mercoledì 11 luglio 2018

Ispra collabora con Fao su produzione alimentare sostenibile Insieme a Cnr, Crea ed Enea Stampa Scrivi alla redazione

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L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) si è unito oggi alla collaborazione tra FAO e i tre principali centri di ricerca italiani - Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (CREA) e l'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) - volta a promuovere la produzione alimentare sostenibile e la nutrizione nei paesi invi...
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L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) si è unito oggi alla collaborazione tra FAO e i tre principali centri di ricerca italiani - Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (CREA) e l'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) - volta a promuovere la produzione alimentare sostenibile e la nutrizione nei paesi invia di sviluppo.

"Il mondo si confronta oggi con sfide globali senza precedenti, che colpiscono la sostenibilità a lungo termine dei sistemi alimentari e dell'agricoltura, con un impatto sulla sicurezza alimentare globale e sui mezzi di sostentamento di milioni di piccoli agricoltori in tutto il mondo" ha affermato Maria Helena Semedo, Vice Direttore Generale della FAO e Coordinatrice per le Risorse Naturali.

Con una popolazione mondiale che raggiungerà i 10 miliardi di persone nel 2050, la FAO stima che la produzione agricola dovrà aumentare di circa il 50 per cento rispetto ai valori del 2012 per venire incontro alla maggiore domanda di cibo. La ricerca avrà un ruolo cruciale per aiutare i paesi a trovare il giusto equilibrio tra aumentare la produttività agricola, gestire in modo sostenibile le preziose risorse naturali e conservare gli ecosistemi.

"Le principali istituzioni di ricerca italiane possono fornire esperienza, informazioni e scienza di cruciale importanza per progredire verso sistemi alimentari sostenibili e per raggiungere Fame Zero entro il 2030" ha sottolineato Semedo.(ANSA).
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