giovedì 23 maggio 2019

segreti e depistaggi. STRAGI, LA VERITÀ UFFICIALE NON REGGE. I silenzi di Riina Neppure agli altri boss spiegò i motivi per colpire Falcone in Sicilia anziché a Roma e di anticipare l’attentato a Borsellino.DISAGIO Cresce il mio disagio nel partecipare alle cerimonie del 23 maggio e del 19 luglio RETORICA La narrazione semplificata è messa a dura prova da verità che vanno oltre il livello mafioso. COMPLICI B orsellino aveva appreso di complicità con la mafia di soggetti ai vertici delle forze di polizia L’AGENDA Se l’agenda rossa fosse finita ai magistrati Borsellino avrebbe provocato gravi danni anche da morto.


il fatto quotidiano 22 maggio 2019. ROBERTO SCARPINATO. Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo

 23 MAGGIO ‘92
Giovanni Falcone,
nato a Palermo
il 18 maggio 1939,
fu ucciso con la
moglie Francesca
Morvillo e gli
agenti di scorta
(Antonio
Montinaro,
Rocco Dicillo
e Vito Schifani)
nell’esplosione
del tratto
autostradale
all’altezza
di Capaci
( Palermo)
n 19 LUGLIO ‘92
Paolo Borsellino,
nato a Palermo il
19 gennaio 1940,
cadde con gli
agenti Agostino
Catalano,
Emanuela Loi,
Vincenzo Li Muli,
Walter Cosina
e Claudio Traina
nell’esplosione
dell’autobomba
di fronte
all’abitazione
della madre
in via D’Amelio
a Palermo

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