lunedì 16 luglio 2018

Vesuvio, videosorveglianza con 35 telecamere Costa, serviranno contro incendi e deposito di rifiuti

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Sono 35 le telecamere del progetto di videosorveglianza installate su circa 40 chilometri di dorsale del Parco Nazionale del Vesuvio, realizzato grazie ad un finanziamento statale di 230mila euro.
Lo ha spiegato il presidente dell'Ente dell'area protetta, Agostino Casillo, nel corso della presentazione del sistema, avvenuta nel Castello Mediceo di Ottaviano (Napoli), alla presenza del Ministro all'Ambiente, Sergio Costa, e del colonnello del coordinamento territoriale car...
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ANSA.IT
Sono 35 le telecamere del progetto di videosorveglianza installate su circa 40 chilometri di dorsale del Parco Nazionale del Vesuvio, realizzato grazie ad un finanziamento statale di 230mila euro. (ANSA)

Sono 35 le telecamere del progetto di videosorveglianza installate su circa 40 chilometri di dorsale del Parco Nazionale del Vesuvio, realizzato grazie ad un finanziamento statale di 230mila euro.
    Lo ha spiegato il presidente dell'Ente dell'area protetta, Agostino Casillo, nel corso della presentazione del sistema, avvenuta nel Castello Mediceo di Ottaviano (Napoli), alla presenza del Ministro all'Ambiente, Sergio Costa, e del colonnello del coordinamento territoriale carabinieri per l'ambiente, Antonio Lamberti, oltre che del sindaco della cittadina, e presidente della comunità delle fasce tricolori del Parco Nazionale del Vesuvio, Luca Capasso. ''Come Ente abbiamo fatto la nostra parte - ha spiegato Casillo - e in questo anno abbiamo investito circa mezzo milione di euro per i progetti e la riqualificazione dell'area protetta. Per questo progetto abbiamo chiesto ed ottenuto che nei finanziamenti fossero previsti anche la manutenzione degli impianti, e la formazione del personale che si occuperà della videosorveglianza''. Delle 35 telecamere, 10 saranno fisse sulle strade di accesso ed i siti considerati a rischio, 15 invece, saranno 'dome', cioè capaci di girare e registrare alcuni secondi per ogni visuale.
    Altre dieci occhi elettronici, saranno in grado di leggere le targhe, ed il sistema segnala in tempi rapidi anche le targhe inserite in una 'black list', ossia già utilizzate per sversamenti di rifiuti o altri reati. L'impianto, inoltre, come spiegato dai tecnici della Fastweb, che si è occupata di realizzare il progetto, è ''capace di interagire anche con altre tecnologie'', come droni e altri sistemi di videosorveglianza territoriali. Saranno tre le centrali collegate al sistema: una in dotazione all'Ente Parco nazionale del Vesuvio, e le altre due gestite dai carabinieri territoriali e dai carabinieri forestali. ''Sicuramente potremo contare sull'effetto deterrente - ha spiegato Lamberti - ma faccio appello anche al senso civio dei cittadini di avere un comportamento rispettoso dell'ambiente''.
Costa. Le trentacinque nuove telecamere installate nell'area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio serviranno "a scovare chi deposita rifiuti, ma anche chi potrebbe dar fuoco al bosco del parco". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ad Ottaviano (Napoli), nella sede del Castello mediceo, per presentare l'iniziativa che punta a incastrare "quanti commettono reati nell'area protetta".
"Se uno non ha niente da nascondere, non protesta contro le telecamere di video sorveglianza, che servono per garantire la sicurezza dei cittadini", ha detto Costa. "Come ministro - ha aggiunto - mi aspetto che a questo sistema di video sorveglianza si aggancino anche i comuni del parco, destinando una parte del proprio bilancio per la sicurezza dell'ambiente. L'altro giorno ho presieduto a Casalnuovo alla presentazione di un sistema di 136 telecamere sul territorio, e spero che i comuni del parco seguano l'esempio e facciano diventare questi 35 occhi elettronici sempre più numerosi".
"Il decreto legge per il daspo ambientale, attende solo di diventare legge dello Stato, perché io chiedo che chi non ama il proprio territorio se ne deve andare". Così Sergio Costa, ministro dell'ambiente, nel corso della presentazione, al Castello mediceo di Ottaviano, del nuovo sistema di video sorveglianza nel Parco nazionale del Vesuvio, sostenendo di aver verificato "una larga convergenza sul decreto, anche da parte delle opposizioni". "Lo avevo chiesto da generale della forestale - ha proseguito - e poi dell'arma dei carabinieri. Ed ora lo propongo da ministro, da uomo del Governo, perché chi non ama il territorio deve andare via".
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