domenica 19 novembre 2017

il comune di Latina e la gestione del ciclo delle acque. Acquisto delle quote private di acqualatina non significa ripubblicizzazione del servizio e riduzione del canone come imposto dal risultato referendario. Cosa prevedeva in proposito il programma elettorale di LBC?

http://www.latinabenecomune.it/programma-latina-bene-comune/
Ci occuperemo con priorità della gestione delle due aziende partceipate dal comune di Latina (Latina ambiente e acqualatina). .. Entrambe le società si trovano in una grave situazione debitoria che richiederà ulteriori sacrifici ai cittadini. Il fallimento però non deve cadere sulle spalle dei dipendenti delle società, saremo vigili nel verificare che vengano applicate le normative sulla tutela dell'occupazione, quando il servizio passerà ad altra società, come potrebbe avvenire in seguito della nuova gara per la gestione dei rifiuti. .. La Conferenza dei Sindaci dell'ATO 4, il 30 settembre del 2013, aveva approvato una delibera per portare interamente in mano pubblica il capitale sociale di Acqualatina. La volontà del socio privato francese Veolia di uscire dal capitale dell'azienda è attualmente in fase di attuazione, con il passaggio delle quote ad Acea. Il comune di Latina detiene il 10,85% del capitale sociale di acqualatina. Questa quota è stata ceduta in pegno dall'Amministrazione Zaccheo afine giugno del 2008, a garanzia del famoso finanziamento da 114,5 milioni di euro  da parte della Depfa Bank. Sulla scia di quanto già deliberato dal comune di Aprilia nel 2009, proponiamo di revocare la costituzione del pegno autorizzato dalla giunta Zaccheo (per altro senza alcun avvallo del consiglio comunale), portando in tal modo la quota complessiva a garanzia del prestito sotto la soglia dei 2/3 del capitale sociale, impedendo così che Depfa Bank prenda il controllo della società con una quota di oltre 2/3 del capitale in corso di fallimento. In tal modo si intende avviare un percorso politico volto a raggiungere una revisione totale dell'intera gestione della distribuzione idrica. Tale percorso intende rispettare le volontà e le scelte dei cittadini, inequivocabilmente espresse in occasione dei referendum, correggendo inoltre ulteriori elementi distorsivi nei confronti dei cittadini.

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