 30
novembre 2010;
Visto il parere
della Conferenza unificata, di cui all'articolo 8 del decreto
legislativo 28 agosto
1997, n. 281,
reso nella seduta del 25 gennaio 2011;
Visti i pareri
espressi dalle competenti commissioni della Camera dei deputati e del
Senato
della
Repubblica;
Vista la
deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del
3 marzo 2011 n.28:
Visto il PER
Regione Lazio del 4 luglio 2008 piano energetico regionale e relativo
piano di azione.
Tenuto conto del
documento di Legambiente “IL BIOGAS CRITERI PER UNA PRODUZIONE
SOSTENIBILE
vista
la Direttiva 2011/92/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13
dicembre 2011 concernente la valutazione dell’impatto ambientale di
determinati progetti pubblici e privati;
visto
l’ Art. 6. Procedura abilitativa semplificata e
comunicazione per gli impianti alimentati da energia
rinnovabile Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.
Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso
dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva
abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE(G.U.
n. 71 del 28 marzo 2011)
Visto il D.M. 6
luglio 2012 che inserisce il “Biogas” tra le fonti di energia
incentivate nel triennio
2013-2015
Considerato:
- Che Il
Biogas, utilizzando i cicli produttivi animali e vegetali, quali i
reflui zootecnici, rappresenta una realistica opportunità di
sviluppo per gli operatori del settore agricolo e zootecnico
dell’area Lepina Ausona e Agropontina che conta mediamente una
quantità di circa ______ capi di bestiame disponendo, quindi di una
importante produzione di materia prima, soprattutto se organizzata in
forma consortile e con una distribuzione a c.d. “Km zero”;
- Che,
tuttavia, la prospettiva di sviluppo offerta dal Biogas deve essere
perseguita tutelando in
ogni caso la
naturale vocazione agricola del territorio ed i livelli di produzione
di materie prime, quali, formaggi frutta verdure e latte forniti
dalle nostre aziende agricole;
- Che,
pertanto, la produzione di energie alternative deve rappresentare
un’opportunità a sostegno dell’attività agricola delle nostre
zone e porsi come valore aggiunto capace di migliorare le condizioni
ed il reddito dell’impresa agricola;
- Che,
inoltre, la prospettiva della nuova tecnologia energetica deve
dimostrarsi compatibile con le restanti attività radicate sul
territorio, siano esse produttive, culturali, turistiche, così come
dovrà armonizzarsi con il valore ambientale , storico e
paesaggistico dell’area;
- Che la
presenza dei nuovi impianti energetici non potrà prescindere dalla
certezza che siano tutelati la salute, il benessere e, in generale la
qualità della vita delle popolazioni residenti;
- Che pur
condividendo le finalità di sviluppo dei sistemi energetici
alternativi e le opportunità che possono offrire allo sviluppo del
nostro territorio non possono sottacersi alcuni dubbi su possibili
aggressioni a carattere speculativo capaci di insorgere a causa di
alcune lacune riscontrabili nell’attuale normativa in materia;
- Che
tale preoccupazione deve richiamare l’attenzione di tutte le
Amministrazioni del
Comprensorio
Lepino-Ausono e Agropontino cui è demandato il compito di prevenire
possibili iniziative poste in essere in danno del territorio e della
sua vocazione agricola, dell’integrità dell’ambiente, della
qualità della vita della popolazione residente e, non da meno, di un
sano sviluppo delle attività produttive della zona;
- Che un
simile compito impone ogni possibile intervento presso il legislatore
e gli organismi
competenti al
fine di giungere ad una puntualizzazione della normativa di settore
integrando i
parametri di
garanzia cui affidare la valutazione della necessità degli impianti
di Biogas nei nostri Comuni, il loro giusto dimensionamento anche
tenuto conto delle ragioni delle Aziende promotrici di tali
bioenergie, della propria autosufficienza energetica e delle loro
necessità di sviluppo, così giungendo ad una tecnologia
dimensionata alle reali capacità di ogni singola impresa agricola;
-
Considerato, infine che in materia energetica le Amministrazioni
comunali debbano farsi
carico di una
generale azione di sensibilizzazione al fine di:
-Favorire il
ricorso alle energie naturali e rinnovabili, con la riduzione delle
emissioni, dell’impatto
sulla salute ma
anche verso gli obiettivi del protocollo di Kyoto, della Direttiva
Europea 20-20-20,
degli obiettivi
del raggiungimento della qualità dell’aria, del suolo, dei corsi
d’acqua e del sottosuolo;
-Favorire
interventi in armonia con il paesaggio e l’architettura, integrando
gli interventi in aiuto alle attività esistenti e per risolvere i
problemi già noti e segnalati;
-Favorire
attività integrate all’agricoltura mantenendo inalterate le
caratteristiche e la qualità;
-Diminuire il
consumo del suolo;
-Favorire la
realizzazione di impianti fotovoltaici sulla copertura dei
fabbricati, con il miglioramento del rendimento energetico;
-Sviluppare e
sensibilizzare l’opinione pubblica verso la riduzione degli
sprechi, il contenimento
della spesa
energetica, l’autoconsumo;
-Privilegiare
tutte quelle forme di produzione energetica sul posto, con riduzione
delle emissioni e
dei costi del
trasporto anche della materia prima, rendere autosufficienti
abitazioni e aziende della
piccola e media
industria, integrando le soluzioni compatibili;
Ritenuto che per
le considerazioni sopra esposte debba essere intento condiviso delle
Amministrazioni
comunali dell’area dei Lepini di pervenire alla sottoscrizione di
un documento
congiunto da
inoltrare agli organismi competenti in materia quale ordine del
giorno a presidio e
tutela del
territorio e delle popolazioni amministrate;
Visto l’allegato
ordine del giorno “LINEE GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’AREA
LEPINI-AUSONI-AGROPONTINO”;
Ritenuto di
doverne disporre l’approvazione e la conseguente sottoscrizione
seduta stante,
congiuntamente
alle Amministrazioni comunali partecipanti al presente Consiglio in
adunanza
aperta;
Visto l’esito
della votazione palese espressa per alzata di mano con il seguente
risultato:
Presenti n.__
Votanti n.__
Astenuti n.__
Voti favorevoli
n.__
Voti contrari
n.__
DELIBERA
1.Di approvare
per le motivazioni in narrativa espresse l’Ordine del Giorno:
“LINEE GUIDA
PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’AREA LEPINI-AUSONIAGROPONTINO”
nel testo
allegato nel presente atto quale parte integrante e sostanziale di
esso.
2.Di procedere
alla sottoscrizione congiunta del predetto ordine del giorno con le
Amministrazioni
comunali
partecipanti al presente Consiglio in adunanza aperta;
3. Di disporre
l’inoltro del presente Ordine del giorno agli organismi competenti,
quali la Comunità Europea, il Ministero dello Sviluppo Economico, il
Ministero dell’Ambiente, Il Ministero dell’Agricoltura, la
Regione Lazio , la Provincia di Latina e la Prefettura di Latina,
auspicando il loro massimo interessamento alla problematica
rappresentata nell’interesse degli enti locali interessati In
prosieguo, con separata votazione palese espressa per alzata di mano
con il seguente risultato:
Presenti n.__
Votanti n.__ Astenuti n.__ Voti favorevoli n.__ Voti contrari n.__
DELIBERA
Di dichiarare il
presente atto immediatamente eseguibile
ORDINE DEL
GIORNO
“LINEE
GUIDA PER UN BIOGAS CORRETTO NELL’AREA LEPINI-AUSONIAGROPONTINO”
I Consigli
comunali di Maenza, Priverno, Pontinia, Roccagorga, Sonnino, Prossedi
e Roccasecca dei
Volsci
In
data………………….. fanno voti alle autorità ed organismi
competenti in materia
auspicando un
loro forte interessamento affinché Le condizioni e le garanzie
richieste per
un’analisi
ed una valutazione preventiva del progetto di tale tipologia di
impianto a biogas,
possano
divenire integrative della cogente normativa prevedendo :
- valutazione
dell’impatto ambientale sulla cittadinanza e sul territorio
proposto per la
realizzazione
dell’area destinata all’impianto in zona non densamente abitata;
- rispetto di
eventuali proprietari confinanti e ivi residenti con adozione di
distanze di
sicurezza dal
sito produttivo;
- creazione
di un gruppo di lavoro che non preveda solo ingegneri ma anche
agronomi o
periti
agrari, medico, medico veterinario ed eventuali figure professionali
necessarie alle
opportune
verifiche;
- rispetto
degli interessi agricoli ed economici delle aziende agricole che
insistono su un
territorio
che presenta due aree di produzione DOP , Colline Pontine per l’olio
extravergine
di oliva e Mozzarella di Bufala Campana, favorendo impianti che
privilegino
scarti dei cicli vegetali, reflui animali e non materie prime
agricole (mais,
sorgo e
triticale) destinate alle bestie;
- tutela
delle biodiversità e dell’avvicendamento dei terreni con garanzia
di
avvicendamento
e riposo dei terreni, utilizzo di colture e materie prime che non
prevedano il
solo consumo di colture idroesigenti quali il mais ad esempio, che si
evitino
usi massicci
di concimi, diserbanti e antiparassitari, e che la % introdotta per
alimentare
l’impianto non sia superiore al 10%;
- recupero di
eventuali terreni abbandonati o in stato di abbandono per
coltivazioni
destinate;
- consistenza
da parte dell’azienda o delle aziende compartecipanti in termini di
superficie
agricola utilizzata di proprietà, almeno per il 70-80%, dei terreni
destinati a
coltivare le
materie prime agricole per il biogas, questo per non concorrere in
maniera
sleale con
altri agricoltori che necessitano di terreni per alimentare le
proprie stalle;
- garanzia
della filiera corta per l’approvvigionamento delle materie in zone
vicine sia per
motivi
ambientali, quali l’inquinamento, che per agevolare la
partecipazione di altre
aziende e il
consorziamento da parte di più realtà agricole ed agroindustriali;
- di limitare
la possibilità di consorziarsi tra aziende per la produzione di
energia
elettrica per
autoconsumo e della singola impresa a condizione che le stesse
aziende
siano
limitrofe, e ubicate nel raggio di ___ km;
- il biogas
può ammettersi solo quando in funzione delle reali ed effettive
potenzialità
dell’azienda
agricola in funzione degli animali e dei terreni posseduti. Un biogas
che sia
di aiuto al
reddito dell’azienda agricola, dimensionato ad essa,
autosufficiente nella
produzione
energetica, ma in maniera complementare, e non esclusiva, rispetto
all’attività
fondamentale per tutti i cittadini che deve essere quella di produrre
buon
cibo,
prodotti sani, bei paesaggi ed una bella armonia con il territorio.
- Di
assoggettare qualsiasi impianto di produzione energetica agricola ad
apposito piano
di
utilizzazione agricola;
- Di
obbligare al recupero della produzione termica del calore prodotto
dall’impianto;
- Che sia
considerato, per gli impianti in corso di presentazione o in procinto
di
realizzazione,
nel rispetto delle norme del P.T.P.R della Regione Lazio;
- Che venga
riconsiderato l’elenco dei sottoprodotti/rifiuti utilizzabili negli
impianti a
Biomasse e
Biogas di cui alla tabella 1° A allegata al Decreto del Ministero
per lo
sviluppo
economico del 6 luglio 2012 prevedendo l’obbligo di dichiarazione
preventiva
dei
sottoprodotti utilizzati da ciascuna tipologia di impianto;
Che la
tipologia di impianto, la potenza di produzione in KW, le
caratteristiche, il sito di
installazione
sono tutti aspetti che devono ripercuotersi sul nostro territorio in
maniera
positiva
senza quindi privilegiare meri interessi privatistici ed economici
che poco hanno a che
fare con
l’agricoltura.
Essere
favorevole alla discussione sul tema delle bioenergie ma solo nel
caso sussistano, in
accordo al
documento di Legambiente, determinate e ben garantite condizioni e
garanzie per la tutela dei cittadini, del settore agricolo e
zootecnico, ed in conformità agli aspetti sanitari e di sicurezza.
Si approva in
data ___________
COMUNE DI
MAENZA
IL SINDACO
____________________________
IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO COMUNALE ____________________________
I CONSIGLIERI
COMUNALI
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