Da un lato un piano ambizioso – e molto costoso – che prevede di rendere gratuiti i mezzi pubblici nelle città industriali. Dall’altro la riproposizione di una strategia approvata tre mesi fa e ancora priva di molti decreti attuativi. Sono le risposte della Germania e dell’Italia alla Commissione Ue, che a gennaio ha convocato entrambi i Paesi (insieme a Francia, Spagna e Regno Unito) contestando l’eccessivo inquinamento atmosferico e chiedendo impegni precisi per garantire il rispetto delle direttive europee in materia di qualità dell’aria. Pena il deferimento alla Corte di Giustizia europea.
Berlino risponde all'ultimatum della Ue con una lettera che annuncia la sperimentazione in cinque città. Ma è polemica sui costi. L'Italia si è limitata a rivendicare la nuova Strategia energetica nazionale, di cui mancano diversi decreti attuativi
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