mercoledì 4 aprile 2018

Nucleare, campi elettromagnetici e reflui medicali


Alcune esperienze del sistema Ispra/Arpa/Appa nel campo degli agenti fisici -, ionizzanti, e medicali- contenute nel 2018:
http://ambienteinforma-snpa.it/nucleare-campi-elettromagnetici-e-reflui-medicali/
Alcune esperienze del sistema Ispra/Arpa/Appa  nel campo degli agenti fisici (campi elettromagnetici, radiazioni ionizzanti) contenute nel Rapporto Snpa 2018.
Nel Comune di Verona è stato messa a punto una metodologia per sintetizzare in modo semplice e immediato l’impatto degli impianti di telefonia cellulare sul territorio e sulla popolazione e per monitorare l’evoluzione dello stato dell’ambiente elettromagnetico nel tempo. Per la Calabria si riportano le attività effettuate a seguito di superamenti dei limiti di riferimento per alcuni impianti ubicati nei comuni di Villa San Giovanni e Palmi.
Il Piemonte, con tre siti nucleari presenti sul suo territorio, è la regione più coinvolta nelle attività connesse alla disattivazione delle centrali nucleari. In attesa della fase di decommissioning e del Deposito nazionale previsto dalla politica nazionale, complessivamente la regione a oggi detiene più del 70% dei rifiuti radioattivi italiani e la quasi totalità del combustibile nucleare irraggiato. Arpa Piemonte mediante il monitoraggio radiologico ambientale valuta lo stato della contaminazione radioattiva dell’ambiente e conseguentemente stima la dose efficace ai gruppi di riferimento della popolazione.
Significativa è l’indagine interagenziale svolta in Friuli Venezia Giulia per valutare l’impatto sulla popolazione derivante dall’uso delle ceneri prodotte da scarti di boschi della regione esposti alla ricaduta di 137Csa seguito dell’incidente avvenuto alla centrale nucleare di Chernobyl. Tra le attività per valutare l’impatto ambientale si riporta quella svolta sui reflui medicali all’interno dei sistemi di depurazione urbana e in ambiente in Veneto e quella sui fanghi di depurazione nelle Marche.

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