Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
giovedì 28 febbraio 2013
Decommissioning, la lunga marcia per uscire dal nucleare
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Rivoluzione civile elezioni 2013 provincia Latina camera, senato e regione Lazio
Alla Camera in provincia di Latina alla lista di Rivoluzione Civile con Antonio Ingroia candidato premier ha preso 5.931 con l'1,8%, (provincia di Roma 2,7% nel Lazio 2 il 2,2% il risultato nazionale è stato del 2,2%), al senato 1,5% con 4.400 voti (il dato nazionale è stato 1,8% ), mentre il dato del Lazio è stato 2,1%. Alle regionali il candidato presidente ha preso 2,17 il voto di lista è stato 2,09%. E' andata malissimo in provincia di Latina 1,42% il risultato del candidato a presidente Sandro Ruotolo ancora peggio con i voti di lista 1,28%
di seguito i singoli comuni la prima percentuale del candidato a presidente la seconda della lista Aprilia 2,12 e 2% Cisterna 1,33 e 1,11. Fondi 0,61 e 0,50, Formia 2,05 e 1,63, Gaeta 2,10 e 1,94, Latina 0,97 e 0,88, Minturno 3,67 e 3,82 (dove c'era il candidato locale la lista è andata meglio del presidente), Sabaudia 1,97 e 2,25 (idem), Sezze 1,41 e 1,23, Terracina 0,90 e 0,71, Bassiano 0,41 e 0, Campodimele 1,62 e 1,66 (pur non avendo candidati la lista è andata meglio del candidato a presidente), Castelforte 1,29 e 1,28, Cori 2,32 e 2,19, Itri 1,78 e 1,74, Lenola 0,96 e 0,68, Maenza 2,30 e 2,23, Monte San Biagio 0,44 e 0,36, Norma 1,09 e 0,85, Pontinia 0,98 e 0,70, Ponza 1,04 e 0,94, Priverno 0,65 e 0,61, Prossedi 0,85 e 0,61, Roccamassima 0,88 e 0,66, Roccagorga 0,94 e 0,80, Roccasecca 0,41 e 0,14, San Felice Circeo 1,65 e 1,57, SS Cosma e Damiano 0,90 e 1, Sermoneta 1,60 e 1,40, Sonnino 0,53 e 0,46, Sperlonga 0,96 e 0,89, Spigno Saturnia 1,32 e 0,89, Ventotene 0 e 0
di seguito i singoli comuni la prima percentuale del candidato a presidente la seconda della lista Aprilia 2,12 e 2% Cisterna 1,33 e 1,11. Fondi 0,61 e 0,50, Formia 2,05 e 1,63, Gaeta 2,10 e 1,94, Latina 0,97 e 0,88, Minturno 3,67 e 3,82 (dove c'era il candidato locale la lista è andata meglio del presidente), Sabaudia 1,97 e 2,25 (idem), Sezze 1,41 e 1,23, Terracina 0,90 e 0,71, Bassiano 0,41 e 0, Campodimele 1,62 e 1,66 (pur non avendo candidati la lista è andata meglio del candidato a presidente), Castelforte 1,29 e 1,28, Cori 2,32 e 2,19, Itri 1,78 e 1,74, Lenola 0,96 e 0,68, Maenza 2,30 e 2,23, Monte San Biagio 0,44 e 0,36, Norma 1,09 e 0,85, Pontinia 0,98 e 0,70, Ponza 1,04 e 0,94, Priverno 0,65 e 0,61, Prossedi 0,85 e 0,61, Roccamassima 0,88 e 0,66, Roccagorga 0,94 e 0,80, Roccasecca 0,41 e 0,14, San Felice Circeo 1,65 e 1,57, SS Cosma e Damiano 0,90 e 1, Sermoneta 1,60 e 1,40, Sonnino 0,53 e 0,46, Sperlonga 0,96 e 0,89, Spigno Saturnia 1,32 e 0,89, Ventotene 0 e 0
Pontinia Ramati, regionali 2013: troppo lontano dalla Pisana
il risultato delle preferenze alle elezioni regionali della lista per Zingaretti in provincia di Latina
Maria Civita Paparello voti 3.086
Alessandro Capasso voti 2.189
Maurizio Ramati voti 2.168
Eleonora Zangrillo voti 1.769
Anche se la lista avesse raggiunto il quorum per un consigliere non sarebbe stato nemmeno eletto in quanto addirittura terzo nella lista.
Considerato il risultato di Pontinia per Ramati c'è da rilevare che oltre la metà dei voti sono arrivati dal resto della provincia, mentre a Pontinia le stime che circolavano erano di almeno 2.000 voti nonostante il voto disgiunto e che molte liste (tra cui il M5S) hanno espresso poche preferenze di liste rispetto a quelle del candidato presidente. Una volta poi la Coldiretti di cui è espressione Ramati faceva da asso pigliatutto sia in politica sia nei vari enti dove comanda ininterrottamente da decenni come per esempio al consorzio di bonifica
Rifiuti a Napoli, sprechi per assunzioni inutili: Bassolino e Iervolino condannati
il fatto quotidiano
Dovranno risarcire al Comune 560.893 euro a testa. La magistratura contabile ritiene responsabili tre ex sindaci e quattro ex assessori alla Nettezza Urbana. Per anni centinaia di lavoratori dei consorzi di bacino pagati per non fare nulla
di Vincenzo Iurillo | 28 febbraio 2013 http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/28/rifiuti-a-napoli-conto-degli-sprechi-bassolino-e-iervolino-condannati/515440/
Rifiuti, arriva il conto degli sprechi per le assunzioni inutili negli anni dell’emergenza a Napoli, centinaia di operai ed ex lavoratori socialmente utili chiamati negli anni 2000 negli enti di bacino per lavorare alla raccolta differenziata ma in realtà fermi a girarsi i pollici. Ed è un conto salato per ex sindaci ed amministratori. La Corte dei conti della Campania presieduta da Fiorenzo Santoroha condannato Antonio Bassolino, Rosa Russo Iervolino e Riccardo Marone, i primi cittadini delle stagioni di centrosinistra concluse nel 2011, a risarcire al Comune di Napoli 560.893 euro a testa. Identica sanzione per gli ex assessori alla Nettezza urbana Ferdinando Balzamo e Massimo Paolucci (deputato neo eletto del Pd). Condanna più salata per altri due ex assessori al ramo,Ferdinando Di Mezza e Gennaro Mola: 1.402.233 euro a testa. Per un totale risarcitorio di 5 milioni e 609mila euro.
Le 56 pagine del provvedimento firmato dal magistrato estensore Nicola Ruggiero e depositato il 15 febbraio affrontano e riassumono la vicenda delle 362 assunzioni al consorzio di bacino Napoli 5, il simbolo degli sperperi cittadini. Per provvedere alla raccolta differenziata il consorzio disponeva di 46 automezzi: quindi, considerando turni, ferie e malattie, potevano lavorarci al massimo 150 persone. Invece furono assunti più del doppio, con contratti a tempo determinato poi trasformati a tempo indeterminato. Non solo. Il servizio di raccolta differenziata fu affidato alla municipalizzataAsìa. E i dipendenti del consorzio di bacino restarono sospesi in un limbo di inattività. Pagati per non lavorare. La Corte dei conti ritiene Bassolino&C. responsabili di un danno consumato tra il gennaio 2003 e il settembre 2007, ma determinato anche da scelte politico-amministrative precedenti a quegli anni. E quantificano lo spreco in una cifra spaventosa: 28 milioni e 241mila euro circa, pari agli stipendi inutilmente erogati ai 212 lavoratori in quell’arco temporale (133.215,55 x 212).
La condanna viene però abbassata a una somma molto inferiore sulla base di alcune considerazioni: le colpe dovevano essere allargate a una serie di ulteriori soggetti istituzionali – ex sub commissari all’emergenza rifiuti, ex consiglieri comunali di Napoli e altri – che hanno partecipato ai processi decisionali sfociati nelle assunzioni, ma che la Procura contabile non ha citato in giudizio; e comunque i dipendenti del consorzio, in qualche caso illegittimamente impiegati in attività amministrative, hanno in qualche modo prodotto un lavoro utile al Comune di Napoli che va detratto dall’importo da risarcire. Da sottolineare che la Corte dei conti motiva una diminuzione della condanna – che altrimenti avrebbe superato i 6 milioni di euro in totale – con “il particolare contesto ambientale, connotato da profonde tensioni sociali, in cui i convenuti si sono trovati ad operare, giustificante una ulteriore riduzione del 10%”. In quegli anni assumere disoccupati storici serviva a calmare le piazze. I magistrati l’hanno considerata un’attenuante, e hanno fatto lo sconto.
Centrali a biomasse. Sei impianti ad Aprilia. Questo giovedì la Commissione per il Regolamento.
Elezioni Regione Lazio: ecco i nomi del nuovo Consiglio
http://www.latinanotizie.it/articolo.php?id=27544
Il nuovo Consiglio Regionale del Lazio sarà ben diverso da quello precedente della Giunta Polverini, a cambiare il numero di consiglieri e di gruppi regionali: da 71 a 50 e da 15 a 11 gruppi grazie alla riforma dei seggi in consiglio, introdotta all'indomani del caso Fiorito. Alla Pisana non ci saranno più i radicali, i Verdi, l'Idv e l'Udc. Il futuro presidente Nicola Zingaretti, potrà contare su 18 seggi, di cui 10 del suo listino e 18 conquistati dai partiti della coalizione. Non sono entrati in consiglio i candidati presidente sconfitti Giulia Bongiorno e Sandro Ruotolo, così come gli altri che correvano per la poltrona di governatore.
Ecco tutti i nuovi eletti: (in grassetto gli eletti della provincia di Latina)
Pd: Daniele Leodori, Marco Vincenzi, Massimiliano Valeriani, Mario Ciarla, Gianfranco Zambelli, Eugenio Patanè, Rodolfo lena, Fabio Bellini, Riccardo Agostini, Simone Lupi, Enrico Panunzi, Mauro Buschini, Enrico Forte.
Lista Zingaretti: Michele Baldi, Gianluca Quadrana.
Listino Zingaretti: Cristiana Avenali, Daniela Bianchi, Marta Bonafoni, Cristian Carrara, Baldassare Favara, Rosa Giancola, Gian Paolo Manzella, Daniele Mitolo, Maria Teresa Petrangolini, Riccardo Valentini.
Sel: Gino de Paolis.
Psi: Oscar Tortosa.
Pdl: Mario Abbruzzese, Daniele Sabatini, Giuseppe Simeone, Luca Gramazio, Giuseppe Cangemi, Pietro di Paolo, Adriano Palozzi, Antonello Aurigemma, Fabio de Lillo.
M5S: Davide Barillari, Silvia Blasi, Gaia Pernarella, David Porrello, Valentina Corrado, Gianluca Perilli, Silvana Denicolò.
Centro democratico: Piero Petrassi.
La Destra: Francesco Storace, Fabrizio Santori.
Lista Storace: Olimpia Tarzia.
Fratelli d'Italia: Giancarlo Righini.
Lista Bongiorno presidente: Pietro Sbardella, Marino Fardelli.
Il nuovo Consiglio Regionale del Lazio sarà ben diverso da quello precedente della Giunta Polverini, a cambiare il numero di consiglieri e di gruppi regionali: da 71 a 50 e da 15 a 11 gruppi grazie alla riforma dei seggi in consiglio, introdotta all'indomani del caso Fiorito. Alla Pisana non ci saranno più i radicali, i Verdi, l'Idv e l'Udc. Il futuro presidente Nicola Zingaretti, potrà contare su 18 seggi, di cui 10 del suo listino e 18 conquistati dai partiti della coalizione. Non sono entrati in consiglio i candidati presidente sconfitti Giulia Bongiorno e Sandro Ruotolo, così come gli altri che correvano per la poltrona di governatore.
Ecco tutti i nuovi eletti: (in grassetto gli eletti della provincia di Latina)
Pd: Daniele Leodori, Marco Vincenzi, Massimiliano Valeriani, Mario Ciarla, Gianfranco Zambelli, Eugenio Patanè, Rodolfo lena, Fabio Bellini, Riccardo Agostini, Simone Lupi, Enrico Panunzi, Mauro Buschini, Enrico Forte.
Lista Zingaretti: Michele Baldi, Gianluca Quadrana.
Listino Zingaretti: Cristiana Avenali, Daniela Bianchi, Marta Bonafoni, Cristian Carrara, Baldassare Favara, Rosa Giancola, Gian Paolo Manzella, Daniele Mitolo, Maria Teresa Petrangolini, Riccardo Valentini.
Sel: Gino de Paolis.
Psi: Oscar Tortosa.
Pdl: Mario Abbruzzese, Daniele Sabatini, Giuseppe Simeone, Luca Gramazio, Giuseppe Cangemi, Pietro di Paolo, Adriano Palozzi, Antonello Aurigemma, Fabio de Lillo.
M5S: Davide Barillari, Silvia Blasi, Gaia Pernarella, David Porrello, Valentina Corrado, Gianluca Perilli, Silvana Denicolò.
Centro democratico: Piero Petrassi.
La Destra: Francesco Storace, Fabrizio Santori.
Lista Storace: Olimpia Tarzia.
Fratelli d'Italia: Giancarlo Righini.
Lista Bongiorno presidente: Pietro Sbardella, Marino Fardelli.
crolla il prezzo delle case e a Pontinia si continua a costruire
Secondo quanto emerge dall’indagine effettuata, basata sulla situazione riscontrata dalle agenzie immobiliari, i prezzi delle abitazioni hanno subito un calo nel 79,3% dei casi. Al contrario, nel precedente trimestre la diminuzione dei prezzi è stata avvertita dal 74,8% degli operatori. Lo stallo riguarda anche gli affitti, che nel 58,1% dei casi hanno fatto registrare una diminuzione dei canoni di locazione. (vedere http://studiogiorgiolibralato.blogspot.it/2013/02/mercato-immobiliare-in-calo-giu-i.html) Domanda: ma se crolla in questo modo il prezzo della case perchè a Pontinia si continua a costruire così tanto e dappertutto? Chi compra le case? chi finanzia i cantieri? se non si può avere accesso al credito, ai mutui e ai finanziamenti delle banche da dove arrivano i soldi?
Latina grillini alla ribalta: Elezioni 2013, madre e figlio 5 stelle: ''Non siamo ufo''
Elezioni 2013, madre e figlio 5 stelle: ''Non siamo ufo''
Ivana Simeoni, 62 anni, operatrice del 118 di Latina, racconta come è entrata a sorpresa a Palazzo Madama, mentre il figlio Christian è appena stato eletto deputato nelle liste di Grillo. Garantisce: "Questa è una rivoluzione sociale. Il Pdl ha resistito con il voto di scambio, il Pd non ha aperto ai giovani''
http://video.repubblica.it/dossier/movimento-5-stelle-beppe-grillo/elezioni-2013-madre-e-figlio-5-stelle-non-siamo-ufo/120741/119223
intervista di Giulia Santerini
LO SPECIALE
Galassia 5 Stelle
(36 video)Pontinia Ramati e Cengia delusi per il risultato elettorale
A Pontinia Ramati e Cengia delusi per il risultato elettorale. Una volta i saggi dicevano che scrutando il cielo si capiva come sarebbe stata la giornata, oppure la natura indica quale stagione sta arrivando o anche dalla semina si vede il raccolto...
http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130228latina/index.html#/24/
Latina inquinamento ordinata la bonifica
http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130228latina/index.html#/10/
http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130228latina/index.html#/24/
Latina inquinamento ordinata la bonifica
http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130228latina/index.html#/10/
consiglieri e assessori pontini alla regione Lazio: Sonia Ricci?
Elezioni, da Latina quattro esordienti
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di Monica Forlivesi
La pattuglia dei consiglieri regionali pontini è ridimensionata rispetto a due anni fa ma di tutto rispetto. Due anni fa Renata Polverini al territorio pontino assegnò due assessorati, speriamo che Zingaretti faccia altrettanto. Di certo quattro sono gli esponenti che siederanno alla Pisana espressi dalla provincia, più un quinto in bilico. Per il Pd, il partito del nuovo presidente della giunta regionale Nicola Zingaretti, entra il segretario provinciale Enrico Forte che ha vinto con 12.932 preferenze, 83 voti in più rispetto al collega Giorgio De Marchis, capogruppo nel capoluogo. Sempre in maggioranza siederà Rosa Giancola, inserita nel listino del presidente. «La mie priorità - dichiara - sono lavoro e formazione. Il mio timore più grande? Sbattere contro il muro di gomma della burocrazia regionale».
Per il Pdl il più votato è Giuseppe Simeone, capo di Gabinetto del presidente della Provincia Armando Cusani. Anticipa che suo primo impegno sarà «pungolare l’amministrazione. Noi inseguiamo il sogno del riordino istituzionale, dai primi giorni lo metteremo in discussione: non può esserci altra regione se non quella che non contiene Roma». Il quarto seggio è andato al Movimento 5 Stelle, la più votata in provincia è stata Gaia Pernarella, 34 anni, interprete di Terracina. La sua elezione viene salutata con soddisfazione dal sindaco Nicola Procaccini: «A Terracina si sta facendo strada una nuova generazione di cittadini che ha voglia di assumere responsabilità civili e politiche, non delegando più la rappresentanza istituzionale agli stessi soggetti: ovvero quelli che c’erano prima e che ci hanno condotto alla tragica situazione economica e sociale in cui ci troviamo oggi». C’è poi il caso di Nicola Calandrini, il presidente del Consiglio comunale di Latina, è il più votato della provincia del partito Fratelli d’Italia, sostenuto anche dal sindaco del Capoluogo Giovanni Di Giorgi. Si è verificato un caso perché in base al calcolo dei resti si è aggiudicato un seggio alla Pisana, ma quel seggio è andato al candidato presidente che ha perso le elezioni, quindi Francesco Storace. Il partito di Calandrini non è convinto sia la prassi giusta, ritiene che il seggio si sarebbe dovuto sottrarre al Pdl, e così ha inviato un quesito al Ministero, ma probabilmente della vicenda si dovrà occupare la Corte d’Appello. Dunque il quinto consigliere pontino è in bilico. Per tutti i consiglieri quello alla Pisana è un debutto, ma per Giancola e Pernarella si tratta di un vero debutto nelle istituzioni, sono loro il nuovo. Sia Enrico Forte sia Giuseppe Simeone hanno un lungo passato politico, sono stati assessori e consiglieri comunali rispettivamente a Latina e a Formia, le loro città. Rosa Giancola è invece al debutto, ma è conosciuta per essere stata protagonista di oltre 500 giorni di occupazione per salvare il posto di lavoro insieme alle sue colleghe. In serata sono circolati i primi nomi per la giunta Zingaretti, uno è della provincia: Sonia Ricci di Sezze, in questi mesi di campagna elettorale stretta collaboratrice di Zingaretti.
Mercoledì 27 Febbraio 2013 - 21:08
Ultimo aggiornamento: 21:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA http://www.ilmessaggero.it/latina/elezioni_regione_lazio_latina/notizie/254851.shtml
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mercoledì 27 febbraio 2013
Parigi sabato 9 marzo alle ore 13.30 Catena umana contro il nucleare civile e militare -
Circondiamo i Palazzi del Potere in cui vengono prese le decisioni sul nucleare
Domenica 10 marzo riunione del network antinucleare europeo
Nouvelle librairie La Brèche, 27, rue Taine 75012 PARIS
0033 – 1 – 4928.5244
Situé dans le quartier Jardin de Reuilly / Picpus Centre, le rue Taine est à 200 mètres de la station Dugommier.
Appello ad unirsi alla catena umana di Parigi!
In solidarietà con le vittime di Fukushima
e per chiedere l’uscita dal nucleare
Riprendiamo in mano il nostro futuro energetico ! Formiamo una grande catena umana per accerchiare i luoghi del potere francese!
La Francia è uno degli unici paesi europei a non avere cambiato quasi niente alla sua politica energetica dall’incidente di Fukushima. Il nucleare è stato imposto senza nessuno dibattito; ma immaginare nuovi modi di produzione e consumo dell’energia è un affare di tutti!
L’uscita dal nucleare da parte della Francia sarebbe un enorme simbolo che accelererebbe la transizione energetica in tutta Europa. Dobbiamo fare cadere questa fortezza dell’atomo!
L’ 11 marzo 2012, un anno dopo la catastrofe di Fukushima, 60 000 persone hanno formato un’immensa catena umana da Lione ad Avignon per chiedere l’uscita dal nucleare.
Continuiamo cosi per ottenere l’uscita del nucleare!
Per ciò, abbiamo bisogno del sostegno di tutta l’Europa!
Il 9 marzo 2013, raggiungeteci a Parigi per questo evento internazionale per fare pressione s decisionisti politici ed economici!
Il nostro obiettivo: accerchiare i luoghi dove si prendono, senza il parere dei cittadini, le decisioni sul nucleare, per mostrare la nostra volontà di riprendere in mano il nostro futuro. Di fronte al potere del denaro ed alle menzogne dello stato e dell’industria nucleare, possiamo vincere grazie alla forza del numero e della determinazione. Per ciò abbiamo assolutamente bisogno di voi!
Catena umana
In solidarietà con le vittime di Fukushima
e per chiedere l’uscita dal nucleare
Tutte e tutti a Parigi il sabato 9 marzo 2013 a partire dalle 13.30
L’uscita dal nucleare da parte della Francia sarebbe un enorme simbolo che accelererebbe la transizione energetica in tutta Europa. Dobbiamo fare cadere questa fortezza dell’atomo!
L’ 11 marzo 2012, un anno dopo la catastrofe di Fukushima, 60 000 persone hanno formato un’immensa catena umana da Lione ad Avignon per chiedere l’uscita dal nucleare.
Per ciò, abbiamo bisogno del sostegno di tutta l’Europa!
Il nostro obiettivo: accerchiare i luoghi dove si prendono, senza il parere dei cittadini, le decisioni sul nucleare, per mostrare la nostra volontà di riprendere in mano il nostro futuro. Di fronte al potere del denaro ed alle menzogne dello stato e dell’industria nucleare, possiamo vincere grazie alla forza del numero e della determinazione. Per ciò abbiamo assolutamente bisogno di voi!
In solidarietà con le vittime di Fukushima
e per chiedere l’uscita dal nucleare
Tutte e tutti a Parigi il sabato 9 marzo 2013 a partire dalle 13.30
E’ di fondamentale importanza la presenza italiana non solo in sostegno alla lotta quotidiana del popolo giapponese contro i nucleocrati che governano il paese e in sostegno degli antinucleari europei nella loro richiesta di arresto immediato e definitivo delle centrali nucleari ma anche per ricordare all’Europa che il popolo italiano ha già detto NO al nucleare nel 2011.
parlamento e regione Lazio i nuovi eletti tutti già al lavoro
i politici si sa sono tutti competenti, capaci, sensibili, grandi lavoratori, sempre al servizio della gente, coerenti, informati, non prendono i soldi pubblici, fanno solo l'interesse della gente, risolvono qualsiasi problema, sempre disponibili, non si arrabbiano mai, hanno sempre una risposta per tutto, non offendono, lavorano e sono sempre al nostro servizio 24 ore su 24 e qualche volta si devono riposare, ecco come...
https://www.google.it/search?q=immagine+adotta+un+politico&hl=it&tbo=u&tbm=isch&source=univ&sa=X&ei=5msjUZX-GYrh4QTj2ICAAw&ved=0CC0QsAQ&biw=1366&bih=677#imgrc=R9pzxrCrTCTJkM%3A%3BpQDR2J37LCLEAM%3Bhttp%253A%252F%252Fi44.servimg.com%252Fu%252Ff44%252F15%252F44%252F15%252F25%252F41798210.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.lavalledelleco.net%252Ft3659p950-il-corriere-della-pera-seconda-edizione%3B320%3B280
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Marta Grande e i grillini: viva la conoscenza
Marta Grande presidente della Camera? Ma chi, quella che ieri a#ottoemezzo non aveva ancora googlato "ordinamento dello Stato"?
No Inceneritore Albano 2 marzo manifestazione davanti discarica
2 MARZO 2013 DALLE ORE 8 NUOVA GIORNATA DI MOBILITAZIONE DI FRONTE I CANCELLI DELLA DISCARICA Via Ardeatina Km24,600
LA REGIONE PRETENDE L'AVVIO DEL CANTIERE DELL'INCENERITORE ENTRO IL 7 MARZO IL CONSIGLIO DI STATO FA RIPARTIRE L’ARRIVO DEI RIFIUTI DA ROMA NELLA DISCARICA DI RONCIGLIANOLa Regione (nella persona della dott.a Pompa dirigente dipartimento territorio area rifiuti) non solo ha prorogato al 2015 la validità dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) del 2009 ed accettato il cronoprogramma del COEMA, ma ha diffidato il COEMA stesso ad iniziare il cantiere entro il 7 marzo ed il GSE (Gestore Servizi Energetici) a completare l'accordo definitivo per assegnare i fondi pubblici al signor Cerroni.L'apertura del cantiere avvierebbe alla definitiva catastrofe il nostro martoriato territorio, sarebbe la fine delle attività agricole, la perdita dei DOP e dei DOC,centinaia di milioni sottratti alla collettività per bruciare quanto potrebbe essere riciclato e far aumentare il già insopportabile peso delle patologie che ci affliggono.Stiamo preparando presso il TAR una AZIONE POPOLARE contro il GSE (Gestore Servizi Energetici) e la Regione che chiudono accordi e sfornano ordinanze utilizzando provvedimenti commissariali bocciati sia dal TAR che dal Consiglio di Stato.Il 22 febbraio, infatti, abbiamo organizzato un sit-in al GSE per chiedere conto di queste procedure. La risposta stata che l'accesso agli atti non lo avremo mai, né noi né la conferenza dei 10 sindaci del bacino; ci dicono che hanno profonda conoscenza di tutti gli atti inerenti la questione ma pare non sappiano nulla dell'ordinanza illegittima di Marrazzo del 2008. E soprattutto che i certificati verdi li daranno solo ad impianto ultimato e funzionante. Nel frattempo il Consiglio di Stato ha nuovamente obbedito a Clini e fa scaricare l'AMA (Roma) in discarica da noi!In aggiunta a tutto il resto, la PONTINA AMBIENTE ha ottenuto di rafforzare la potenza della centrale interna che brucia i gas di macerazione: sono altre centinaia di chili di ossidi e altri schifi regalati ai nostri polmoni. Il quadro si completa con altre quattro centraline a bio masse di varie dimensioni da piazzare nel territorio (Albano, Ariccia, Pomezia, Velletri).Si continuano ad attendere novità da Cassazione, Tribunali Europei, Procure varie, ma è chiaro che senza il materiale impegno dei cittadini non si va da nessuna parte. Tutti dobbiamo sostenere questa lotta finale contro chi ci vuole calpestare!E' ORA DI DIRE BASTA! PARTECIPIAMO TUTTI ALLE PROSSIME ASSEMBLEE:GIOVEDI 28 FEBBRAIO ORE 17.00 IN PIAZZA S.PIETRO- ALBANOVENERDI 1 MARZO ORE 18.00 CIRCOSCRIZIONE DI CECCHINA2 MARZO 2013 DALLE ORE 8 NUOVA GIORNATA DI MOBILITAZIONE DI FRONTE I CANCELLI DELLA DISCARICA-----------------Intanto in discarica sono tornati i rifiuti di Roma:6 mila tonnellate di spazzatura romana - 50 tonnellate al giorno - in arrivo in 4 mesi (salvo proroghe) a causa del Decreto “Salva Roma” di Clini, sbloccato a tempo record dal Consiglio di Stato.La lotta contro l'inceneritore è una lotta autorganizzata che non fa spalla a nessun partito politico, non ha padroni ed è gestita dal basso. Se vogliamo vincerla dobbiamo partecipare tutti/e direttamente!!www.noinceneritorealbano.it
http://www.facebook.com/pages/Coordinamento-Contro-lInceneritore-dAlbano/136663550861
addio al ponte sullo stretto di Messina venerdì scadono i contratti
Al capolinea il Ponte sullo Stretto, venerdì decadono i contratti
Dal Consiglio dei Ministri no alla proroga del termine per la firma di un nuovo accordo tra concessionaria e contraente generale
di Paola Mammarella 27/02/2013 - Si spengono le luci per il ponte sullo Stretto di Messina. Venerdì primo marzo decadono i contratti stipulati per la realizzazione dell’opera tra la concessionaria pubblica società Stretto di Messina SpA e il contraente generale Eurolink.Il Consiglio dei Ministri di ieri ha bocciato la proroga dei termini per la sottoscrizione del contratto aggiuntivo tra le due società che, come previsto dal Decreto Sviluppo bis, avrebbe garantito alla grande infrastruttura un ulteriore margine di tempo.
Come emerge da fonti di agenzia, siglando il contratto aggiuntivo il contraente generale si sarebbe dovuto impegnare a rinunciare alle penali previste dagli accordi. Una condizione che ha spinto il contraente generale a recedere dal contratto.
Le condizioni della Legge Sviluppo bis
In base alla Legge Sviluppo-bis 221/2012, data la particolare congiuntura economica, la concessionaria pubblica e il general contractor dovevano sottoscrivere entro il primo marzo un atto aggiuntivo in grado di garantire la sostenibilità del piano economico finanziario dell’opera.
Secondo la legge Sviluppo-bis, inoltre, la società Stretto di Messina SpA entro 60 giorni dalla sottoscrizione del contratto aggiuntivo doveva presentare il piano economico finanziario al Cipe e, una volta ottenuto l’ok sul progetto definitivo, individuare il soggetto finanziatore entro 540 giorni.
Ai sensi della legge Sviluppo-bis, superato il limite temporale del primo marzo per la stipula del contratto aggiuntivo, perdono efficacia tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, le convenzioni e gli altri contratti stipulati dalla società Stretto di Messina SpA, che viene quindi posta in liquidazione.
La posizione di Consiglio dei Ministri e associazioni ambientaliste
La proposta di prorogare il termine del primo marzo, bocciata dal Consiglio dei Ministri, ha incontrato anche l’opposizione delle associazioni ambientaliste.
Da una parte, nella relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, svolta durante il Consiglio dei Ministri di ieri, è stato illustrato lo stato della trattativa tra la società Stretto di Messina SpA e il Contraente generale. A causa del recesso di quest'ultimo dal contratto, il CdM ha decretato l’assenza delle condizioni necessarie per l’emanazione di un decreto legge di proroga.
D’altro canto, nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste Fai, Italia Nostra, Legambiente, Man e Wwf hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio uscente Mario Monti sottolineando l’assenza di fattibilità tecnica ed economico finanziaria del ponte sullo Stretto.
Il no delle associazioni si è basato su cinque motivi, come il “costo ingiustificato di 8,5 miliardi di euro, più del doppio di quello con cui il General Contractor Eurolink, capeggiato da Impregilo, ha vinto la gara” e il mancato rientro della spesa con il traffico stimato.
Per gli ambientalisti, inoltre, “si tratterebbe di costruire, in una delle aree a più alto elevato rischio sismico del Mediterraneo, un ponte sospeso, ad unica campata di 3,3 km di lunghezza, sorretto da torri di circa 400 metri di altezza, a doppio impalcato stradale e ferroviario (quando allo stato attuale delle conoscenze tecniche il ponte più lungo esistente al mondo con analoghe caratteristiche è quello del Minami Bisan-Seto in Giappone, di 1118 metri di lunghezza)”. Ma non solo, perché le associazioni hanno denunciato l’impatto “su un’area ampiamente vincolata per gli straordinari valori paesaggistici e severamente tutelata dall’Unione Europea” e le “gravi carenze tecniche rilevate già dalla Commissione VIA con 223 richieste di integrazione”.
(riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2013/02/lavori-pubblici/al-capolinea-il-ponte-sullo-stretto-venerd%C3%AC-decadono-i-contratti_32025_11.html
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