domenica 13 gennaio 2019

Trivelle, il sì ambientale nel 2017 Perché non sono state fermate Il Mise di Di Maio ha perso tempo: doveva abrogare lo “Sblocca Italia”e rifare la legge. Vedremo se sarà approvata la sospensione dei nuovi permessi. LA SCUSA: “Atto obbligatorio: rischiavamo ricorsi” C’è un iter di rigetto avviato per sette permessi in Adriatico e nel Canale di Sicilia DAVIDE CRIPPA (MISE

il fatto quotidiano 8 gennaio 2019 di Virginia della Sala
IMPATTO AMBIENTALE
Il via libera non si può riesaminare
IERI il governatore della Puglia, Michele Emiliano
(Pd), ha sostenuto che il ministero dell’Ambiente
non era obbligato a concedere i permessi. La tesi
è che il governo e l’amministrazione , in
cosiddetta “autotutela ”, avrebbero potuto
disporre il riesame della Via, la Valutazione
di Impatto Ambientale. L’esponente dei Verdi,
Angelo Bonelli, ha poi sostenuto di poter mostrare
“un atto della Regione Puglia che ha dichiarato il
parere negativo su quelle opere dal punto di vista
dell’impatto ambientale. Di quelle cose non si è
tenuto conto e per questo ci rivolgeremo alla
Procura di Roma”.
“Si tratta però di pareri purtroppo non vincolanti -
spiega Augusto De Sanctis, del forum H20,
le cui posizioni sono da sempre contrarie alle
trivellazioni in mare - La Via può essere
riesaminata solo se ci sono state novità
dall’ultimo rilascio, i cosiddetti impatti
non previsti”. In pratica Costa potrebbe pure
rimandare il parere della Puglia alla Commissione
Via, ma questa direbbe di averlo già analizzato
LA
SCHEDA
La polemica
di un mese fa
Verifica
I 18
“permessi”
A dicembre
si era parlato
di un ok
ad altri
18 permessi:
in realtà
si trattava di
‘ottemperanze’
cioè della
verifica
di conformità
di un
progetto alle
prescrizioni
del decreto
di rilascio
della Via:
facevano
tutte capo
a un parere
del 2017

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